martedì 22 settembre 2020

In VenezuItalia più si approfondisce il Declino più aumenta il divario vecchietti vs. giovincelli

In Italia CHI non vive nel Mondo delle Fiabe
ovvero dei referendum non prioritari&venezuelani
e del tifo bar sport da elezioni anche se ad oggi non esiste alcuna opzione votabile al declino
capisce bene che una delle priorità assolute è la demografia sempre più da ospizio
che sta incrementando sempre di più il divario e lo scontro generazionale
con 4 giovani che "mantengono" orde di anziani pensionati.
vedi il mio post: VenezuItalia: il cataclisma demografico che spazzerà via tutto...

Non perdere anche la mia audio analisi https://t.me/cryptoagnostici/24202
Il mio commento al tema di OGGI detto in termini più chiari e netti rispetto ai lunghissimi video di Liberi Oltre (che sono pure troppo moderati e "civili"...)
Come vi dico da tempo i dipendenti Pubblici - e parzialmente anche i Pensionati come spiego nell'audio - tecnicamente NON PAGANO LE TASSE ma sono pagati dalle tasse = E' UNA PARTITA DI GIRO
Tutto questo - come anticipo da anni ed ho ripetuto 999 volte - porta l'INPS ad essere uno schema Ponzi sempre più insostenibile,
ma è impossibile fare una profonda riforma del sistema pensionistico (sarebbe la priorità numero uno) altrimenti ti metti contro un bacino elettorale di 18milioni di clientes INPS (pensionati etc)
vedi il mio post Lo schema PONZI dell'INPS è sempre più alla frutta: IO ve lo anticipo da secoli e NON sono Nostradamus...
Per caso qualcuno vede queste priorità assolute sul tavolo delle agende politiche?
Io non solo non le vedo ma anzi ................................
.
vedo che si va nell'esatta direzione opposta del necessario (per esempio quota 100)
per semplice clientelismo populista e voto di scambio di breve respiro
= #BUONAPROSECUZIONEDIDECLINO

Allo stesso tempo i giovani stanno sospesi
tra occasioni lavorative sempre meno remunerative/soddisfacenti (questo per una serie di concause con qui non sto a ripetere)
e la comfort zone delle generazioni precedenti
che come spiegavo in un mio post fondamentale è una delle più insidiose e striscianti cause del declino

Non perdete il mio post di 3 anni fa:  
La devastante correlazione tra Comfort Zone "gentilmente offerta" dalle generazioni precedenti ed il Declino Irreversibile di FallitaGlia

Eccone un breve estratto significativo...
.........Invece in FallitaGlia la maggioranza del potere economico è (sempre più) in mano "ai vecchietti" (vedi dati/grafico al fondo del post).
che gestiscono ancora tutto nell'agenzia sotto casa di Monte dei Paschi o di Banca Marche ,
che si affidano ancora al bancario od al promotore di "fiducia" (notare le virgolette...),
che per inerzia applicano ancora schemi morti&defunti come l'80% del capitale solo su "casette", tutte in Italia e tutte nella provincia di residenza
che spesso non conoscono nemmeno la composizione del loro portafoglio che gli gestisce la Banca
che non spostano "nemmeno morti" i loro risparmi dal conto di banche "fallite" come Monte dei Pacchi..."perché ce l'hanno da trenta anni"... e dunque vai di azioni e bond subordinati della "loro banca" tradizionale ... che in realtà non è loro manco per il caxxo...

Insomma la componente inerziale Italopiteco-Geriatrica nella gestione della maggioranza della ricchezza italiana è una delle cause importanti del DECLINO di FallitaGlia:
- man mano sta distruggendo ricchezza che si sta letteralmente volatilizzando come nella "casette" ormai senza valore delle province desertificate o come nei vari casi "Banca Marche, Etrutria Lazio etc che si stanno man mano espandendo a macchia d'olio
- ed allo stesso tempo impedisce una "svolta evolutiva/adattiva" sia perché i vecchietti non si schiodano nemmeno post-mortem (sono maledettamente testoni...)
sia perché le nuove generazioni, oltre non capire mediamente una fava di economia&finanza e/o schifarla dall'alto del loro condizionamento da viziati radical chic,
sono anche dipendenti dai suddetti vecchietti che hanno in mano i cordoni della Borsa e dunque le nuove generazioni si fanno risucchiare dal vortice generazionale, re-duplicando a forza schemi economico-finanziari geriatrici ed ormai perdenti (se non auto-distruttivi).
Del resto papà&mamma ti cacciano i soldi solo se compri casa vicino a loro...a Pizzo Calabro od a Cognento od a Passarano Marmorito ;-)............................

......Secondo la Banca d’Italia i redditi degli over 55 sono i più elevati in assoluto: molto più di quelli dei giovani.
Se poi mettiamo le cose in prospettiva ci accorgiamo che questi ultimi, in proporzione, da vent’anni a questa parte guadagnano sempre meno.
Al contrario gli unici redditi relativi che salgono, dal 2006 in avanti, sono proprio quelli delle generazioni più anziane.

Dieci anni il reddito di un 65enne era più o meno nella media, mentre oggi la supera del 14%.
Chi nel 1995 aveva da 19 a 35 anni poteva aspirare a un dignitosissimo stipendio più o meno uguale alla media italiana – oggi non più.................

Dal 1991 la ricchezza relativa degli under 35 è diminuita del 76%, mentre quella degli over 65 è aumentata di oltre il 50%.
Se nel 2002 i “giovani” avevano una ricchezza pari a circa l’80% della media, dieci anni più tardi cala al 17%: per questi ultimi si aggira ormai sui 24mila euro, mentre per gli over 65 supera di poco i 150mila euro. ............
Allo stesso tempo però i giovani
invece di combattere per maggiore libertà economica (clicca sull'immagine per ingrandirla),
o di combattere per non doversi far carico della palla al piede di orde sempre più numerose di pensionati (mentre loro ormai manco arrivano a fine mese)
sia via tasse che via partecipazione obbligatoria allo schema Ponzi INPS con esproprio contributi, proprio loro che non vedranno la pensione o quasi...
ebbene al contrario i giovani chiedono in modo anacronistico e dissociato dalla realtà più Stato, più assistenzialismo
("squola pppubblica" + mass-media a senso unico + propaganda istituzionale colpiscono ancora a suon di lavaggio del cervello)
giocando la partita sullo stesso livello dei "privilegiati" delle generazioni precedenti...
quando però la demografia era positiva, il debito/PIL molto basso e la crescita economica molto consistente = tutto il contrario di oggi dove le condizioni per giocare quella partita non esistono più.
Non parliamo poi dell'arma di distrazione di massa fake green gretina che fa scendere in piazza migliaia di giovani dietro a fuffa millenaristica da fine del mondo domani mattina, mentre nel mondo reale non arriveranno nemmeno a fine mese....

In ogni caso NON E' UN PAESE PER GIOVANI
con la politica tutta volta ad accontentare la parte anziana del Paese che è sempre più maggioritaria...e vota.... ;-)
Infatti i giovani più smart, coraggiosi e di valore EMIGRANO per valorizzarsi in #ITALIALTROVE
L’Italia delle culle vuote e dei giovani in fuga: numeri e storie di chi ha scelto di andare via
Negli ultimi 10 anni hanno lasciato l’Italia circa 250mila giovani. Un problema sociale, demografico ma anche economico
vedi mio post di 4 anni fa: Cari Giovani non fate la fine degli ITALOPITECHI: diventate Cittadini del Mondo!
Vi mostro alcuni dati di un'interessante studio che dimostra ulteriormente quello che vi anticipo da tempo: il covid19 è stato un acceleratore e catalizzatore del declino + di tutte le crepe e di tutta la mxxx venezuitaliana.

Dal Covid un nuovo rancore generazionale. Un giovane su due contro gli "anziani privilegiati"

L'Osservatorio Censis-Tendercapital, nel rapporto su "La silver economy e le sue conseguenze nella società post Covid-19", registra "una inedita voglia di preferenza generazionale nell'accesso alle risorse e ai servizi pubblici"

Chi pensava che saremmo usciti migliori dalla pandemia di Covid-19 deve fare i conti con quanto emerge dal rapporto “La silver economy e le sue conseguenze nella società post Covid-19” dell’Osservatorio Censis-Tendercapital.
Lo studio registra un nuovo rancore sociale e generazionale dei più giovani contro i più anziani, esploso con violenza proprio a seguito della pandemia.

Nel dettaglio, un giovane su due in emergenza vorrebbe penalizzare gli anziani nell’accesso alle cure e nella competizione sulle risorse pubbliche: il 49,3% dei millennial (il 39,2% nel totale della popolazione) ritiene che nell’emergenza sia giusto che i giovani siano curati prima degli anziani.
Un cinismo (N.d.R. non è cinismo ma logica razionale) confermato da quel 35% dei giovani (il 26,9% nel totale della popolazione) convinto che sia troppa la spesa pubblica per gli anziani, dalle pensioni alla salute, a danno dei giovani.
In sostanza monta nella generazione più giovane un’inedita voglia di preferenza generazionale nell’accesso alle risorse e ai servizi pubblici, legata all’idea che l’anziano sia una sorta di privilegiato dissipatore di risorse pubbliche.

............risponde il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta dicendo che le politiche pubbliche “devono tener conto dell’alto numero di persone anziane che hanno una notevole capacità di spesa, oltre che un ruolo sociale considerevole nei confronti dei giovani” (N.d.R eh eh eh ... ed inoltre sono enorme bacino di voti d 16ml di pensionati)............

Dal Rapporto emerge che nella fase post-Covid-19, gli anziani guardano al proprio futuro e a quello della propria famiglia con più fiducia degli altri: il 32,8% si dice ottimista, contro il 10,4% dei millennial e il 18,1% degli adulti.
Sono anche i più positivi sulle chance di ripresa dell’Italia (20,9%), mentre crolla in questo caso la fiducia dei millennial (4,9%).

Secondo Giuseppe De Rita, presidente del Censis, la sfida ora è quella di leggere queste evidenze “alla luce di un ciclo di lungo periodo, tenendo conto che prima del contagio gli anziani erano più predisposti a cedere parte del loro reddito ai figli o ai nipoti, mentre il quadro che sembra ora emergere è quello di un atteggiamento di maggiore controllo da parte dei primi volto a riprendere padronanza della propria capacità finanziaria” (N.d.R. riduzione comfort zone?)...........................

...In generale si può comunque dire che i pensionati hanno sofferto meno gli anni della crisi: l’importo medio delle pensioni è aumentato del doppio rispetto all’aumento dell’importo medio delle retribuzioni.
Inoltre l’incidenza della povertà assoluta, esplosa tra i giovani negli anni della crisi, tra gli over-65 si è addirittura ridotta......





Insomma...
come dico da tempo ormai in VenezuItalia votano solo due categorie (maggioritarie però)
1. i clientes assistenzialisti statalisti che puntano a tirare a campare con la loro rendita col culo degli altri (sempre più insostenibile anche con la vaselina...) o che puntano a farsi dare una nuova rendita
2. i condizionati fin da piccoli sul mito che sempre&comunque votare è la cosa più bella, pura e responsabilizzante del Mondo = dunque si scervellano a votare il meno peggio o la narrazione di marketing politico che più è in sintonia con il loro pattern ideologico
mentre il Declino continua inesorabile
perchè in realtà quando arrivi ad una percentuale di 7 su 10 che si fanno mantenere 
la Democrazia a suffragio universale non funziona più 
e l'avvitamento verso VenezuItalia è irreversibile
almeno fino al default.

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