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mercoledì 30 gennaio 2013

SBOOOM! Il PIL USA va in negativo nel 4° trimestre 2012...ma state tranquilli che tanto siamo in Bubble-Bullish


SBOOOM!
Il PIL USA va in negativo nel 4° trimestre 2012...
ma state pure tranquilli che tanto siamo in fase Bubble-Bullish....;-)
Dunque i Mercati, impermeabili a qualunque negatività e con una percezione del rischio vicina allo zero,
si stanno già concentrando sull'interpretazione migliore del dataccio deludente
La causa sarebbe la più forte diminuzione delle spese militari degli ultimi 40 anni...
e naturalmente nessuno aveva elementi per calcolarla correttamente...;-)
nelle previsioni che erano per +1,1% ed invece sono uscite deludendo di brutto a -0,1%
in inchiodata rispetto al +3,1% del trimestre precedente.

Vedi con quale spirito Bubble-Bullish gli 'mericani accolgono il dataccio...
Today's Shock Negative GDP Report Really Wasn't Bad At All
People will be stunned to see that today's GDP report went negative for Q4... the first negative print since The Great Recession.
But the report isn't that bad. In fact it was arguably good.
...So military/inventories down. Personal consumption/investment up. You should be happy about that.
Analysis: GDP Contraction No Reason to Panic

Nel Mondo dello "Stampa che ti passa"....e dello "stai tranquillo che tanto c'è sempre qualcuno che tampona qualunque cosa"........

giovedì 28 aprile 2011

Flash News - PIL USA: Fantastico! Le Borse possono continuare a salire...

dati usciti alle ore 14.30
Commento nel mio BLOG alle ore 14.31


Fantastico!
Grazie a dati macro deboli....
Le Borse possono continuare a salire...;-)
come la FED di Bernanke ha sancito...

La Crescita del PIL USA nel 1° trimestre 2011 RALLENTA sensibilmente al +1,8% (quasi come aveva previsto Goldman Sachs...) rispetto al precedente +3,1%....

Mentre le Trimestrali delle Multinazionali
con quotazioni&sede legale ancora negli USA
ma con il business sempre più ALTROVE
continuano a fare scintille....
a vantaggio dell'1% della popolazione globale (lobby trasversale).
Q1 GDP RISES AT ANEMIC 1.8%
US GDP (Annualised) (Q1 A) Q/Q 1.8% vs. Exp. 2.0% (Prev. 3.1%)
US PCE Core (Q1 A) Q/Q 1.5% vs. Exp. 1.4% (Prev. 0.4); highest since Q4 2009
US Personal Consumption (Q1 A) Q/Q 2.7% vs. Exp. 2.0% (Prev. 4.0%)

US Initial Jobless Claims (Apr 23) W/W 429K vs. Exp. 395K (Prev. 403K, Rev. to 404K)
.

mercoledì 2 dicembre 2009

Champagne & "Double Dip"


Ringrazio i miei lettori per il forte sostegno dimostratomi ieri: è anche grazie a VOI se il mio salva-vita scatta solo ogni tanto e per breve tempo.
Staccare in caso di sovraccarico è importante per non bruciarsi il cervello e per tornare lucidi al 100%.
La Passione d'INFORMARE riprende poi il sopravvento insieme alla costanza di "filtrare" tutti quei "rifiuti biologici" (eufemismo) che circolano nelle tubature dell'Informazione Integrata....

Oggi comunque rimango ancora in disparte e faccio fare a "qualcun altro" la figura del "catastrofista" che predica prudenza mentre si naviga sopra ad un mare di Champagne e bollicine....
Il nostro bravo Paul Krugman, premio Nobel per l'economia e sodale di Obama, da circa tre-quattro mesi sta facendo in USA una campagna socialista intensiva degna di Mao-tse Tung...
Vuole a tutti i costi una seconda tornata di stimoli da almeno 500 miliardi di dollari, vuole un piano speciale per il lavoro modello Roosvelt in tempi di guerra, vuole tenere i tassi a zero indefinitamente ed altri "piani quinquennali" del genere....
E tutta questa "manna" secondo Krugman può tranquillamente impattare sul debito pubblico americano aumentandolo a dismisura senza destare preoccupazione (secondo lui....): del resto se fino ad oggi Belgio, Italia e Giappone non hanno ancora fatto default con il loro 100% e fischia di deb/PIL perchè dovrebbero farlo gli USA...si chiede candidamente l'allegro economista spendaccione?
Non voglio entrare qui nel merito delle sopracitate soluzioni proposte da Krugman che in buona parte NON condivido.
Condivido invece in pieno L'ANALISI DELLA SITUAZIONE: tutto questo "socialismo d'emergenza" e questa politica del "deficit allegro" proviene da una PAURA profonda di Paul ovvero la paura di ricadere in Recessione, la paura dello schema a W (double dip) visto che un economista intelligente come Lui continua a vederne preoccupanti segnali.
E Paul non è un catastrofista genetico come Roubini ma piuttosto un ottimista a ragion veduta....
Perchè RIPETO : I SEGNALI della "W" CI SONO anche se vengono bellamente ignorati navigando sul mare di Champagne e bollicine...

Krugman parte dal deludente ISM manifatturiero uscito ieri in USA (che però tutti hanno titolato con "continua l'espansione del manifatturiero!"...) per lanciare il suo WARNING di Recessione a W.
Come qualunque persona sensata e prudente che non debba campare "auto-avverando" rialzi infiniti di borsa....Paul vede due grossi limiti:
1- Buona parte della crescita del PIL USA è generata dai piani di stimoli statali che vanno esaurendosi
2- L'altra buona parte della crescita del PIL USA è generata dal re-stocking, dal rimbalzo degli inventari ed anche questo fattore va esaurendosi.
Latitano dunque i VOLANI duraturi della ripresa: la domanda finale, gli investimenti aziendali, i consumi, etc...Insomma manca il PRIVATO mentre abbonda a compensazione il PUBBLICO che non può sostituirsi all'infinito....
In un mio passato articolo "In questo mondo di debiti..." riportai questo Grafico ESEMPLARE che evidenzia come il PUBBLICO abbia sostituito per ora il PRIVATO per compensare gli effetti della Grande Crisi. Ed in questa accezione i segnali di ripresa sono ancora molto sbiaditi o del tutto assenti.















Sono cose che abbiamo già detto centinaia di volte ma è bene ribadirle ogni tanto perchè lo Champagne rende la testa leggera e la memoria smemorina....

Vedi in questo Blog
prima di tutto Un po' d'aritmetica ed Il Rimbalzo
e poi
Ho pescato un pesce grosso così..., Cannibalizzazione, I conti tornano etc

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Double dip warning
di Paul Krugman

I’ve never been fully committed to the notion that we’re going to have a “double dip” — that the economy will slide back into recession.
But it has been clear for a while that it’s a serious possibility, for two reasons.
First, a large part of the growth we’ve had has been driven by the stimulus — but the stimulus has already had its maximum impact on the growth of GDP, will hit its maximum impact on the level of GDP in the middle of next year, and then will begin to fade out.
Second, the rise in manufacturing production is to a large extent an inventory bounce — and this, too, will fade out in the quarters ahead.

Two stories this morning highlight the risks.
The WSJ has a report on highway construction titled
Job Cuts Loom as Stimulus Fades:

Highway-construction companies around the country, having completed the mostly small projects paid for by the federal economic-stimulus package, are starting to see their business run aground, an ominous sign for the nation’s weak employment picture.

Meanwhile, the ISM for manufacturing suggests that industrial growth is already slowing down.
I’d be more sanguine about all of this if there were any indications that private, final demand is taking off — consumers, business investment, whatever. But I haven’t seen anything suggesting that sort of thing.
The chances of a relapse into recession seem to be rising.


Ecco altri interessanti dati & considerazioni da ZeroHedge

Manufacturing ISM Drops To 53.6 From 55.7, Comes Below Expectations; Double-Dip Threat Looming

The November manufacturing ISM dropped to a below expected 53.6, down both relative to October's 55.7, and to expectations of 55. Another 3.6 point drop and we are well on our way to a double dip, which is a certainty anyway once the administration stops subsidizing a major portion of the GDP.











NOVEMBER 2009 MANUFACTURING INDEX SUMMARIES
PMI
Manufacturing growth decelerated in November as the PMI registered 53.6 percent, a decrease of 2.1 percentage points when compared to October’s reading of 55.7 percent. This continues the recovery in the sector, but at a slower rate of growth.
A reading above 50 percent indicates that the manufacturing economy is generally expanding; below 50 percent indicates that it is generally contracting.
A PMI in excess of 41.2 percent, over a period of time, generally indicates an expansion of the overall economy. Therefore, the PMI indicates growth for the seventh consecutive month in the overall economy, as well as expansion in the manufacturing sector for the fourth consecutive month. Ore stated, “The past relationship between the PMI and the overall economy indicates that the average PMI for January through November (45.4 percent) corresponds to a 1.3 percent increase in real gross domestic product (GDP). However, if the PMI for November (53.6 percent) is annualized, it corresponds to a 3.9 percent increase in real GDP annually."



















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venerdì 30 ottobre 2009

PIIIIIIIILLLLL !!


Va bene...del PIL USA ne stanno già parlando TUTTI.
Ma ne parlerò anche io per due ragioni:
1- Perchè la maggior parte delle fonti sbandiera in modo esultante questo mini-boom da +3,5% del PIL, dissimulando naturalmente COME si è ottenuto. Al solito è la nostra improba ma eroica lotta nel contrastare la DISINFORMAZIONE di Gossip-Tiggì & affini...
2- Perchè molte ottime fonti (guarda a caso sono BLOG) stanno già facendo INFORMAZIONE corretta, completa e di qualità su questo dato.
Però repetita iuvant: più diffondiamo nel WEB non tanto la verità (parola grossa) ma semplicemente un'informazione NORMALE meglio è. Cerchiamo la massima diffusione nei limiti dei nostri mezzi "poveri ma belli"...Inoltre molte fonti affidabili sono in inglese e dunque non sono accessibili a tutti.

Cercherò di essere breve, forte e chiaro.
PIL USA nel 3 trimestre 2009 = +3,5% annualizzato, pari o poco superiore alle attese (dipende dalle fonti previsionali).
Un bel miglioramento indubbiamente rispetto al -6,4% del primo trimestre ed al -0,7% del secondo trimestre: il crollo è stato arrestato ma è chiaro che fermarsi alla lettura superficiale e senza un'analisi in prospettiva lo lasciamo fare ai Gossip-Tiggì. Noi proviamo ad INFORMARE e non solo a fare FICTION.

Prima di tutto un chiarimento sulla metodologia statistica di +3,5% "annualizzato", come è spiegato bene in questo articolo:
Dice l'economista Fortis...."Gli Stati Uniti esprimono convenzionalmente i tassi di crescita reali del proprio Pil trimestre su trimestre a valori “annualizzati”; ed è in questo modo che di solito li comunica al pubblico l’ufficio stampa del Bureau of Economic Analysis (www.bea.gov).
Ricordo che nel 2° trimestre 2008, in realtà, il PIL americano destagionalizzato.... era aumentato solo poco più dello 0,8% sul trimestre precedente, cioè del 3,3% “annualizzato” (vale a dire lo 0,8 circa moltiplicato per 4 trimestri).

In Italia nel 4° trimestre del 2006 si ebbe una crescita del Pil sul trimestre precedente ben maggiore, pari a +0,98% (cioè, se facessimo anche noi come gli americani, addirittura del 4% circa “annualizzato”)".
.......
"Si ha l’impressione, in definitiva, che quando vengono diffusi i dati trimestrali Usa sul Pil questi vengano spesso percepiti (inconsapevolmente) moltiplicati per quattro rispetto a quelli dei Paesi europei e dell’Italia e ciò finisce con l’aumentare il nostro senso di sudditanza verso il modello economico americano (certamente questo è l’effetto che si produce sulla maggioranza dell’opinione pubblica che legge i giornali e non possiede competenze statistico-economiche specifiche)".
.....

POI FACCIAMO DUE CONTI DELLA SERVA
A questo stellare +3,5%
andiamo a sottrarre l'1,66% che sarebbe il contributo una tantum del programma di incentivi alla rottamazione dell'auto "Cash for Clunkers" (esauritosi nel 3° trimestre)
E siamo a +1,9%
andiamo a sottrarre almeno lo 0,5% che sarebbe il contributo una tantum dei bonus fiscali per l'acquisto della prima casa (in fase di prolungamento per il 4° trimestre e per il 1° 2010 ma con un probabile minore impatto positivo)
e siamo a +1,4%
andiamo a sottrarre circa lo 0,9% che sarebbe il contributo del più volte citato processo di re-stocking ovvero un driver di crescita "tecnico" che andrà esaurendosi (possibile effetto positivo ancora nei prossimi 2-3 trimestri)
e siamo a +0,5%....
Se poi consideriamo il contributo delle spese governative e nel campo della difesa...beh lasciamo stare....

Il conto che ho fatto non è molto ortodosso... ma serve a capire come
SENZA il contributo di incentivi e fattori una tantum il PIL USA sarebbe stato molto meno stellare.
Ecco un grafico che calcola l'impatto sul PIL passato, presente e futuro dei piani di STIMOLI messi in campo per ora.
L'unica incognita per il futuro è quanto il governo USA sarà disposto a tirare la corda del debito pubblico per continuare a STIMOLARE....



















Questo ci dovrebbe farci riflettere sugli scenari di crescita e sostenibilità del PIL americano nei prossimi trimestri visto che gli incentivi a spese del debito pubblico non possono durare in eterno.
Inoltre gli incentivi cannibalizzano il futuro: non per nulla le vendite auto in USA post-cash-for-clunker sono crollate.
Se non si metteranno in moto altri driver "naturali e duraturi" saranno dolori...
Il PIL USA non può continuare a basarsi sull'uso di PROTESI deambulatorie ma deve iniziare a camminare con le proprie gambe.
E su questo punto si addensano nubi oscure: il perdurante ed elevatissimo livello di disoccupazione e la continua diminuzione del reddito dei cittadini americani, il tutto condito dal famoso credit crunch...
Considerando che il maggiore contibuto a questo +3,5% di PIL è stato fornito dai consumi (incentivati una tantum) per un +2.3%...potete rendervi conto perchè il barometro potrebbe puntare verso il cattivo tempo...

Come giustamente sottolinea Icebergfinanza:
...Incominciamo dal reddito....
Disposable personal income decreased $20.4 billion (0.7 percent) in the third quarter, in contrast to an increase of $138.2 billion (5.2 percent) in the second.
Real disposable personal income decreased 3.4 percent, in contrast to an increase of 3.8 percent.( Bea )

E' ormai un decennio che in America il reddito continua a scendere, ne abbiamo spesso parlato al di la di una dinamica lunga un decennio perduto, nessuna possibilità di inversione nei prossimi anni.

La concorrenza nello sfruttamento dei paesi emergenti ha determinato questa tendenza ormai cronica

Per quanto riguarda l'occupazione, nulla da dire, questa è e resterà una "jobless recovery" una ripresa senza lavoro.
Come abbiamo detto più volte, prima di assumere, le imprese, quando mai vi sarà un reale ripresa, provvederanno a reintegrare i lavoratori part-time sino a quando la sovrapproduzione non verrà assorbita.
La mia sensazione è che comunque, una parte della disoccupazione prodotta da questa crisi, non verrà assorbita, per tanto e tanto tempo e probabilmente resterà cronica.

E sempre a proposito dell'occupazione, il premio Nobel per l'economia Paul Krugman è molto preoccupato: di questo passo il cammino per un futuro ritorno alla piena occupazione in USA potrebbe essere molto molto lungo...addirittura al secondo mandato come Presidente della Sarah Palin...:D
Paul come sempre è molto ironico: lui è un democratico convinto che non sopporta di pancia i repubblicani...pertanto parlare di "secondo mandato Palin" è come dire tra centomila anni...o forse mai....
...Obviously, 3.5 percent growth is a lot better than shrinkage. But it’s not enough — not remotely enough — to make any real headway against the unemployment problem.
....Basically, we’d be lucky if growth at this rate brought unemployment down by half a percentage point per year. At this rate, we wouldn’t reach anything that feels like full employment until well into the second Palin administration.


Ieri le Borse naturalmente l'hanno presa in modo diametralmente opposto rispetto alle mie "masturbazioni mentali"...
Complice (?) anche il giochino diabolico e spiazzante della revisione al ribasso del giorno prima sulle previsioni del PIL da parte di Goldman Sachs, poi rivelatasi "inspiegabilmente" cannata...;)

Come giustamente commenta l'iper-realista Mish Shedlock
...I am struggling to understand what is surprising other than how bad this all looks once you break down the numbers.
The government sloshed trillions around and yet disposable income is down, jobs are horrendously weak, and the only reason GDP rose is wasteful government spending, cash-for-clunkers and extremely unaffordable housing tax credits whose effect is soon going to start diminishing even though the program was just extended.

I see plenty of chances for negative territory or at least extremely anemic growth starting in the second quarter of 2010, if indeed not the first quarter.

Let's see what Christmas brings. I am expecting far weaker numbers than most.
In the meantime, let's party even if only for a day or two.
Reality is likely to return soon.
....


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giovedì 29 ottobre 2009

Goldman PIL

aggiornamento delle 13,30
Orpo! Goldman Sachs ha cannato le previsioni: PIL USA a +3,5% come da attese o poco più (a seconda della fonte previsionale di riferimento)...
Che in GS siano stati più diabolici di quanto si possa immaginare??...;)
Ma non voglio fare troppo il sospettoso.

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Oggi alle 13.30 esce 'sto benedetto ed attesissimo dato sul PIL USA del 3° trimestre: dovrebbe sancire l'inversione di tendenza dell'economia americana, l'inizio della Ripresa tecnica e jobless...

Seconda la media delle previsioni stilata da Bloomberg, il PIL USA dovrebbe finalmente crescere del +3,3% dopo aver inanellato 4 trimestri di fila in negativo, due dei quali a botte da -6% -5%. Una cosa mai successa dal 1947 ovvero dal primo anno di rilevazioni ufficiali, altrimenti scommetto che saremmo potuti risalire anche più indietro nel tempo.

Non sto a ripetere per l'ennesima volta che la maggior parte di questo "mini-boom" trimestrale (se confermato) sarà dovuto a fattori straordinari ed una tantum: 11.500 miliardi di dollari messi in campo dal Governo USA (!), politiche monetarie iper-espansive messe in campo dalla FED a livelli mai tentati prima, processo di re-stocking etc
Il problema sarà il DOPO-Protesi, sarà vedere se l'economia USA sarà in grado di crescere e camminare con le proprie gambe anche nei trimestri successivi.
Come scrivevo recentemente in "Anche Draghi ha dei dubbi..."
...Non per nulla sono mesi che parlo di Ripresa basata principalmente su: re-stocking, piani di stimoli, politiche monetarie iper-espansive e fuori dai canoni, sbracamento dei debiti pubblici etc etc
Mentre i veri motori di una Ripresa solida e duratura sono ancora assenti od anemici.
Gli articoli in merito a questa Ripresa, basata per adesso sulle "protesi" e sul "socialismo Keynesiano", sono "innumerevoli" in questo Blog.
Il primo di essi è stato un'anticipazione in "tempi archeologici": ancora nel pieno della Crisi provavo ad allungare il collo per vedere più lontano: Un po' d'aritmetica
Ed a seguire: Il Rimbalzo, Ci siamo comprati la Ripresa..., Il Generale Keynes ed i Marines
Ultimamente ho parlato "del rumore di fondo" degli incentivi che rende difficile capire se l'economia riuscirà a camminare con le sue gambe quando gli effetti saranno svaniti: Cannibalizzazione, I conti tornano

La cosa curiosa è l'ormai abituale "previsione del giorno prima" della mitica Goldman Sachs che proprio ieri ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla crescita del PIL a +2,7%
vedi Will Thursday’s GDP Release Disappoint?

Successe già sull'ultimo rapporto occupazionale americano: il giorno prima Goldman anticipò una previsione peggiorativa e le borse crollarono.
Il giorno dopo il rapporto occupazionale uscì quasi indentico alla previsione di Goldman deludendo di brutto le attese ma le borse se ne infischiarono riuscendo addirittura a passare in verde per un po' di tempo...perchè AVEVANO GIA' SCONTATO il dato il giorno prima.
Come scrissi in Gossip Goldman
...Goldman Sachs, per il bene del paese, fa uscire immediatamente nella giornata di Giovedì 1 ottobre una pesante revisione delle sue previsioni sul rapporto ocupazionale: perdita posti rivista in peggio a -250mila da -175mila...
Giovedì le Borse americane amplificano le perdite anche sulla spinta di questa previsione e vanno giù a -2% / -3%: ormai quando vaticina GS tutti la ascoltano come se avesse la palla di cristallo...ed in effetti ce l'ha...

Il crollo causato dalla paura disoccupazione viene quindi ANTICIPATO dalle borse ammorbidendo ed offuscando il collegamento diretto con il rapporto occupazionale che uscirà il giorno dopo ed attenuando quindi l'effetto psicosi che avrebbe innescato un crollo di borsa collegato all'attuale più grande PAURA dei cittadini americani: quella del posto di lavoro.
...

Vedremo se anche stavolta si ripeterà lo stesso schema che avevo individuato circa un mese fa: previsione al millimetro di Goldman e notizia deludente scontata sostanzialmente il giorno prima...
Anche se gli schemi in Borsa, checchè se ne dica in giro, non si ripetono quasi mai allo stesso modo.
Del resto ormai è risaputo: Goldman Sachs ha una succursale direttamente dentro la Casa Bianca...quindi basta chiamarla semplicemente selezionando un interno, senza nemmeno far pesare sulle spalle dei contribuenti il costo di una chiamata extra-urbana...
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