lunedì 11 maggio 2015

Il "Balzo" della Produzione Industriale Italiana visto in "prospettiva": da -25% (se tutto va bene) possiamo recuperare in....

Nel continuo martellamento sulla RIPRESA che caratterizza l'Italia Renziana...
uno dei segnali più sbandierati è quello della cosiddetta Ripresa della Produzione Industriale.
Ecco qui un paio di tipici "titoloni" nel più puro stile IstitutoLucePravda
che da sempre è un classico dei ns. mass-media-a-libro-paga
ma che in era "renziana" sta toccando vette mai raggiunte prima... ;-)
Balzo della produzione industriale: +1,5%
Balzo della produzione industriale a marzo, il più elevato dall'agosto del 2011....
etc etc
Ed ecco i dati ISTAT, come da comunicato senza "abbellimenti" giornalistici:
A marzo 2015 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,4% rispetto a febbraio. 
Nella media del trimestre gennaio-marzo 2015 la produzione è aumentata dello 0,3% rispetto al trimestre precedente.
Corretto per gli effetti di calendario, a marzo 2015 l'indice è aumentato in termini tendenziali dell'1,5% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di marzo 2014).
Nella media dei primi tre mesi dell'anno la produzione è diminuita dello 0,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente....
Che la produzione industriale stia man mano interrompendo il suo crollo che ormai durava da anni è senz'altro cosa buona ed è anche più semplicemente "fisiologico"....
ma parlare di BALZO soprattutto SENZA CONTESTUALIZZARE è tipico dell'informazione un po' troppo smart dell'era renziana...
IN REALTÀ mantenendo il ritmo di questo "balzo"
se tutto va bene (spannometricamente) avremo recuperato la Produzione Industriale perduta in un paio di decenni circa.....uaoooooo!
Ed andrebbe sempre ricordato che partiamo da un abissale -25% rispetto ai massimi del 2007...
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Ogni due per tre, le veline riportano che la produzione industriale italiana va che è una meraviglia. Vediamo, fonte Eurostat:
Produzione industriale: Fatta 100 la produzione industriale dei paesi dell’Unione Europea nel 2010, a febbraio 2015 l’indice è il seguente:
91,5 in Italia
91.6 in Grecia
92.4 in Spagna
97.2 in Portogallo
99.8 in Francia
103.3 in Gran Bretagna
104.5 in Olanda
104.6 in Slovenia
110.7 in Germania
111.4 in Austria
119 in Repubblica Ceca
124.5 in Polonia
137 in Slovacchia
ah… vi ricordate l’Irlanda? quella che era stata rovinata dal liberismo selvaggio?
153.7 in Irlanda.
Ah ecco… siamo un pelino sotto la Grecia, ma vedrete che le spezzeremo le reni molto presto!....
http://www.rischiocalcolato.it/.../ecco-il-115-segnale...


dal Blog Vincitori&Vinti
GRAFICO DEL GIORNO: I SUCCESSI DELL'ITALIA
E' un grafico che esprime il tasso di crescita del Pil, nel 2014, nei vari paesi considerati.
Peggio dell'Italia, solo Cipro, Serbia e Croazia.
....Mercoledì prossimo uscirà il dato sul Pil del primo trimestre.
State a vedere che ripresona, nonostante la congiunzione astrale favorevole (petrolio,euro e tassi) verificatasi nei primi tre mesi dell'anno, che tuttavia si sta deteriorando.
Semmai ce ne fosse ancora bisogno, servirà per demolire gli ultimi dubbi sul destino italico.
Dubbio che io non ho.
Invece a proposito di PIL (partiamo da circa -10% in pochi anni)


se tutto andasse liscio ovvero se il "recupero" non si interrompesse mai...
l'Italia nel 2020, cioè dopo ben 13 anni dall'inizio della crisi,
avrà recuperato appena la metà della PIL perduto.
Salvo che non capiti qualche ulteriore crisi (il che è semplicemente fisiologico nei cicli economici).
COSA NE SARA' DELL'ITALIA?
da Vincitori&Vinti

Mi ha scritto un lettore del blog chiedendomi a proposito delle previsioni di crescita dell'Italia. In particolare, il lettore gradisce conoscere quando il Pil dell'Italia potrà tornare ai livelli precedenti all'inizio della crisi.....



Per avere qualche termine di paragone in più, ho voluto inserire anche la Spagna.........
.....Per l'Italia, invece, le cose vanno molto ma molto peggio. 
Il Fondo Monetario Internazionale dice che l'Italia, nel 2020, ossia dopo 12 anni dall'inizio della crisi, avrà fatto poco più della metà del tragitto necessario per recuperare i livelli precedenti alla crisi. Ammesso che le previsioni del Fmi siano corrette (e non lo sono, perché il fondo pecca sempre di troppo ottimismo) tutto dovrà filare liscio come l'olio, cioè l'Italia dovrà evitare (come la peste bubbonica) le eventuali prossime crisi che dovessero presentarsi. 
Praticamente impossibile. 
Un periodo di recupero così dilatato non ha alcun precedente per l'Italia, nemmeno a seguito dei due conflitti del secolo passato. (l'ho spiegato QUI)
Che altro vi posso dire?
State pure qui per i prossimi 15-20-35 anni
ad aspettare&sperare la #svoltabuona
ma soprattutto a perdere "un pezzo alla volta" ed a perdere un sacco di OCCASIONI...globally (soprattutto per i vs. figli...)



Io invece so riconoscere ed accettare l'ineluttabile REALTÀ
dei Trend Macro-Socio-Economici Strutturali, ben consolidati e (nel contesto attuale) irreversibili.

Dunque agisco di conseguenza...
#ITALIALTROVE
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