mercoledì 13 dicembre 2017

#Alleluja! Persino i giornali iniziano (timidamente) a dire che il Bitcoin non è una BOLLA...


Dopo aver letto per mesi e mesi
una marea di caxxate mainstream su Bitcoin&Cryptovalute
sparate
sia da "espertoni" che devono dirle "a contratto"
sia da una marea di pseudo-guru fessacchioni caproni che non sanno quello che dicono
...dopo essermi sorbito tutti i santi giorni
BolladeiTulipani
SchemaPonzi
Truffa
FuffasenzasottoNulla
NetworkMarketing
SchemaPiramidale
FigurinePaninichesiscambiano4informatici
MonetaperEvadereTasse
MezzoperTrafficiIlleciti
FarWestchevaRegolamentatoCentralmente
etc etc
(la scelta del colore marroncino-cagarella NON è casuale...)
incredibilmente
ho trovato per la prima volta un paio articoli interessanti e sostanzialmente corretti
su due dei Giornaletti Principali...
Che sia un segno di Cambiamento?
Non so...comunque ve li sottopongo,
fermo restando che oggi siamo in una fase di Crypto-Toro veramente mostruosa a rischio mega-correzione anche molto rapida
= nel Mondo Bitcoin oggi ci sono sicuramente molti elementi da "bolla"
+ si possono avere delle Fasi da Bolla/Euforia irrazionale
ma questo NON vuol dire che il Bitcoin nella sua essenza sia una Bolla.

Lo spiegavo qui: Il Bitcoin non è una Bolla ma piuttosto un Virus (benefico)...
Ecco il commento dell'esperto TOP di Bitcoin Giacomo Zucco a questa interpretazione
In generale concordo molto (N.d.R. con il parallelismo Bitcoin=Virus)
Le curve a S delle adozioni tecnologiche sono anche le curve delle endomie virali
peró sulla curva a S ci sono momenti di vera bolla
tipo ora potremmo essere in uno di quelle

il che non vuol dire che bitcoin é una bolla
ma che si formano piccole bolle nelle "false partenze" delle fasi esponenziali della curva ad s
Rimane comunque veramente triste vedere come la massa
continui ad attivarsi sulle Grandi Novità e sui Nuovi Trend da cavalcare
solo quando arrivano sui Tiggì, sulla TV, sui Giornaletti...
insomma sul Mainstream
e dunque arrivino sempre in NETTO RITARDO, quando una buona parte della "ciccia" è già passata, quando i rischi sono molto più elevati...
mentre la vera informazione economico/finanziaria deve SPECULARE = vedere prima = vedere avanti = anticipare i trend e non certificarli
vedi mio video-sbrocco fondamentale
Video-sbrocco contro le macumbe voodoo dei rosiconi no-bitcoin...
Ma alla fin fine sono un po' caxxi loro
= seguendo per esempio il mio BLOG 
uno sarebbe entrato sul Bitcoin tra 500 dollari e 3000 dollari 
in modo consapevole e basato sulla responsabilità personale
facendo...........................
.

un PERCORSO di crescita/esperienza,
implementando una strategia ragionata di investimento/differenziazione
= dunque oggi sarebbe in posizione di forza, di maggiore sicurezza, di controllo del rischio
e tanto per gradire avrebbe già fatto un pacco di soldini... riprendendosi il capitale investito e giocandosi solo le mega-plusvalenze.
SCOPRI IL MODO MIGLIORE/PIU' VELOCE PER APPROCCIARSI ALLE CRYPTOVALUTE: La Community di BIGBIT = il miglior modo per approcciarsi al Mondo delle Cryptovalute...e vi spiego il perchè

Invece adesso una paccata di gente
che già non ne sa nulla di finanza/investimenti ...dunque figurati di bitcoin.......
ma che ha visto Uno Mattina o letto un titolone di Giornale
si butta a pesce NON a 1000-3000 dollari (come avrebbe fatto si fosse degnato di leggere/seguire uno dei principali Blogger economico-finanziari da 9 anni 21ml di ppg viste ed una marea di trend azzeccati&salvifici)
ma a 17mila dollari intasando gli Exchange di nuove iscrizioni
e dicendo che vuole guadagnare da questa cosa 
ma non ha tempo, non ha testa e non ci capisce nulla = cippettino gratta&vinci...e via....
Uhhh già...siamo a posto =
è chiaro che a questo punto il rischio è molto più elevato,
è chiaro se ci sono momenti di Bolla nella parabola del Bitcoin la colpa non è della sua struttura intrinseca ma della vostra bella finanza a controllo centrale che crea bolle ovunque
e di una massa di caproni parco buoi che sono la riprova del perchè esista l'industria del risparmio gestito che, se sale tutto, ti lascia solo le briciole mentre ti fa perdere anche il 50% alla prima seria Crisi...
Dunque mi sa che tra non molto arriverà anche il risparmio gestito sul bitcoin
e naturalmente porterai a casa non il +10.000% ma il +10%
e sarai anche tutto bello contento ah ah ah !
La massa lavora fino a sera ma non dedica un secondo a gestire i risparmi che mette da parte od il patrimonio = che senso ha allora lavorare tanto se poi bruci ogni x anni il 50% dei risparmi e/o ti accontenti di briciole di rendimento?
Ve lo spiego da secoli = non perdere il mio post Post da non perdere: RISPARMIATORE! ALZATI E CAMMINA! (con le tue gambe...)

Vabbè fine del pippone
ecco i due interessanti articoli, anche se quasi a "babbo morto"....
e comunque non sui paginoni ad effetto per la massa italopiteca
ma un po' nascosti

Da Repubblica, al di là di alcune domande del caxxo classiche da giornalista...
molti spunti interessanti e VISIONE CORRETTA della Rivoluzione Bitcoin...
invece delle solite cazzate per condizionare spaventare imbonire gli italopitechi...

"Il bitcoin non è una bolla. Potrebbe diventare la prima vera moneta globale"
Garrick Hileman l’esperto del Centre for Alternative Finance dell'Università di Cambridge racconta il passato, il presente e il possibile futuro delle criptovalute.
“Il primo miliardario? Non i fratelli Winklevoss ma Satoshi Nakamoto, il creatore del Bitcoin. In suo possesso ne ha per 14 miliardi di dollari"

ROMA - Garrick Hileman, del Centre for Alternative Finance dell'Università di Cambridge, è una delle massime autorità in fatto di criptovalute e su quanto sta accedendo al Bitcoin ha pochi dubbi. "In apparenza si tratta di un classico caso di frenesia speculativa. Ma ci sono segnali che indicano invece che siamo in una nuova era dal punto di vista finanziario e monetario. Quel che conta è la persistenza: Il Bitcoin già in passato ha raggiunto diversi picchi nelle valutazioni per poi collassare.
E' successo nel 2011 e 2014.
Ma è sempre tornato a crescere superando il record precedente.
Non è quindi una bolla, perché le bolle una volta esplose in genere non ritornano".


Se ne parla come di una moneta ma non si comporta come una moneta.
"No, infatti non lo è. E' un bene virtuale e somiglia molto più all'oro.
Pochi lo usano per acquistare altre cose, molti lo scelgono come investimento.
Più in generale il Bitcoin potrebbe essere il segno di una nuova Internet completamente decentralizzata e basata sulle blockchain".

Molti pensano che la vera rivoluzione sia proprio la tecnologia che è alle spalle del Bitcoin, ovvero le blockchain. E' d'accordo?
"Non necessariamente. Una blockchain è di fatto un database strutturato in una maniera molto particolare. Raccoglie dati nei suoi nodi che sono sparsi senza che ci sia un centro.
Nessuno può modificare quei valori e quindi è una tecnologia trasparente e sicura che può essere applicata a tante cose, come infatti sta accadendo.
Ma il valore del Bitcoin ne fa uno dei fenomeni più importanti degli ultimi anni. Attualmente è ben più importante della tecnologia che usa".

Lei comprerebbe dei bitcoin?
"Preferisco non rispondere. Non trovo corretto dare indicazioni in tal senso".

Si dice che i primi miliardari in bitcoin siano i fratelli Tyler e Cameron Winklevoss, gli stessi che hanno accusato Mark Zuckerberg di avergli rubato l'idea di Facebook. Hanno investito pesantemente su questa valuta comprandone 11 milioni di dollari quando il valore era di circa 250 dollari contro i 14mila di oggi.
"Non sappiamo quanti bitcoin hanno in realtà i fratelli Winklevoss. Non hanno mai confermato ufficialmente quell'investimento e nel frattempo potrebbero averli venduti. In ogni caso il primo miliardario dovrebbe essere Satoshi Nakamoto, il creatore del Bitcoin, del quale nessuno conosce la vera identità. Dovrebbe possederne circa un milione, il più grosso patrimonio in bitcoin della Terra, pari a circa 14 miliardi di dollari".

I Winklevoss hanno un'agenzia di cambio che vende bitcoin per dollari e viceversa. Che tipo di ecosistema finanziario si è creato attorno alle criptovalute?
"Un ecosistema molto immaturo che soffre con regolarità di problemi per l'eccesso di richieste e che per lunghi periodi va offline.
Non c'è una vera e propria infrastruttura paragonabile ad un mercato finanziario (N.d.R. però da queste enormi inefficienze immaturità di mercato chi ci sa fare FA UN PACCO DI SOLDI)
Affinché il Bitcoin possa diventare davvero una realtà solida questo tipo di problemi devono esser risolti, anche perché tengono alla larga le grandi istituzioni.
Non si può pensare di spendere un milione o un miliardo di dollari su un sistema che crolla ogni due o tre mesi".

Qual'è quindi il reale valore del Bitcoin?
"La legittimazione delle criptovalute è data dal numero di persone che le posseggono e le acquistano, e dal loro valore.
In aprile si stimavano fra i 6 e i 10 milioni di persone, oggi sono invece fra i 20 e i 40 milioni.
In sei mesi il numero di chi tratta criptovalute è quadruplicato.

La velocità ricorda quella delle aziende di maggior successo della Silicon Valley.
I bitcoin in circolazione oggi hanno un valore doppio rispetto alla capitalizzazione di Goldman Sachs, è una delle prime venti monete a livello mondiale.
E se continua così diverrà la prima vera moneta globale e non più una semplice moneta alternativa. Ma, ovviamente, non è affatto detto che questo accada e che il Bitcoin prosegua nella su ascesa".

----------------------------------------------------

E poi dal Giornale

Bitcoin boom. La rivoluzione del denaro non è virtuale
La crescita impetuosa di bitcoin sta suscitando una serie di dibattiti

La crescita impetuosa di bitcoin sta suscitando una serie di dibattiti.
Taluni restano scettici, ma aumenta il numero di quanti confidano in questa valuta virtuale.
È chiaro che non si tratta più di un giocattolo nelle mani di pochi nerd e di un manipolo di libertari, nemici delle monete di Stato.
Ormai la capitalizzazione è cospicua e a questo punto sta muovendo le sue pedine anche la finanza tradizionale, che ha messo in campo i futures sulla sua quotazione.


È una bolla?
Può darsi, dato che il futuro è sconosciuto e dato che nel mondo vi è una marea di dollari ed euro.
Sicuramente bitcoin è però anche una rivoluzione, dal momento grazie a esso una nuova generazione di esperti in crittografia sta provando a costruire un ordine finanziario che salta le banche.
E anche se il titolo dovesse provvisoriamente sgonfiarsi, probabilmente sarà solo una pausa lungo un processo che annuncia cambiamenti epocali.
L'imporsi di questa valuta privata può essere letto in vari modi.
Da un lato è evidente che anni di politiche espansive, responsabili della recente crisi finanziaria, hanno aperto la strada a «monete di mercato»: le tesi avanzate negli anni Settanta da Friedrich von Hayek hanno potuto tradursi in realtà.
Per giunta, in un universo di valute inflazionate da bassi tassi di interesse bitcoin si è dato fin dall'inizio un vincolo strutturale.
Il metodo di produzione decentrato immaginato nel 2008 da Satoshi Nakamoto farà sì che nel mondo potranno esserci solo 21 milioni di bitcoin ed è per questo che molti stanno scommettendo in un suo valore crescente.
Come nel caso del dollaro o dell'euro, la quotazione del bitcoin dipende soltanto dal credito che riscuote presso chi compra e vende, ma essa si differenzia per non potere essere moltiplicata ad libitum.

Non bastasse questo, il bitcoin è a un tempo pubblico e anonimo.
Grazie alla tecnologia a rete, un conto in bitcoin è qualcosa che chiunque può vedere, dato che ogni transazione è registrata sulla blockchain.
Al tempo stesso, si tratta di una forma di denaro che ha quasi l'anonimato del contante, poiché le identità di quanti negoziano sono cifrate.
E questo ne rappresenta uno straordinario punto di forza.
Per tali ragioni, bitcoin potrebbe essere la spia di cambiamenti epocali.
Non bisogna poi trascurare un dato: e cioè che gli attori dell'economia capitalistica globale non soltanto hanno bisogno di avere monete solide, ma anche di potere trasferire risorse da un capo all'altro del pianeta.
Con le monete ufficiali questo non è facile, ma per sua natura bitcoin non si colloca in nessun Paese e in nessuna banca.
Quando il possessore del codice di un portafoglio in bitcoin attraversa la frontiera, la sua ricchezza lo segue.

E il suo denaro può muoversi ovunque anche se lui rimane dov'è.
La sensazione è che si annuncino tempi duri per quegli Stati usi ad assorbire grandi quantità di ricchezza.
.