lunedì 5 novembre 2012

Messina: soldi cinesi per il Ponte...O è una barzelletta oppure la Mafia Cinese ha deciso di entrare in competizione con le nostre Mafie...

Attraverso le mie antenne sempre attive ho captato questa bella storiella:
Messina, soldi cinesi per il ponte....
Zamberletti: 
«Diverse società interessate».  vedi articolo al fondo del post
(N.d.R. Zamberletti = Capoccia "dell'emerita ed indispensabile" Società Parassitaria dello Stretto di Messina...una delle tante società statali italiote che ci erogano "indispensabili" servizi in cambio di una "trascurabile" pressione fiscale reale al 70%...)
O è una barzelletta, della stessa serie che il Buon Samaritano Cinese avrebbe dovuto salvare l'Eurozona (abbiamo poi visto la credibilità di questi rumors...), salvare il Mondo dal buco dell'Ozono e salvare Gamma Hydra 5 dal rischio di diventare una Supernova....
oppure la Mafia Cinese ha deciso di entrare in competizione con le nostre Mafie...;-)

Sull'absurdum del Ponte sullo Stretto ci siamo già espressi più volte......

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.....ma è un'occasione di magna-magna talmente imperdibile per tutti i maialini che stanno alla mangiatoia che l'absurdum continua ad andare avanti da decenni...
ed in tempi di Grande Crisi dove non c'hai nemmeno chiù gli occhi per chiagnere....è ancora più un absurdum del solito...

Però posso capire che, per la regola del "piatto ricco mi ci ficco", anche la Mafia Cinese ci provi...
Del resto, solo in quest'ultima fase di una lunghissima storia di magna-magna dei soldi dei contribuenti italiani, sono già 600 milioni solo di progettazione
La mitttica Società Stretto di Messina sono trent'anni che campa solo su concorsi, progetti, preliminari, bozze, renderizzazioni, consulenze, consulti, simulazioni e cazzi&mazzi...
ma tutti continuano a sperare di mettere le mani non solo sullo zucchero a velo
ma anche sull'intera torta da 6,5 miliardi...anzi no...da 8,5mld...anzi no....da 16 miliardi...e così via...

Ma l'importante è che NOI paghiamo le Tasse ad occhi chiusi...che tanto le gestiranno e spenderanno benissimo....state tranquilli....
E più ne paghiamo più potranno ricambiarci con servizi statatali da Danimarca e con opere di pubblica utilità meglio del teletrasporto...
Ma poi pensate che bel pensiero consolante è pensare che una parte delle nostre sudate tasse va ad ingrassare direttamente la Mafia: pensate a come  questo pensiero sia di notevole supporto all'identificazione Cittadino/Fisco/Stato...ed alla conseguente obbedienza civile...
Del resto io faccio solo populismo spiccio e neo-liberista....
perchè le vere vere cause dello sfascio sarebbero da identificare nella Germania predatoria, nel complotto dell'euro e nella cippa lippa...
Qui in Italia responsabilità non ce ne sono...di alcun genere...;-)

Per meglio capire come SIA STATO PASSATO IL RUBICONE nel campo delle TasseVedi il mio post: Cercansi volontari che vogliano liberarsi dal LAVAGGIO DEL CERVELLO...

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Messina, soldi cinesi per il ponte
Zamberletti: «Diverse società interessate».
Dopo la proroga potrebbero arrivare i cinesi.
Il futuro del ponte sullo stretto è ancora parecchio incerto, ma perlomeno un futuro c'è ancora.
Dopo gli ulteriori due anni concessi dal governo Monti nell'ultimo consiglio dei ministri, è stato il presidente del consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina, Giuseppe Zamberletti, a riportare l'attenzione sul possibile arrivo dei capitali della Cina nell'opera che da 31 anni, quando fu costituita la società pubblica Ponte di Messina spa, anima lo scontro tra sostenitori e detrattori della faraonica infrastruttura, che in questa lunga fase preliminare è già costata 600 milioni di euro.
«DIVERSE SOCIETÀ INTERESSATE». «Ci sono capitali cinesi pronti a finanziare l'opera», ha spiegato Zamberletti, citando il fondo China investment corporation (Cic) di cui aveva fatto cenno già nel 2011 il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli.
Ma, ha insistito «diverse società di costruzioni cinesi sono interessate», fra cui il colosso industriale China communication and costruction company (Cccc) che ha partecipato alla costruzione del ponte di Huagzhou, il più lungo del mondo (36 chilometri) e di quello di Su Tong Yangtze (32 chilometri).
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Le mani del Dragone sul Sud Italia
La Cccc, nel memorandum, non limiterebbe le sue mire alla realizzazione dell'attraversamento stabile tra Scilla e Cariddi, ma ha messo a punto un progetto, denominato 'Ulisse', per costruire una piattaforma logistica da Gioia Tauro a Trapani, mentre sarebbe interessata anche a interventi sulle ferrovie da Napoli in giù, compreso il raddoppio della linea Messina-Trapani.
La società Stretto di Messina, presieduta da Giuseppe Zamberletti, finora non va oltre qualche generica affermazione: «Ci sono capitali cinesi pronti a finanziare l'opera», ma l'iniziativa potrebbe diventare molto più che un'ipotesi.
I CINESI IN SICILIA NEL 2011. I cinesi hanno già fatto capolino a Messina, dove il 16 settembre dello scorso anno arrivò una delegazione per acquisire elementi tecnici utili al progetto di attraversamento dello Stretto di Qiongzhou.
Voluto da Silvio Berlusconi, avversato da Romano Prodi, inviso agli ambientalisti: «Il ponte si farà», ha detto Siviero. «Qualcuno prima o poi farà i conti e tra penali, indennizzi e rimborsi scoprirà che cancellarlo costerebbe più che costruirlo». (N.d.R. NON E' PROPRIO COSI'...VEDI LINK)
Il consorzio Eurolink guidato da Impregilo, che nel 2005 si è aggiudicato l'opera per un importo di 3,88 miliardi, potrebbe rivalersi sullo Stato e chiedere il pagamento di una penale di 300 milioni, somma che il governo Monti aveva in un primo tempo accantonato proprio a questo scopo, fino alla recente decisione di concedere una proroga di due anni per decidere cosa fare del progetto.
IL GOVERNO METTE LE CASSE AL RIPARO.
Nell'ultimo consiglio dei ministri, il governo, in realtà, è intervenuto sul tema con un decreto legge disponendo che, nel caso in cui non si arrivasse ad una soluzione nell'arco dei prossimi due anni «scatterà la revoca ex lege dell'efficacia di tutti i contratti in corso tra la concessionaria Stretto di Messina spa e il contraente generale, con il pagamento delle sole spese effettuate e con una maggiorazione limitata al 10%». In particolare, le spese ammonterebbero, secondo fonti governative, a circa 30 milioni di euro.
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