lunedì 13 gennaio 2020

Forza Amazon oh ooooh! Forza Amazon eh eeeeh!

Premessa: per capire in che razza di Paese illiberale viviamo....
avessi scritto un post del genere 40 anni fa sarei stato gambizzato dalle BR ;-)
mentre l'avessi scritto 80 anni fa sarei stato manganellato dalle camicie nere.. ;-)
Oggi invece per un post del genere, non posso che venire insultato in modo "bipartisan" sui social: dalla sinistra illiberale statalista no-global post-comunista alla destra illiberale statalista no-global post-fascista.
Capite perchè #NOHOPEFORTHISITALY?

In una VenezuItalia in Declino Irreversibile
- soprattutto per la mentalità allucinante che prevale e che vi descrivo alla nausea da anni (il Declino è prima di tutto nel cervello) -
naturalmente Amazon è odiata + colpevolizzata di tutti i mali del Mondo
= chiusura di negozietti, sfruttamento sul lavoro, appiattimento e standardizzazione dell'offerta, maggiore disoccupazione, inquinamento via corrieri che vanno su e giù, siccità, cavalette etc etc etc
Del resto .... è o non è una cattivissima Multinazzziunale Globalizzata ovvero la massima Summa dei mali nel Mondo? ;-)

Vabbè...come ben sappiamo in VenezuItalia prevale un'ideologia No Global
che proviene da un lavaggio del cervello in atto fin dalle scuole pubbliche elementari
e non da una razionale analisi dei pro&dei contro, come per tutte le cose
vedi miei post
Allo stesso tempo prevale una demonizzazione del "fare profitto"+ dell'essere competitivi
che sfocia in invidia sociale + in odio pregiudiziale per le imprese (ancora più se multinazionali).
Lo statalismo assistenzialista di stampo catto-fascio-comunista che è prevalente, porta la maggioranza a mirare ad una rendita ed all'appiattimento....non alla competizione, ad emergere, a fare meglio degli altri, alla meritocrazia, a produrre ricchezza = ecco perchè man mano stiamo fallendo e ci stiamo terzomondizzando, in un mondo globalizzato iper-competitivo.

Però - in un contesto del genere che già non lascia molti spiragli - se si parla di Amazon le puttanate ideologiche e populiste che vanno per la maggiore superano persino il livello medio di puttanate sulle multinazionali, sulla globalizzazione e sui nuovi trend, che in realtà sarebbero da cavalcare e non da rigettare a priori e per via ideologica (di 'sta minkia).

Non a caso Amazon si è trovata "costretta" a fare una campagna pubblicitaria massiva in Italia
ed è una campagna DIFENSIVA che cerca di smontare i luoghi comuni errati ma ampiamente diffusi per via ideologica&populista.
E' la sua prima campagna Radio&TV rivolta specificatamente ai marketplace ( = vetrine virtuali per third-party sellers) ed è, in pratica, un'operazione verità sulle possibilità che il suo Marketplace ha fornito a prezzi irrisori ad aziende e negozi locali.
Quanti però in Italia...........................
.
ne avranno colto il senso?
E' partita una martellante campagna via Radio: in pratica racconta di un papà che ordina una bici per la figlia e l'ordine arriva in un'officina specializzata in mezzi per bambini in Italia che incrementa il suo fatturato; poi una signora ordina le alici di Cetara per il pranzo di natale e l'ordine viene smistato verso un produttore artigianale locale.
L'obiettivo era quello di illustrare l'indotto di Amazon che è, oggettivamente, ben più importante dei margini su cui opera (che sono inferiori a quelli di Esselunga, per dire...).
Insomma Amazon recentemente è approdata sui vari canali come TV e radio con questa "elegia" della sua vetrina virtuale che è composta, soprattutto, dalle offerte di piccoli produttori diretti (c'è persino la sezione hand made per gli artigiani e gli artisti).
Io l'ho visto come una risposta (forte) alle accuse di voler uccidere il commercio retail ed i piccoli... quando al contrario viene offerto uno strumento in più e sono loro che devono imparare a sfruttarlo = ho detto saper cavalcare i nuovi trend e saper evolvere oppure soccombere? ;-)
(hat tip! a Matteo Gianola)

Vedi la conferma di questa tendenza VIRTUOSA anche nei DATI (ed è pure un trend in continua crescita) = grazie ad Amazon stanno decollando i piccoli "negozietti", i produttori locali, gli artigiani, le micro-imprese etc che però sappiano adattarsi.
Altro che "farli morire" come vi raccontano politici populisti + inutili giornaletti&TV buoni ormai solo a fare intrattenimento e non vera informazione, soprattutto in stile looking forward...

Jeff Bezos said Amazon's third-party sellers are 'kicking butt'
.... With an estimated 8 million third-party sellers, Amazon is one of the largest online marketplaces in the world.
Those sellers account for almost 60% of Amazon's sales volume, the company said last year, with the rest coming from its first-party wholesale side.
It is why Amazon's CEO Jeff Bezos said third-party sellers are "kicking butt" last year, as the marketplace continues to grow in size and influence.
Amazon's wholesale suppliers, commonly called first-party vendors, account for roughly 40% of Amazon's sales volume.
Their products are bought by Amazon, who then resells them at a higher margin.
But in recent years, there's been reports of Amazon reducing its first-party business, pushing more brands to go third-party instead.
By having more third-party sellers, Amazon can expand its product selection and increase profitability because it doesn't have to buy inventory — while simply charging fees for using its marketplace..........
L'analisi è molto lunga e completa: vi ho messo solo alcuni hints anti-minchiate no-global populiste...

Ma aggiungiamo altri utili DATI  che possano funzionare da repellente anti-luoghi comuni per ITALOPITECHI.... ;-)
Ed udite udite...Amazon sta offrendo le maggiori occasioni proprio nel SUD Italia sempre più desertificato, senza posti di lavoro, con giovani in fuga e senza futuro...
Che cattiva questa Amazon e queste multinazzziunali ehhhh! ;-) 
Meglio che il Sud aspetti il solito assistenzialismo statale con miliardi che poi svaniscono nel NULLA come da 60 anni a questa parte.... ;-)
.....18mila posti di lavoro dalle pmi italiane che investono su Amazon

Amazon annuncia oggi che le piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon.it hanno creato oltre 18.000 posti di lavoro per supportare lo sviluppo della loro attività: il 30% si trovano nel Nord-Ovest così come al Sud, il 20% al Centro e quasi il 10% sia al Nord-Est che nelle Isole.

Il numero di piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon è aumentato di oltre il 20% nel 2018, raggiungendo le oltre 12.000 Pmi.
Quasi il 30% di queste attività ha sede al Sud
, il 25% al Nord-Ovest, quasi il 20% al Centro, il 15% al Nord-Est e il 10% nelle Isole.
Tutte queste Pmi hanno realizzato vendite all’estero per oltre 500 milioni nel 2018, con un percorso di crescita di oltre il 50% anno su anno.
La maggior parte di queste vendite all’estero proviene dal Centro (30%), seguito dal Nord-Ovest (25%), Nord-Est (20%), dalle Isole (15%) e infine dal Sud (10%).

“Da anni Amazon fornisce supporto alle piccole e medie imprese italiane per aiutarle a sviluppare le proprie competenze digitali, per consentire loro di aumentare le proprie vendite, anche all’estero, e per creare nuovi posti di lavoro sul territorio” afferma Mariangela Marseglia, Vp Country Manager di Amazon.it e Amazon.es.
“L’e-commerce rappresenta oggi, in Italia, il 7,3% delle vendite al dettaglio online e ammonta a 31,6 miliardi di euro. In Europa, l’e-commerce vale l’11%, mentre in Cina il 21%.
Se l’Italia raggiungesse la percentuale europea crescendo solo del 3,7%, ci sarebbero ulteriori 16 miliardi di euro provenienti dalle vendite online da cui le PMI potrebbero trarre vantaggio”......
Ecco un esempio concreto...
che qui non stiamo ad acchiappare "farfalle ideologiche" come gli italopitechi con lavaggio del cervello
ma parliamo di FATTI analizzandoli razionalmente, senza pregiudizi + valutando i pro ed i contro.
Amazon a Genova, entro Natale 300 assunzioni e i prodotti liguri in giro per il mondo
Ci sarebbe poi da affrontare il discorso TASSE "non pagate" in Italia dalle cattive cattive Multinazionali (soprattutto quelle web)....
Poi lo so che la DIFESA che cito proviene dalla stessa AMAZON ma tutti i dati sono VERIFICABILI ed il discorso ha assolutamente senso.
Però i politici al servizio di uno Stato vorace&inefficiente che ha una pressione fiscale tra le più alte al Mondo, hanno buon gioco a cavalcare in modo populista questo tema presso un popolo di italioti assistenzialisti che già odiano le multinazionali e sono infarciti di invidia sociale.
Le multinazionali, per loro essenza, non possono essere giudicate solo per il livello di tasse che pagano nei vari Paesi in cui sono presenti ma anche per tanti altri fattori: va dato nuovamente un giudizio complessivo/razionale di pro&contro e non un giudizio idelogico populista ad minkiam.
.........Amazon paga tutte le tasse dovute in Italia........
“È fondamentalmente errato equiparare tutte le aziende digitali senza tenere in considerazione le differenze dei business in cui operiamo: l’imposta sulle società si basa sui profitti, non sui ricavi, e i nostri profitti sono rimasti bassi sia perché il retail è un business con margini ridotti sia per i continui, forti investimenti di Amazon in Italia che, dal 2010, ammontano a oltre 1,6 miliardi di euro”, si legge nella nota di Amazon Italia.
“La nostra aliquota fiscale effettiva dal 2010 al 2018 è stata mediamente del 24% – puntualizza l’azienda guidata da Mariangela Marseglia – e la nostra attività di international retail è in perdita.
E questo rapporto ignora anche il record di investimenti e la continua creazione di posti di lavoro in Italia, che aggiungerà ulteriori 1.000 dipendenti a tempo indeterminato ai 6.500 entro la fine del 2019 – dipendenti che lavorano in oltre 20 sedi diverse con tutti i livelli di esperienza, istruzione e competenze, come, ad esempio, ingegneri, software developer, esperti di logistica o di marketing”.

Secondo Amazon il Rapporto dell’Area Studi Mediobanca trarrebbe conclusioni errate almeno per quanto riguarda Amazon. “Il rapporto non ha preso in considerazione l’impatto di tutte le entità italiane, ma solo 7 delle 11 società con cui Amazon opera in Italia che hanno ricadute in termini di gettito sia a livello locale sia a livello nazionale attraverso Iva, Irpef, Ires, Tasi,Tari.
Inoltre, Amazon paga tutte le tasse dovute in Italia e in tutti i Paesi in cui operiamo e le tasse pagate in Italia sono più alte rispetto a quelle dichiarate nel rapporto in quanto, da maggio 2015, abbiamo una succursale italiana di Amazon EU Sarl che registra tutti i ricavi, le spese, i profitti e paga le imposte dovute in Italia per le vendite al dettaglio, non in Lussemburgo”.
In un computo razionale e non talebano, non dimentichiamo di conteggiare anche tutte le tasse "in più" generate dal nuovo indotto che senza il contributo di Amazon non ci sarebbe: vedi i dati sopra citati di tutte le "aziendine" che hanno fatto boom od addirittura sono apparse ex-novo sul mercato grazie alla cattiva cattiva multinazionale ;-)

 In questo post già fin troppo lungo (il 75% dei lettori si fermerà dopo il primo 30%),
tralascio di approfondire in dettaglio il discorso "sfruttamento dei lavoratori" che è tema nuovamente complesso e non da affrontare per via ideologica pregiudiziale italopiteca.
Posso solo accennare che i magazzinieri Amazon svolgono un lavoro duro ed altamente monitorato/ottimizzato per la massima efficienza: però - dopo varie proteste - la situazione negli ultimi due anni e assai migliorata.
In generale però il magazziniere è comunque UN LAVORO DURO (anche se non lo svogli in Amazon)
nè più nè meno com'è DURO il lavoro in tante delle micro-imprese italianissime ... spesso senza garanzie, senza regole di sicurezza, senza contratto, senza orari.
Ma tutti a concentrarsi solo sulla cattiva cattiva Multinazziunale ehhhh ;-) che fa più notizia.

A differenza dei magazzinieri, invece ho fatto una personale indagine sui corrieri diretti di Amazon ovvero quelli collegati al servizio PRIME che spesso consegna entro le 24 ore ed al servizio Prime Now (alimentari) che consegna in 2-4 ore.
Oltre ad usare qualunque canale di consegna disponibile a seconda delle zone di attività, per il Nord Italia Amazon ha fondato una società apposita a Milano dedicata alle consegne dirette di Amazon (anche perchè quel carrozzone mezzo-statale di Poste Italiane come al solito faceva cacare perdendo pacchi ed essendo spesso in ritardo).
E' pieno di ragazzi giovani di tutte le nazionalità che lavorano a Partita IVA con ottimi turni (anche personalizzabili), pagati ad ore, con app e furgone in dotazione.
Sono molto soddisfatti del lavoro e si beccano anche 1.500 euro al mese... quasi meglio di una commessa di un negozietto italianissimo ehhh ;-)


Ma concludiamo con un mio post "natalizio" che ho pubblicato su Facebook,
ricordando anche come Amazon sia utilissima&comodissima per chi lavora seriamente e dunque NON ha tempo da perdere (molto meno utile per chi vive di rendite statali e/o di comfort zone della ricchezza delle generazioni precedenti, dunque può permettersi di "girulare" quanto vuole).
Amazon prima di tutto ha un sito web della Madoska....
poi è veloce, efficiente, in continuo miglioramento/innovazione, velocissimo nella consegna, offre una scelta pazzesca a portata di click, promozioni ed occasioni in continuo aggiornamento, personalizzazioni e servizi aggiuntivi di tutti i tipi, un post-vendita e garanzie fenomenali etc
Insomma è una realtà da cui imparare MOLTO come fanno in tutto il Mondo,
mentre in una VenezuItalia ferma agli anni '70 ed assistenzialista
la maggioranza ci sputa sopra e tratta Amazon come il Demonio = il Declino è anche (o forse soprattutto) in queste cose.
Stefano Bassi
22 dicembre 2019 alle ore 12:10 ·
Amazon è fenomenale tutto l'anno: non esistesse andrebbe inventata...
però sotto Natale è ancora più utile che ti evita le affannose corse + le code nei negozi + le ansie da traffico/parcheggio per comprare i regali.
Mi è stato consegnato di tutto persino oggi che è Domenica con la solita efficienza Amazon che batte persino Babbo Natale
Adesso vado a lucidare il busto di Jeff Bezos che tengo in camera...
In VenezuItalia però i 7 su 10 che si fanno mantenere e non hanno un caxxo da fare nella vita, sparano a zero su Amazon, Bezos, le cattive multinazionali etc etc
Chi invece lavora per davvero trova Amazon insostituibile visto che fa risparmiare un sacco di tempo che puoi meglio impiegare (oltre a creare un mega-indotto + un sacco di posti di lavoro ed a far fare boom alle PMI italiane più sveglie, leggete qui ed andate oltre ai luoghi comuni italioti. https://www.corrierecomunicazioni.it/…/amazon-non-ci-sta-p…/)
Bene inteso: da liberale quale sono per me ciascuno è libero di farsi le code nei negozietti, andare nei mercatini affollati, comprare su Amazon...
insomma ciascuno può fare come gli pare ed evviva la libertà di scelta!
Non sopporto invece i soliti cagacaxxo catto-comu-illiberali che devono sempre farti la morale e venire a dirti cosa sia il bene e cosa sia il male = "du palle" con 'sta gente che si crede superiore moralmente.
P.S. Jeff Bezos partendo dal nulla ha creato Amazon
= (2018) Fatturato 232,9 miliardi $, Utile netto 11,3 miliardi $,
Dipendenti 647.500,
Slogan «Work Hard. Have Fun. Make History.»
... In tutto il Mondo un sacco di persone appartenenti alla specie "Homo Sapiens" ammirano Bezos/Amazon, cercano di emulare quello che ha fatto
prendendolo a modello, ammirano l'efficienza, l'innovazione, l'utilità e l'incredibile storia della sua azienda etc etc...
In FallitaGlia invece una maggioranza di Italopitechi devastati mentali giudica male/disprezza Bezos ed odia Amazon...anche se spesso non fa un caxxo nella vita che non sia farsi mantenere da Stato Fallito e/o da comfort zone generazioni precedenti.
P.S. Sì lo ammetto, per fare questo POST sono stato PAKATO dalla cattivissima Amazon, ed anche da Soros e dalla Trilateral! :-)
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