giovedì 18 febbraio 2010

Anche l'Italia ama i currency swaps


Copio il titolo del mio articolo direttamente dal Financial Times:
Italy loves currency swaps too

Ecco alcuni estratti dell'articolo in inglese:
...Turns out, sovereigns are not the only public bodies with a love of currency swaps.

Bloomberg reported on Wednesday that Italian municipalities are increasingly under domestic pressure over their prevalent use of derivatives in the last few years.

According to the chairman of the state audit court, Tullio Lazzaro — as quoted by Bloomberg:

“Many local authorities used such instruments to get immediate liquidity for current expenditure,” Tullio Lazzaro, chairman of the Court of Accounts, said in a speech in Rome today. “This will leave them and the future generations with forms of increasingly onerous debt.”

The Bloomberg report stated more than 519 Italian municipalities now face an estimated €990m in losses from such derivative contracts, according to to data from the Bank of Italy.

And it’s not something the Italian authorities are taking lightly. As Bloomberg continued:

Police are investigating losses on derivatives linked to 870 million euros of bonds sold by the Apulia regional government in 2003 and 2004, the prosecutor’s office in Bari said on Feb. 3.............




E tanto per cambiare anche nel "solito" Est Europa (prima fonte di crescita esponenziale ed oggi fonte di gravissimi grattacapi) il problema dei currency swaps pare essere preccupante....
...We, meanwhile, would remind that currency derivatives were also aggressively marketed by western and err Italian banks in areas like Eastern Europe in the last few years. Polish media estimated back in February 2009 that derivative-related losses in forex the previous year may have amounted to as much as 20-30bn zlotys for Polish firms....

Adesso anche Bloomberg ed il Financial Times parlano apertamente di questa "mina nascosta" nei conti italiani: uso sistematico, inesperto ed imprudente di strumenti derivati per coprire i problemi sui bilanci delle amministrazioni locali.
A memoria ricordo in merito notevoli problemi per esempio sui derivati usati dal Comune di Milano: rischiano di essere delle bombe ad orologeria che possono creare voragini dove prima non c'erano (devo approfondire la vicenda).

La questione non è partita dai soliti Blog Catastrofisti...ma dal Presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro e dai dati di Bankitalia: io riporto solo i fatti, niente più.
Che poi ci siano di mezzo anche attacchi all'euro, attacchi all'Italia, congiure americane ed anglosassoni contro la fortezza europea, speculatori all'assalto etc etc...tutto può essere.
Ma in ogni caso tali dati vanno approfonditi razionalmente e con attenzione.
Come ripeto sempre, urlare alla speculazione ed alla strumentalizzazione può essere corretto (e può far comodo) ma non deve esssere una scusa per ignorare l'effettiva presenza di problemi reali.

Perchè non vi preoccupate...se la speculazione non ha alcun fondamento, tende a sgonfiarsi in breve tempo.
Dirò di più: la speculazione ribassista in molti casi può avere anche un ruolo positivo (vedi per es. short selling in borsa).
Infatti fa saltar fuori la polvere sotto al tappeto, rende necessario fare le pulizie di primavera oppure rende necessario fare default ed alla fin fine può contribuire a rendere il sistema più solido ed efficiente.
Tutto questo in teoria: qualche volta l'effetto virtuoso si verifica, molte altre volte si verifica solo l'effetto distruttivo e speculativo.
Ricordo che specularmente anche la speculazione rialzista può essere deleteria oppure può avere un ruolo positivo.
Sono due facce della stessa medaglia che, sempre in teoria, dovrebbero tendere a compensarsi ed a controbilanciarsi.
Magari ne parliamo un'altra volta più a fondo.

Alla fin fine che TUTTI facciano uso di questi derivati e non solo l'Italia mi fa molto piacere: mal comune mezzo gaudio....anche se forse questo proverbio non è molto consolatorio in questo caso.;)
Ma non tutti hanno il nostro colossale Debito/PIL e pare che l'Italia abbia fatto un uso particolarmente sistematico e scriteriato di questi strumenti nelle amministrazioni locali.


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