domenica 19 giugno 2011

Diamolo noi il Rating all'Italia...


Integrazione al post di ieri: Moody's si adegua ALL'AUTO-EVIDENZA DEI DATI: Italia sotto osservazione per possibile Downgrade

In molti continuano a perdere tempo in polemiche (spesso strumentali) dietro a 'ste benedette sorelle zoccole del Rating, colpevoli di questo o di quello a seconda dei gusti personali o dell'ispirazione del momento...
Per me invece le tre sorelle sono solo un'ulteriore fonte da analizzare ed un'eventuale conferma o smentita alle mie analisi.
Infatti io preferisco concentrarmi sui FATTI.
Ecco una bella sintesi dal Blog The Best Trader
...Passiamo ad una analisi dei conti pubblici italiani: Da un rapporto dell'istat emerge che l'Italia ha registrato nel periodo 2008-2009 la flessione del Pil più accentuata, pari al 6,3%, tra le maggiori economie europee.
Questo dato, infatti, si confronta con il calo del 3,8% accusato dalla Germania, il 3,5% accusato dalla media dell'Unione monetaria europea, e dal 1,7% della francia. Allargando l'orizzonte temporale al periodo che va dal 2001 al 2009 l'Italia è, in assoluto, il paese dell'Unione Europea la cui economia è cresciuta meno: appena l'1,4% contro una media del 10% dell'Unione monetaria europea e del 12,1% dell'Unione Europea.
A fronte di una crescita estremamente bassa,invece, il debito pubblico, come si può facilmente osservare, si è quasi triplicato negli ultimi 21 anni.
Debito pubblico italiano 1990: 642 Miliardi di euro
Debito pubblico italiano 2000: 1261,8 Miliardi di euro
Debito pubblico italiano 2005: 1512,7 Miliardi di euro
Debito pubblico italiano aprile 2011: 1890,6 Miliardi di euro

A preoccupare maggiormente però è la crescita registrata dal 2005 ad oggi.
Infatti negli ultimi 5 anni e mezzo si è registrata una crescita del debito pubblico pari al 25%, una media del 5% annuo!
A questo punto credo che sia necessario un grande cambiamento nella politica economica italiana con un doppio obiettivo: da una parte puntare alla crescita economica e dall'altra, alla riduzione graduale del debito pubblico.

Raggiungere questi obiettivi economici in un momento così delicato, nel bel mezzo della peggiore crisi economico-finanziaria degli ultimi 70 anni (perché la crisi del 2008 ancora non è finita e gli ultimi dati lo dimostrano in pieno) appare estremamente difficile e di conseguenza è naturale che le varie agenzie di rating esprimano le loro preoccupazioni. .........
Ci sarebbero molti altri dati ed aspetti da citare a descrizione della Palude Italiana.
Ma già da questa sintesi MI SEMBRA TUTTO CHIARO...O NO?
E se anche Moody's od S&P non esistessero...rimarrebbe sempre TUTTO CHIARO...o no?

Insomma se le agenzie di Rating proprio non vi piacciono nemmeno quando sottolineano l'evidenza (e non piacciono nemmeno a me...ma ho il cattivo vizio di analizzare ogni fonte in modo non pregiudiziale)
allora facciamo una cosa:
DATELO VOI IL RATING ALL'ITALIA sulla base dei Dati disponibili, del contesto generale, delle prospettive future etc etc
Io all'Italia, usando il mio personalissimo sistema di rating, assegnerei un CZA ovvero so' CAZZI AMARI (se continua così...)
Oppure DECIDETE VOI quanto vorreste di RENDIMENTO da un BTP decennale per accollarvi il rischio: vi basterebbe un 4,8%?
Io per accollarmi una manciata di BTP decennali, sulla base del mio rating italiano CZA..., vorrei almeno il 7,5%...;-)

Scommettiamo che in giro per il mondo gli Investitori Professionali stanno facendo dei ragionamenti sull'Italia molto simili ai miei e stanno condividendo le mie stesse preoccupazioni?
E state pur tranquilli che ci saranno arrivati da soli in base all'analisi dei dati disponibili,
e state pur tranquilli che attenderanno soprattutto i prossimi dati sull'Italia e le nostre prossime mosse,
sbattendosene la fungia dei giudizi di Moody's o di chichessia...

Fermo restando che i Tassi attuali dei BTP sono influenzati solo in minima parte dalle agenzie di rating, che come sempre INSEGUONO in netto ritardo le tendenze già in atto (vedi anche nel caso Grecia).
Nel breve il tasso del BTP verrà mosso soprattutto dal destino della Grecia e degli altri PIIGS
e chissenefrega di 'ste agenzie di rating...
che per ME hanno solo l'utilità di essere un'ulteriore conferma del quadro che mi sono già fatto, niente di più niente di meno.
.