martedì 26 gennaio 2016

Toh...anche Padoan ha fatto outing: “se la Ue mette un limite d’acquisto sui bond italiani, sarà destabilizzazione” (=salta l'Italia)

Io Ve lo predico fin dal 2011
ma io sono "solo" un Blogger "anarco-catastrofista"...
e quel che è peggio...pure un po' "liberista"...oddio oddio!... ;-)
Dunque pochi ci credono...
anche perché la disinformazione di massa tranquillizza a dosi massicce...

FallitaGlia è FALLITA
ma è tenuta in piedi dalla BCE di Draghi che con i suoi Bazooka "monetari" (LTRO, QE etc):
- ci permette di pagare "una mazza" di rendimento sui ns. titoli di stato (considerando il ns. enorme debito pubblico e la nostra "crescita sotto zero"...se dovessimo pagare interessi superiori ovvero "di mercato" faremmo DEFAULT in breve tempo)
- ci permette che le ns. aste di titoli di stato a rendimenti "ridicoli" non vadano deserte
- permette alle ns. banche di imbottirsi di ns. titoli di stato senza doversi preoccupare
- schiaccia i tassi di interesse e dunque permette mutui a tassi regalati che leniscono un po' il ns. collasso immobiliare (che però rimane strutturale e su più livelli)
- etc etc
Ma se l'Italia dovesse anche solo un po' mettere il naso fuori dalla Tenda di Ossigeno di Draghi
ecco che rischierebbe la "destabilizzazione"... usando la terminologia prudente di Padoan...
Traduzione = L'Italia salterebbe per aria (avete presente la Grecia?...)

Il ns. ministro dell'economia al forum di Davos
in mezzo a banchieri, economisti e ministri dell'economia&della finanza mondiale
forse come breve "reazione" all'eccessivo tasso di minkiate&balle dalle quali si trovava circondato
- "roba buona" tipo questa...tanto per intederci .... Nessuna crisi finanziaria in arrivo: il messaggio dal forum di Davos 2016 -
si è lasciato scappare un po' di verità....
Qua salta l’Italia… Padoan: “se la Ue mette un limite d’acquisto sui bond italiani, sarà destabilizzazione”
Beh...
non l'ha messa giù proprio così netta...ma il succo era quello.

Al fondo del post trovate i termini della questione.............................
.


che magari non si realizzerà (sono in fase di discussione)
ma è l'ennesima conferma di cui sopra = senza tenda di ossigeno FallitaGlia salta...
Basta poco per chi non può reggersi da solo sulle proprie gambe...e dunque al primo cenno i MERCATI sono pronti a MASSACRARLO.

Ma voi continuate pure a parlare di cose fondamentali
come Mancini Sarri ed il finocchio
e mi raccomando NON ATTIVATEVI per proteggervi e salvarvi...
come vi consiglio io da tempo con strategie concrete ed operative.
E mi raccomando...
buona ricerca della Banca Italiana "più migliore" e più sicura...
perché il conto extra-UE è una soluzione troppo facile&tranquilla...e dunque naaaaaaa...
per maggiori info: lagrandecrisi2009@gmail.com
La Commissione europea scrive che tutte le banche italiane hanno i giorni contati. E voi che pensate di fare?
Chi ha un conto corrente attivo in una banca italiana, sappia che l'Unione europea ha dichiarato ufficialmente - scritto nero su bianco - che è "a rischio a breve".
La denuncia arriva dritta dalla Commissione europea, non da una parte politica.
E si riferisce al fatto che il sistema bancario...................
vedi anche Vincitori&Vinti: I TITOLI DI STATO IN PORTAFOGLIO ALLE BANCHE ITALIANE


LA UE VUOLE LIMITI D'ACQUISTO DEI TITOLI DI STATO DA PARTE DI BANCHE ITALIANE (e non solo), LA BUNDESBANK DICE: NON SONO SICURI.
da il Nord
lunedì 25 gennaio 2016
DAVOS - Senza che la questione - viceversa cruciale - abbia avuto un seguito sui giornali italiani, e figuriamoci nei telegiornali, il ministro dell'Economia Padoan ha affrontato a livello internazionale un tema a dir poco esplosivo: l'acquisto da parte delle banche (specialmente italiane) di titoli di stato (ovviamente italiani).
Non è una faccenda "tecnica" come a prima vista parrebbe.
Infatti, la Germania la pone come condizione: la Bundesbank pretende venga stabilito dalla Commissione europea un limite all'acquisto di titoli di stato, in modo da dirottare capitali verso l'economia e non solo verso la finanza.
E non solo: la Bundesbank pretende che le banche calcolino il "vero valore" dei titoli di stato e non li contabilizzino al valore facciale, che è come dire che i titoli di stato italiani non sono affatto sicuri al 100%.
C'è un coefficente di rischio che le banche italiane devono calcolare e coprire con capitali aggiuntivi chiede la Buba.
In pratica, sarebbe una catastrofe:
significherebbe condannare all'immediata insolvenza tutte le banche italiane da un lato, dall'altro provocherebbe enormi problemi di liquidità allo Stato italiano.

Se non fossero acquistati massicciamente dal circuito bancario nazionale, i bond italiani dovrebbero pagare interessi molto superiori per essere comperati da banche estere, e con questo si arriverebbe in men che non si dica a una situazione alla greca, o se si preferisce alla cipriota.
Ecco perchè Padoan ha dichiarato
"L'eurozona dovrebbe evitare mosse unilaterali nel campo delle riforme finanziarie, in particolare sul fronte delle limitazioni alla detenzione di debito sovrano da parte delle banche".
Padoan lo ha detto nel corso di una intervista concessa a "Bloomberg" da Davos,
palcoscenico dell'annuale Forum economico mondiale.
"Prestiamo molta attenzione a tradurre nella pratica regole che paiono belle sulla carta", ha ammonito Padoan, in riferimento ai limiti massimi all'acquisto di debito pubblico da parte degli istituti bancari, chiesti a gran voce dal ministro delle finanze olandese Jeroen Dijsselbloem come portavoce di un gruppo di stati del Nord Europa, primo dei quali ovviamente la Germania.
"I limiti dovrebbero - ha aggiunto Padona pesando le parole una a una - garantire che le banche sopravvivano all'eventuale ristrutturazione del debito sovrano di uno Stato dell'eurozona, ma anzichè mitigare il fattore di rischio nel sistema finanziario dell'area euro, i limiti all'acquisto di bond potrebbero condurre a un aumento dei costi di finanziamento del debito per gli Stati, rivelandosi cosi' un fattore destabilizzante".
La destabilizzazione a cui fa preciso riferimento Padoan è il default dell'Italia.
Padoan ha anche affrontato nell'intervista con Bloomberg il tema dei delicati negoziati con l'Unione europea per l'istituzione di una bad bank che aiuti le banche italiane a smaltire i loro crediti deteriorati, arrivati al momento alla cifra monstre di 201 miliardi di euro di vere e proprie sofferenze a cui si sommano altri 150 miliardi di incagli non ancora diventati sofferenze solo per il fattore tempo: a fine 2016 lo saranno. Trecentocinquanta miliardi di euro di perdite del sistema bancario italiano sono più che sufficienti perché dichiari bancarotta.......
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