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venerdì 23 marzo 2018

Una diffusa mentalità da Falliti non può che portare un Paese al Fallimento

Ciao cara Italia, vado a Londra dove c’è il lavoro
La Stampa - 22/03/2018
........Oggi torno a vivere nella quinta «città italiana», proprio Londra dove ci sono quasi 300 mila connazionali che l’hanno scelta come me.
Londra è una città cara, faticosa, si viaggia spesso oltre i 45 minuti, schiacciati in una metropolitana pienissima, per raggiungere l’ufficio, e si mangia malissimo.
(N.d.R. i mass-media italiani martellano sempre sull'Italia centro-del-mondo-Paese-più-bello-del-mondo-u-sole-u-mare etc etc con un totalitarismo culturale funzionale al tenere le masse anestetizzate, accettando un Paese sempre più da Terzo Mondo ed inducendo a considerare tutte le altre alternative di un Mondo Globale com mxxxx, mentre noi saremmo perfetti...In realtà è questione di relativismo culturale = l'Italia ha eccellenze che si possono definire anche "assolute" - niente da opinare - ma le hanno anche tanti altri Paesi, solo che hanno culture diverse e gusti diversi... Si mangia benissimo anche in Thailandia od altrove...ci sono bellezze incredibili anche in tanti altri Paesi...ed uno che non abbia i nostri parametri culturali troverà San Gimignano un paesello medioevale strano con le strade strette ed un po' deprimente...come troverà la nostra campagna troppo "artificiale" rispetto a nature più selvagge...E' tutto relativo)
Ed in UK non c'è l'ABOMINIO dell'anticipo tasse: C'era una volta (tanto tempo fa) un Movimento che era contrario all'ABOMINIO dell'anticipo tasse...
Si vive in case con muri di cartapesta, spesso con parecchi «roommates» per abbattere i costi.
Ma le opportunità sono tantissime.
Qui a Londra si incoraggia l’imprenditoria, si promuovono i giovani.
Ci sono centinaia di migliaia di opportunità di lavoro, e il contratto non esiste determinato.
Se sei bravo le società ti fanno crescere, se no ti lasciano andare.
Qui noi veniamo per lavorare, non tanto per vivere e purtroppo questa è la scelta che dobbiamo fare.......
...Non siamo i primi che prendono questa decisione, di start-up fondate da Italiani a Londra ce ne sono tante, e non saremo gli ultimi.
Qui si assume in poche settimane, e il costo aziendale di un impiegato nuovo è esattamente quel costo lordo che hai scelto di offrire.
Qui i capitali si trovano scrivendo ai fondi di venture capital una email, e le tasse dell’azienda si pagano online.
Qui a una donna non chiedono mai se ha intenzione di fare un figlio prima di decidere se finanziarle la sua start-up.
E così, le aziende anche piccole come la mia sono forzate ad andare via, e il lavoro lo creano altrove.
E quello che rimane è un Paese che si accontenta di politiche assistenzialistiche perché sono la unica opzione per raccogliere voti.
Io, nella quinta città d’Italia trovo l’ambizione, la vedo negli occhi degli italiani che faticano in questa città ma non mollano perché vogliono di più.
Queste sono le persone che a me tutti i giorni ispirano e che mi rendono la permanenza lontana da casa più serena.
Solo qui trovo la passione, la voglia di condividere i sogni, la determinazione, quelle qualità di noi Italiani che piano piano nella penisola stanno svanendo..............

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Questo è l'ennesimo pippone (anche se scritto molto bene) che trovate sui giornali italiani in merito al tema = Cervelli in Fuga...Giovani in Fuga...
Io martello da tempo su questi temi = l'Italia è sempre più FallitaGlia e per numerose ragioni...
Secoli fa che vi dissi?
Non è che in #ITALIALTROVE ci sia il Paradiso... non è che tutto sia perfetto...
ma hai enormi possibilità in più di poterti VALORIZZARE. Di non diventare un FALLITO.
Punto.

VEDI il mio ultimo VIDEO-SBROCCO che ho fatto in diretta Youtube
(iscrivetevi al mio canale per vedere le DIRETTE)
dal tema: Una diffusa mentalità da Falliti non può che portare un Paese al Fallimento

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Una delle primarie ragioni di questo DECLINO
è il Blocco Maggioritario di Italopitechi Falliti
che hanno una radicata cultura&mentalità...............................

lunedì 17 luglio 2017

#NOHOPEFORTHISITALY = La ROVINA di questo Paese ancora si permette di UMILIARE chi tiene questo Paese in piedi (per quanto?)

L'altra sera ad un tavolo di un agriturismo KM zero
sedevano in amena serata
- una partita IVA indipendente (architetto) che da anni con coraggio (e masochismo...) prova a fare libera professione in FallitaGlia dove ormai ti cuzzi un 70%/100% tra tasse e spese non comprimibili
- una dipendente piddina (addirittura ex-civatiana...ah ah ah...ma che fine ha fatto il suo pupillo?) segretaria da decenni del settore privato architettura/edilizia (con ferie malattia e contributi pagati ma che non avrà pensione/sanità e nemmeno lo sa ... o se lo sa da colpa a capri espiatori alla cazzo come da sua ideologia)
- una dipendente statale del comune laureata in architettura che non è riuscita a fare la libera professione ed ha ripiegato sulla "rendita statale" (anche lei piddina o giù di lì...chissà come mai?... ma se fosse grillina salviniana o berlusconiana non cambierebbe nulla...sempre avrebbero come referenti politici soggetti che sostengono i loro privilegi ormai insostenibili ed a spese degli altri...soprattutto dei giovani...)
Ad un certo punto della serata...................

mercoledì 21 giugno 2017

#NOHOPEFORTHISITALY = Il Declino prima di tutto è nel cervello (e nei temi di maturità...)


Io ve lo ripeto da tempo che una delle principali cause del Declino di FallitaGlia è Culturale....
Il DECLINO di FallitaGlia prima di tutto è nel CERVELLO.
E' dissociazione dalla Realtà, è rifiuto della Realtà, è pragmatismo zero, è resistenza ad adattarsi ai nuovi trend.
Tutto il resto ne consegue.

.......Dite quello che volete, ma i temi della maturità sono lo specchio quasi fedele delle ossessioni culturali del paese.
Abbiamo la poesia ecologica anticapitalista.
Abbiamo la paura delle nuove tecnologie che minacciano l'Arcadia Italia non in una traccia, ma in ben due: i robot che ci rubano il lavoro per l'ambito socio-economico, e di nuovo i robot che ci rubano il lavoro per l'ambito tecnico-scientifico.
Abbiamo il disgusto per la società attuale e il progresso materiale, nel tema di attualità, dove il punto di partenza è un articolo di Edoardo Boncinelli nel quale si arriva a mettere l'ambizione e la competitività tra i mali della società moderna.
Salvo poi parlare disinvoltamente di evoluzione adattativa senza minimamente capire che la competitività è solo il nome economico della legge dell'evoluzione.
Abbiamo poi per il tema storico una rivisitazione critica del "miracolo economico", ovvero l'unico momento in cui il paese si è di fatto messo al passo di quelli più sviluppati, sia economicamente che socialmente.
Sia mai che diventiamo troppo occidentali ;-)
E per finire, abbiamo nell'ambito artistico-letterario di nuovo un ritorno al mito naturalista dell'Arcadia .
Io ve lo dico, poi fate un pò come vi pare: un paese con questa cultura ha come unico orizzonte di vita un ritorno all'età preindustriale.
Che potrebbe anche piacere, ma nell'età preindustriale i salari erano 12 volte inferiori a quelli attuali.
Se è questo ciò che volete continuate con le sciocchezze di cui sopra.
Se volete cambiare invece, è evidente che la precondizione è un mutamento culturale di 180°.........
M.F.
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In effetti in Italia prevale una versione modernizzata ideologizzata e radical chic del mito dell'Arcadia........................

sabato 8 aprile 2017

Le SCOMODE Verità del "cattivissimo" Briatore (ma chiunque dica la verità in una FallitaGlia dissociata dalla realtà è scomodo/stronzo...)

Può piacere o non piacere il personaggio.
Ma cos'ha detto di sbagliato?
Fatemi capire.
(dalla Bacheca Facebook di Luca Lixi = 1 su 100 qualcosa di utile lo si trova anche nella baraonda da bar sport indistinta dei social...selezionando però molto molto bene...)

Riporto dai miei commenti:
"Quello che mi lascia senza parole è la mentalità italiana del considerare un traguardo uno stipendio da 1300 euro.
Che è la stessa mentalità che porta a candidarsi in 5000 per un posto all'Agenzia delle Entrate o al Catasto.
Non c'è nulla di critico nelle mie parole contro chi guadagna quelle cifre.
Affari loro, contenti loro.
Le ho guadagnate anche io, magari le riguadagnerò, magari pure di meno. Chi lo sa.
Non è un giudizio sulla persona, sui suoi valori, sui suoi principi o sulle sue priorità.
Sono critico invece contro chi vede in questo un traguardo.
Ed è la mentalità più diffusa!
Altro che "se tutti fossero ambiziosi e arrivisti come te, che mondo sarebbe"...
Vi racconto perché penso sia la mentalità più diffusa.
Come sapete, lavoravo in banca.
Quanto pensate che si guadagni, in banca, oggi?
Lasciate perdere quello che vi racconta lo zio, della quindicesima, della sedicesima e dei premi. Cazzate degli anni '80.
Un "operaio" di banca guadagna dai 1400 ai 1600 euro, senza quattordicesima.
Un direttore arriva a guadagnare 2200 e i 2500 euro.
Ecco, la gente mi ha dato del pazzo perché ho mollato tutto questo.
Mi auto-consideravo un barbone prima?
Lo ero? Boh.
Semplicemente, per me non poteva essere un traguardo!
Quella vita e quelle cifre.
Se fai un discorso così, in Italia, oggi vieni considerato un pazzo americanologo fans di Briatore e adoratore del denaro.
Parlate coi vostri nonni.
Con chi è emigrato in Argentina, in Brasile, in USA.
Vi diranno le stesse cose.
Erano arrivisti pure loro? Turbocapitalisti? Persone senza valori e adepte solo della pecunia?
Era solo gente che voleva migliorare la propria condizione di vita.
Qualcosa si è rotto nella generazione dei Baby Boomers, nei nati dal secondo dopoguerra alla fine anni '60.
Il motivo?.................................................

venerdì 21 ottobre 2016

Buon ascolto della mia podcast-intervista su "Il Truffone"

Della lodevole iniziativa
di Francesco Carbone (Usemlab)
ve ne parlai in questo post
Gli imperdibili Podcast del "Il Truffone" (ben tornato ad Usemlab!)

Siamo arrivati all'ottava puntata
dei Podcast de il Truffone
ed è toccato al sottoscritto conversare con Francesco
di tanti temi ... economici, finanziari, sociali
il tutto condito da una bella spruzzata di psicologia sociale...
Infatti ormai il Declino Strutturale dell'Italia è auto-evidente...
non è più un problema di analisi economiche/finanziarie
ma piuttosto di superare gli schermi psicologici di chi continua a non volere accettare la realtà e si rifugia in un'altra dimensione (con la decisiva spintarella di politici, istituzioni, pifferai magici, mass-media a libro paga etc etc)

Ecco la mia Podcast-intervista
e Vi giuro che .....................

lunedì 26 ottobre 2015

(Bozza di un "Saggio" che non farò mai...) Essere Guru 2.0 ... ovvero non essere più Guru ... ma "influencer" dal basso

Bellissimo intervento di Zygmunt Bauman al Festival di Trento dell'economia...
Un po' retrò (il filosofo ha ormai 90 anni...):
in fondo sono cose che già diceva Pasolini nel 1970 ...
Idem la "scuola neo-marxista di Francoforte"...
ma alla fin fine, al netto del neo-millenarismo, siamo ancora qui...;-)

Forse Zygmunt è un po' troppo idealistico e moralista
(dunque affascina tantissimi italiani ancora irrimediabilmente fermi agli anni '70)
ma è anche molto concreto...
e di un concreto a lunga scadenza...se allunghiamo lo sguardo oltre al breve periodo che è l'unico orizzonte degli A.D. delle multinazionali/della finanza
e delle loro miriadi di clienti marketing-fans.
I processi macro-socio-economici-globali sono molto lenti&complessi (con accelerazioni)
dunque bisogna certamente "allontanare lo sguardo"
ma nemmeno perdersi in un catastrofismo millenaristico, lontano e "senza scadenza"
altrimenti si rischia di "downgradare" la propria breve vita con tante masturbazioni mentali (e non...)
che magari il tempo andrà a smentire...perchè il processo iper-complesso cambierà direzione od addirittura verso.
Infatti l'uomo cambia e si adatta nel suo insieme di 6 miliardi di variabili personali
e dunque di variabili d'insieme (anche esterne all'uomo).
Pertanto è sempre più difficile fare i GURU socio-economici oltre a 3 anni di timing... ;-)



Carpe Diem?...Sì! Carpe Diem...
Ma nel suo semplice, umanissimo&naturale senso originario ....e non nella sfumatura deleteria "impressa strumentalmente da fuori", successivamente...)
Anche perchè il Mondo va sempre più VELOCE...globalizzato...in leva finanziaria...informatizzato...in RETE...
"Questa economia ci consuma: la moralità ormai è merce"
"Vogliamo godere di una vita ricca, abbiente, il che ci ha orientati ad assumere come principale indicatore l’acquisto, lo shopping. Pare che tutte le strade che portano alla felicità portino ai negozi. ..................................