lunedì 26 ottobre 2015

(Bozza di un "Saggio" che non farò mai...) Essere Guru 2.0 ... ovvero non essere più Guru ... ma "influencer" dal basso

Bellissimo intervento di Zygmunt Bauman al Festival di Trento dell'economia...
Un po' retrò (il filosofo ha ormai 90 anni...):
in fondo sono cose che già diceva Pasolini nel 1970 ...
Idem la "scuola neo-marxista di Francoforte"...
ma alla fin fine, al netto del neo-millenarismo, siamo ancora qui...;-)

Forse Zygmunt è un po' troppo idealistico e moralista
(dunque affascina tantissimi italiani ancora irrimediabilmente fermi agli anni '70)
ma è anche molto concreto...
e di un concreto a lunga scadenza...se allunghiamo lo sguardo oltre al breve periodo che è l'unico orizzonte degli A.D. delle multinazionali/della finanza
e delle loro miriadi di clienti marketing-fans.
I processi macro-socio-economici-globali sono molto lenti&complessi (con accelerazioni)
dunque bisogna certamente "allontanare lo sguardo"
ma nemmeno perdersi in un catastrofismo millenaristico, lontano e "senza scadenza"
altrimenti si rischia di "downgradare" la propria breve vita con tante masturbazioni mentali (e non...)
che magari il tempo andrà a smentire...perchè il processo iper-complesso cambierà direzione od addirittura verso.
Infatti l'uomo cambia e si adatta nel suo insieme di 6 miliardi di variabili personali
e dunque di variabili d'insieme (anche esterne all'uomo).
Pertanto è sempre più difficile fare i GURU socio-economici oltre a 3 anni di timing... ;-)



Carpe Diem?...Sì! Carpe Diem...
Ma nel suo semplice, umanissimo&naturale senso originario ....e non nella sfumatura deleteria "impressa strumentalmente da fuori", successivamente...)
Anche perchè il Mondo va sempre più VELOCE...globalizzato...in leva finanziaria...informatizzato...in RETE...
"Questa economia ci consuma: la moralità ormai è merce"
"Vogliamo godere di una vita ricca, abbiente, il che ci ha orientati ad assumere come principale indicatore l’acquisto, lo shopping. Pare che tutte le strade che portano alla felicità portino ai negozi. ..................................


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Ciò sottopone il sistema economico, e più in generale il nostro pianeta, ad una pressione enorme."...

....Ciò sottopone il sistema economico, e più in generale il nostro pianeta, ad una pressione enorme.
Ciò è disastroso per le nuove generazioni; è evidente che stiamo vivendo al di sopra dei nostri mezzi, sulle spalle dei nostri figli.
Possiamo trovare delle alternative alla crescita della produzione e dei consumi per trovare soddisfazione, in definitiva per essere felici?
Ciò è necessario se non vogliamo distruggere il nostro habitat e generare fenomeni catastrofici come le guerre.
I livelli attuali di consumo sono già insostenibili dal punto di vista ambientale ed anche economico.
L’idea della prosperità al di fuori delle trappole del consumo infinito viene considerata un’idea per pazzi o per rivoluzionari........
Mi permetto dunque di fare alcune "eccezioni"...
Capisco che sia solo un frammento e dunque non renderà appieno la profondità del pensiero e dell'analisi di Bauman
che del resto ormai è troppo vecchio...in tutti i sensi.
Infatti la ns. mortalità non esiste PER CASO...ma è il principale motore di rinnovamento/adattamento ed immortalità di cui disponiamo...

Ormai siamo ben oltre al consumismo ed allo shopping....
Siamo ormai al consumismo 2.0 nel quale lo shopping è sempre più secondario,
è sempre più conseguenza ultima
sostituito sempre più dallo status "social" (non è errore di battitura...non sociale ma "social"...)
e dalla ricerca del "benessere" in senso più esteso...molto più esteso.
Tra l'altro l'analisi dovrebbe andare differenziata:
lo shopping rimane spesso indicatore primario in molti paesi emergenti da poco entrati nel consumismo...
ma nemmeno tutti perchè molti provengono da culture diverse che si basano molto meno sulla cultura dell'avere rispetto a quella dell'essere.
Con un'espressione divenuta proverbiale Bauman ha paragonato il concetto di modernità e post-modernità rispettivamente allo stato solido e liquido della società.
Nei suoi ultimi lavori, Bauman ha inteso spiegare la postmodernità usando le metafore di modernità liquida e solida.
Nei suoi libri sostiene che l'incertezza che attanaglia la società moderna deriva dalla trasformazione dei suoi protagonisti da produttori a consumatori....
In particolare, egli lega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione di rifiuti umani, la globalizzazione e l'industria della paura, lo smantellamento delle sicurezze e una vita liquida sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, e così via....
Questa analisi dall'alto, cattedratica....
è il principale segno del tempo che caratterizza le rughe di Bauman
e di chi come Lui...
Ormai le analisi devono arrivare dal basso e dal social...
e questo non deve essere una massificazione od una banalizzazione dell'analisi
ma bensì il suo elemento di forza, di innovazione, di empatia di rete...
Dobbiamo farci sempre più INTERPRETI dal basso e non GURU dall'alto...
dobbiamo diventare persone che fiutano l'aria, il social, il cambiamento in atto (sempre più veloce)
e dunque farcene interpreti ed opinion leader, 
"INFLUENCER dal basso".
Oggi la VERA scommessa non è più categorizzare tra società solida e liquida
come fanno i 90enni ...anche se di grandissimo valore ed intelligenza...
ma saper fare i conti con la società liquida, ottimizzarla, migliorarla, cavalcarla...
sono cambiamenti che non si possono fermare
e che vanno prima interpretati e categorizzati
e poi rielaborati, mangiati e digeriti...
Per questo Bauman non può più aiutarvi...ma solo vagamente ispirarvi
e POI tocca a voi ;-)
rendere se possibile la società liquida un po' più solida...
sempre che la solidità oggi sia un valore e non sempre più un anacronismo... ;-)


"Cazziare dall'alto" il consumismo e/o la globalizzazione
e dunque implicarne una RINUNCIA e/o LIMITAZIONE come scelta buona e giusta
non è cosa semplice e scontata.
Dipende dalla definizione che diamo di "consumismo" e/o globalizzazione.
Consumismo (globalizzato) è anche il WEB che tutti usano per sentirsi parte di qualcosa o per esprimere le loro opinioni in 4 secondi massimo....
o per esprimere il loro dissenso virtuale, le loro rivoluzioni virtuali, il loro sfogo virtuale...nei ritagli di tempo della vita reale che invece rimane molto più INDIETRO E MOLTO PIÙ' IMMOBILE...ED IMMUTABILE.
Consumismo&Globalizzazione sono anche gli antibiotici a basso costo
od anche il raccolto che viene distrutto in un'intera regione ma non si muore di fame come una volta e si compensa... globally...
Dunque rigettare il consumismo, lo shopping, la globalizzazione
non è solo rigettare i mega-centri commerciali, i fast-food, le Nike, la Coca-cola, il Mac Donalds...
TROPPO SEMPLICE TROPPO SNOBBISH RADICAL CHIC
Perchè se uso il WEB come TUTTI (ormai sempre più in versione mobile)
allora uso Cisco, Siemens, Vodafone etc
Uso Acer, Samsung, Apple etc
e soprattutto Facebook!...
Hi hi hi... ;-)

Dunque certe multinazionali ANDREBBERO bene ed altre invece NO?
Alcune Multinazionali sarebbero più "buone" di altre...e/o soprattutto più comode (ed "irrinunciabili")?...
Anche se sfruttano principi similari e spesso di discutibilissimo sfruttamento trasversale&globale?
Ma ad alcune multinazionali posso rinunciare più facilmente facendo il fichetto radical chic...
mentre ad altre NO...vero?.... ;-)
O nemmeno ci penso....
perchè alcune multinazionali non implicano una quasi impossibile scelta On-Off
ma semplicemente non posso EVITARLE (se non ad altissimo prezzo)
a meno che non sia coerente fino in fondo e non mi ritiri sul Gran Sasso
nemmeno usando eolico/solare (anche lì multinazionali)
od un web satellitare (anche lì multinazionali)
ma tornando LETTERALMENTE AL '700
nel bene e nel male.
Coerentemente...
con mio figlio che mi muore tra le braccia per una (ormai banale) entero-colite perchè non ho un antibiotico Roche tra le mani
o perchè non uso disinfettanti Bayer..
etc etc
Ci state?
Allora siate COERENTI fino in fondo
al 100% e pagatene le dure conseguenze...
Altrimenti bisogna MEDIARE
e scendere a compromessi
Baumann novantenne o non Baumann...
IL PUNTO E' TROVARE SOLO IL COMPROMESSO PIU' RAGIONEVOLE
MA RAGIONEVOLE PER CHI??!

Rimane la vecchia norma classica:
scendere dal PERO
ANDARE OLTRE AI FACILI LUOGHI COMUNI
(molto liberatori, AUTO-ASSOLUTORI e di aiuto...lo comprendo...)
e non fare gli pseudo-moralisti radical chic
che quelli sì ....
hanno sempre e solo (ipocritamente) scassato la minkia nella storia&fatto danni
ben di più delle multinazionali...

Sarebbe discorso lungo:
ho già buttato giù varie bozze "di un saggio che non farò mai"
perchè non ne ho il tempo ... visto le scelte che ho fatto...
Però ogni tanto la nostalgia
della mia lontana rinuncia alla carriera universitaria
si fa sentire (anche se la scelta è stata azzeccatissima giudicando a posteriori).
E comunque il mio "SAGGIO MAI SCRITTO" andrebbe BEN OLTRE
a tanta minestra riscaldata per la quale ancora oggi vi riscaldate... ;-)
Cercherebbe di essere LEADING INDICATOR come lo sono i veri (pochissimi) Blogger (indipendenti e di qualità)...
ma visto che IO alla fin fine sono già BLOGGER (e pure da 18ml di pagine viste...)
perchè DOVREI tornare indietro .... per poi ri-andare avanti?
Per narcisismo o per cosa?... ;-)
Se avete una FACILE web-facebook-max4sec-SOLUZIONE...
BEATI VOI! ... ;-)
Io invece non ce l'ho...e trovo tutto molto più complesso ... e senza una FACILE ED ACCOMODANTE PSEUDO-SOLUZIONE...

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