lunedì 5 novembre 2012

Storie di Ordinaria Follia&Disperazione in un'Italia "salvata" da Monti&soci...

Quattro Storie di Ordinaria Follia&Disperazione
in un'Italia "salvata" da Monti&soci
(così vi raccontano...)

La misura è colma
"Sono un libero professionista. La rabbia cresce di anno in anno. Per lavorare devo:
- Pagare un IMU più che raddoppiata nell'ultimo anno. Per un ufficio normalissimo devo pagare 1600 euro all'anno.
Servizi dati in cambio = 0
- Uso l'auto al 95% per lavoro, perchè diversamente me ne vado in bicicletta. Posso scaricare al massimo al 40% le spese.
Dall'anno prossimo al 27,5%. Negli ultimi 9 anni il diesel è aumentato da 0,78 a 1,78 euro al litro (soprattutto per le tasse)
- I contributi sulla pensione stanno crescendo di anno in anno da 4 anni. Ora prendono il 6,5 per cento di fatturato in più. Cioè sono aumentati di ben il 54,2% in soli 4 anni.
In anni in cui il fatturato si sta contraendo sempre di più.
La pensione l'hanno portata sempre più in là e con prospettive sempre più magre
- Dopo gli studi di settore, ecco qui il redditometro. Attento: noi vediamo tutto quello che fai. Intercettiamo. Sappiamo tutto di te.
Siamo quasi arrivati alla STASI della Berlino del dopoguerra
Ma non lo capisce nessuno che gli evasori sono quelli che prendono e si portano i miliardi di euro all'estero? Per evadere ci vogliono i miliardi.
Detto questo: ma chi ce lo fa fare di lavorare ancora?"... .........

 L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE NON GODE DEL PRIVILEGIO DEI SUSSIDI STATALI.
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HO CHIUSO P.IVA e CESSATO L'ATTIVITA'...
"Partita iva chiusa a marzo, perchè le spese crescevano e il fatturato diminuiva.
Per il governo PD-UDC-PDL non ero congruo.
Il commercialista mi ha suggerito di fare fatture false per pagare più tasse e rientrare nei parametri (rimettendoci secca l'IVA eccetera, a fronte di incassi non avvvenuti). Ho chiuso la partita IVA e cessato l'attività (mi sono autoesodato, senza nessuna copertura) perchè MAI ho fatto un falso a mio favore, e non voglio farli per Monti, Bersani e la Fornero.
Ho lavorato da quando avevo 12 anni.
Mi sono laureato lavorando.
Sono stato emigrante.
Ho versato 32 anni di contributi, alcuni anche da dirigente industriale.
Ma anche la pensione non ci sarà più, perchè ora mi attendono 15 anni senza versamenti, e poi mi arriverà la minima da 480 euro.
Ora vivo con i risparmi di tutta la vita, finchè durano."....

Ecco come il rigore di Monti uccide la prima industria italiana
 La spending review fase due, ovvero il secondo pacchetto che fa a capo all’intera riforma di risanamento del bilancio dello Stato, ora inizia  veramente a farsi a sentire.
La prima industria italiana, quella del turismo,  fonte di enormi entrate tributarie, sarà presto chiamata a sobbarcarsi tutti i costi per le manutenzioni  straordinarie relative alle proprietà demaniali dello Stato.
Ciò che sta accadendo in questi giorni, fatti alla mano, ha dell’inverosimile.
Il recente maltempo che ha colpito l’Italia si è scatenato con grande intensità, facendo danni insostenibili su tutte le coste dell’alto Adriatico.
Danni ingenti che hanno colpito tutte le spiagge, comprese quelle più conosciute della costa veneziana come Chioggia, Jesolo, Caorle, Bibione ed altre.
In sostanza, per buona parte di queste spiagge, la sabbia è come se si fosse evaporata, letteralmente sparita, lasciando al suo posto una marea di rifiuti provenienti dai monti e scaricati dai fiumi su tutti gli arenili. 
.............
Il primo cittadino di Jesolo ha  prontamente dichiarato alla stampa: “ Con la tassa di scopo e quella di soggiorno sistemiamo l’arenile”. 
..............Detto questo, appare veramente fuori luogo l’intervento del sindaco di Jesolo che nel frattempo ha già deciso di applicare due tasse per fronteggiare una spesa che in realtà avrebbe invece dovuto sostenere lo Stato Italiano.
Infatti, il demanio dello Stato, proprietario degli arenili di tutte le coste d’Italia, percepisce già le tasse relative alla sua proprietà con il frutto del pagamento delle concessioni demaniali incassate da tutti gli stabilimenti balneari.
In altre parole, le stesse leggi che emana lo Stato prevedono che in un qualsiasi contratto di affitto o locazione, le spese ordinarie relative alla locazione siano a carico del  locatore, mentre invece quelle di natura straordinaria debbano essere sostenute dalla proprietà che cede in locazione i suoi beni.
Come sappiamo, con i recenti provvedimenti legislativi approvati dal governo che prevedono il trasferimento delle competenze del demanio dello Stato alle Regioni, il governo non ha voluto traferite quelle necessarie risorse finanziarie necessarie alla  gestione di tali competenze, evitando così di sobbarcarsi i relativi costi derivati dall’applicazione delle stesse.
Ecco perché, alla luce di questi fatti, venendo meno al dovuto sostegno dei costi di natura straordinaria, lo Stato, si appropria ora indebitamente di quelle risorse finanziarie che vengono inevitabilmente a mancare agli Enti locali interessati...................

Insomma, sarebbe più giusto che tale impegno finanziario, oggi ricaduto sugli enti locali, fosse pagato da chi è  proprietario di tutti gli arenili d’Italia.............

Sindaco di Cantù: “Immorale pagare imposte a uno Stato clientelare”