giovedì 11 febbraio 2010

Deficit: PIIGS vs. Stati USA


PIIGS dell'area Euro e Stati USA: le due categorie non sono omogenee per svariate ragioni.
Pertanto applichiamo solo un confronto dimensionale puramente quantitativo, tanto per renderci conto di che colossi economici siano alcuni States americani tanto da poter competere direttamente con gli Stati Nazionali...

In quella miniera pazzesca di dati che è il sito web della CIA possiamo trovare una classifica delle più grandi Economie del mondo: la Grecia si piazza al 34esimo posto.

Usando gli stessi criteri l'agonizzante California (l'ex-stato più ricco degli USA) si piazzerebbe all'8° posto (!) con un'economia dimensionalmente paragonabile a quella della Francia...
Ecco perchè nella Top Ten degli Stati Nazionali a maggior rischio default compare spesso la California che in base alle mie vaghe reminescenze geografiche NON è uno stato nazionale...;)

L'Italia si piazza all'11° posto, la Spagna al 13°, il Portogallo al 13° e l'Irlanda al 56°.
Questo per mettere in prospettiva puramente dimensionale le pedine del pericoloso "gioco del Deficit".
Il contesto è infinitamente più complesso e va visto attraverso ben altre lenti oltre a quelle dimensionali.

Vediamo quali sono i "PIIGS" degli Stati Uniti ed i loro numeri da "pre-default" che fanno tremare le vene ai polsi:
California
Budget gap (as a % of the total budget): 22%
Gap: $22.2 billion
New York
Budget gap (as a % of the total budget): 9.8%
Gap: $5.5 billion
Florida
Budget gap (as a % of the total budget): 19.9%
Gap: $5.1 billion
New Jersey
Budget gap (as a % of the total budget): 7.7%
Gap: $2.5 billion
Arizona
Budget gap (as a % of the total budget): 19.9%
Gap: $2 billion
Nevada
Budget gap (as a % of the total budget): 16%
Gap: $1.2 billion
All data for fiscal year 2008 Source Businessweek

Consideriamo inoltre che negli Stati Uniti 43 Stati su 50 sono sotto stress finanziario...

Infine, recentemente ho trovato QUI alcune interessanti informazioni delle quali non ero a conoscenza (c'è sempre da imparare):
....Mai in oltre duecento anni di storia (americana) l’amministrazione centrale ha salvato uno stato federato, come mi ha confermato questa settimana un economista francese attualmente alla Banca Mondiale, Norbert Gaillard.
L’esperienza americana non è però segnata nel marmo, e questa crisi sta cambiando le cose anche negli Stati Uniti sulla scia di un lungo e graduale processo di accentramento della politica economica.....

......Una legge del 1934, voluta dal presidente Franklin D. Roosevelt, facilitò la ristrutturazione del debito delle comunità locali – comuni, contee e anche aziende pubbliche – ma non degli stati federati, che due emendamenti della Costituzione (il 10mo e l'11mo) considerano alla stregua di uno stato sovrano.
Neppure il quasi fallimento della città di New York, negli anni 70, comportò l'aiuto federale. La crisi finanziaria di questi anni ha però creato novità sostanziali.
Nel 2009, l’amministrazione Obama ha introdotto i Build America Bonds, obbligazioni emesse da enti locali, contee e stati federati, ma garantite almeno parzialmente da Washington.
La legge, che prevede il sussidio federale sul 35% della cedola, doveva essere temporanea e scadere alla fine del 2010.
Nel bilancio 2011, presentato nei giorni scorsi, il presidente Barack Obama ha deciso di rendere la norma permanente, riducendo il sussidio al 28% della cedola.
L’obiettivo naturalmente è di aiutare gli enti locali a rifinanziarsi sui mercati internazionali, dopo che lo scoppio della bolla immobiliare ha messo sotto pressione molti bilanci regionali.
.......Gli Stati Uniti non hanno abbandonato la tradizione del no-bail-out, ma se il progetto Obama dovesse passare il paese introdurrebbe certamente un notevole cambiamento di politica economica........
Analizzando il contesto made in U.S. alla luce di queste informazioni, diventa molto più difficile da un punto di vista normativo l'eventuale bailout della California e di altri compagni di sventure.
Anche se il "socialismo" di Obama ha già messo parzialmente le mani avanti.
In ogni caso questi fattori meritano ulteriori approfondimenti.


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