venerdì 9 novembre 2012

L'INCUBO: t'impegni al 100%, fatichi e ti dimeni...ma una palla al piede ti trascina inesorabilmente sul fondo del mare...e ti senti affogare...

Vi ricordate i soliti bla bla bla che girano del tipo...
- Gli italiani hanno un sacco di risparmi privati e sono poco indebitati
- In Italia solo il debito pubblico è tragico ma, se sommi il debito pubblico+quello privato, siamo mooolto più virtuosi di UK, USA e tanti altri
- Italiani = popolo di formiche e risparmiatori, invece delle cicale che s'indebitano in altre Nazioni
- Le banche italiane sono più solide di altre perchè hanno giocato meno con subprime&affini
Tutti i miti hanno un fondo di verità ed anche in questo caso non si fa eccezione,
anzi...il fondo c'è sicuramente ed anche "ben fondato"...
o meglio C'ERA...
perchè man mano sta evaporando come rugiada al sole....
ed il processo di evaporazione è diventato molto rapido e fulminante...


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.........Con i nuovi tempi che corrono non ci vuole poi molto a sputtanare i risparmi accumulati dalle generazioni precedenti od i plus conquistati dagli italiani in anni di sacrifici e di boom economico...
Sono processi di erosione socio-economico-finanziaria che si sono estremamente velocizzati grazie alla finanziarizzazione, al QE-to-infinity di FED&compagni, all'informatizzazione, alla globalizzazione selvaggia made in WTO, alla caduta dello "spauracchio comunista" (che era una potente arma contrattuale) etc etc...

Pertanto il Gattopardesco Principe di Salina ci ha messo due o tre generazioni per fumarsi il suo patrimonio, il suo benessere ed il suo status...e per farsi poi rimpiazzare dai Calogero Sedara...
mentre oggi Luca Brambilla ci metterà solo qualche anno a fumarsi i risparmi e le conquiste acquisiti da suo nonno e da suo padre.

Vedi grafici che dimostrano
come ORMAI noi italiani risparmiamo meno di tutti
e come ORMAI i risparmi siano in mano ai nonni che pagano la movida dei giovani con l'Iphone 5 (chissà ancora per quanto...)

vedi anche il mio post I Grafici più inutili del Mondo... 
 che come al solito anticipava tutto&tutti...

















Dunque gli Italiani possono metterci molto meno di quanto crediate
a trasformarsi da formiche in cicale indebitate...ed infine in cicale morte di fame...
bankitalia, crollano i risparmi degli italiani e aumentano i prestiti
Crolla il reddito delle famiglie: bruciati 90 miliardi in 6 anni!
Non si risparmia più, il tesoretto delle famiglie italiane si assottiglia 

L’Italia è nella peggiore recessione dal 2009 e il Pil è al livello del 2001. L’analisi del Crédit Agricole lascia poco margine per l’ottimismo. Ma il vero allarme è quello di Goldman Sachs: il tasso di risparmio delle famiglie italiane è giunto ai minimi dal 1980. E la proverbiale ricchezza privata è sempre minore.

Cari Italiani?
Pronti di nuovo ad emigrare?...
Ancora per un po' con le valige di Burberry ....e poi di nuovo con le valigie di cartone, chiuse con lo spago?
vedi mio post: IL MIGLIORE CONSIGLIO CHE VI ABBIA MAI DATO IN QUESTO BLOG LO DEDICO AI VOSTRI FIGLI: LASCIATE L'ITA(G)LIA!

Del resto parliamoci chiaro: come diceva il mitico Mattei...l'Italia è un Paese Povero (in primis di materie prime)
e dunque abbiamo avuto solo brevi periodi di BOOM che (forse) sono stati solo delle BREVI PARENTESI FELICI....
poi l'inesorabile equazione italiota ha sempre ripreso il suo corso....appesantita anche da tutte le nostre eterne "palle al piede"...

Le uniche nostre preziose risorse naturali sono sempre state creatività, elasticità, entusiasmo, voglia di lavorare allo scopo di riscattarci da una condizione d'inferiorità, la nostra prospettiva di migliorare...
e TUTTO QUESTO ORMAI CI VIENE NEGATO
Viene GRIPPATO questo potentissimo motore che ha portato l'Italia a diventare una delle prime potenze economiche del Mondo,
pur senza avere i plus che avevano altri...ed addirittura compensando verso l'alto la spinta verso il basso delle nostre ataviche palle al piede...

I NOSTRI "EPICI" ASSI NELLA MANICA non solo ci vengono "sottratti" dalla trappola della globalizzazione selvaggia made in WTO, dalle Multinazionali al servizio della suddetta, dalla finanziarizzazione predatoria
ma ADDIRITTURA ci vengono negati dal nostro STATO, dal nostro Governo, dal nostro Fisco, dalla nostra Amministrazione Pubblica, dalla nostra Burocrazia...etc
che forse riescono persino a farci più danni della finanza, dell'eurocrazia, della globalizzazione WTO
Infatti riescono a toglierci L'ENTUSIASMO E LA GIOIA DI LAVORARE E DI VIVERE
trasformandoci in degli sfigati che cercano solo di sopravvivere e di barcamenarsi in mezzo alle continue imboscate che ci arrivano proprio qui in casa da noi,
PROPRIO da chi dovrebbe esserci alleato...mentre invece pensa solo a spremerci per mantenere i propri privilegi...
Un sistema corporativo&feudale che invece di valorizzare...s-valorizza,
invece di affermare la meritocrazia...fa prevalere la "peggiocrazia".
Ma sono cose che conosciamo a memoria...
Ed i cittadini italiani (a parte poche caste privilegiate) ormai sentono di poter giocare solo sulla difensiva, di poter fare solo resistenza di trincea, di poter solo cercare di sopravvivere...
mentre qui in Italia le MIGLIORI PROSPETTIVE sono svanite, sono state ammazzate
e non c'è più speranza di un futuro migliore rispetto a quello delle generazioni precedenti.

Ecco LE MILLE PALLE AL PIEDE che stanno trascinando a fondo la parte produttiva, creativa e di valore della nostra Italia (anche solo facendoci PERDERE UN SACCO DI TEMPO che invece dovremmo e potremmo impiegare in modo MIGLIORE E MOLTO PIU' PRODUTTIVO).

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bankitalia, crollano i risparmi degli italiani e aumentano i prestiti
Venerdì, 9 novembre, 2012 - 10:14
con meno soldi in tasca, le famiglie italiane ricorrono più spesso ai prestiti bancari, la cui mole a fine 2011 era pari all’11% del reddito disponibile, e ai mutui ipotecari, che l’anno scorso si attestavano al 32% (circa 3 volte in più rispetto a quanto registrato negli anni ’90).
è questo il quadro presentato all'88a giornata mondiale del risparmio che si è tenuta la scorsa settimana: credito al consumo e finanziamenti rappresentano la soluzione più pratica e immediata per ottenere liquidità e poter affrontare le spese della vita di tutti i giorni. 
a tal proposito è importante sottolineare che, negli ultimi 5 anni, i redditi delle famiglie sono calati del 9% in termini reali (a differenza di quello che è successo in francia e in germania)
ignazio visco, governatore della banca d’italia è intervenuto durante i lavori, evidenziando le difficoltà dei risparmiatori. 
secondo il numero 1 di bankitalia, il risparmio degli italiani sta diminuendo da oltre 20 anni, con conseguenze particolarmente acute adesso che lo scenario nazionale e mondiale è afflitto dalla crisi economica. in particolare, la quota risparmiata del reddito nazionale è inferiore alla media europea (17% contro il 18% e 22% di francia e germania)
la maggior difficoltà a “mettere qualcosa da parte” è documentata anche dai dati istat, secondo cui è aumentata di 15 punti percentuali la quota di quanti vorrebbero incrementare i loro risparmi (90%). nonostante i buoni propositi però, solamente il 26% dice di essere in grado di farlo (-10% rispetto ai primi anni del 2009).  
questo trend rischia di ampliare il divario fra giovani e giovani: “l’economia cresce poco, si riduce la capacità di risparmio, le famiglie si sentono più incerte e sfiduciate, la crescita frena ulteriormente”, ha detto visco
nel suo discorso, il responsabile di palazzo koch ha indicato come concause dell'attuale situazione anche alcuni comportamenti scorretti della finanza, che hanno contribuito a intaccare la stabilità del sistema bancario italiano. 
visco ha quindi ricordato che le famiglie che si trovano in grosse difficoltà (il 2% ha un debito superiore al 30% del reddito) possono usufruire della moratoria concordata fra abi e associazioni dei consumatori, di recente prorogata fino a gennaio 2013
“con anni di colpevole ritardo le istituzioni si stanno finalmente rendendo conto della grave situazione del risparmio in italia. di risparmio ormai non c’è neanche più traccia, anzi le famiglie stanno 'raschiando il fondo' dei già magri risparmi che erano riusciti a metter da parte in passato” – hanno commentato due fra le maggiori associazioni dei consumatori, federconsumatori e adusbef
ad aggravare ulteriormente la situazione e a rendere sempre più lontano il risparmio, c’è l’alto tasso di disoccupazione che, secondo le rilevazioni mensili dell’istat, ha segnato un aumento record del +10,8% (N.d.R. e che salirà anche all'11,4% nel 2013 da previsioni ISTAT, mentre il TASSO REALE andrà anche al 20%...)
la disoccupazione (e, in particolare, quella femminile e giovanile) ha un impatto negativo sul potere d’acquisto delle famiglie e sull’intero andamento economico del paese
Crolla il reddito delle famiglie: bruciati 90 miliardi in 6 anni!
Il reddito disponibile delle famiglie italiane ha subito, e subira’ almeno fino al 2014, un vero e proprio crollo da quando e’ esplosa la crisi economica.
La contrazione che ha perso avvio nel 2008 si protrarra’, infatti, fino al 2014 per una perdita totale di quasi 90 miliardi di euro, il 10% in meno rispetto al 2007.

E’ il dato che emerge da una ricerca condotta dal Centro Europa Ricerche (Cer)...........
Nell’analisi dell’andamento del reddito disponibile delle famiglie italiane lungo sette anni (2008-2014), lo studio mette l’accento inoltre sul fatto che la contrazione che si registrera’ quest’anno sara’ la massima di sempre, pari al -4,3%.
Un dato che va ben oltre il precedente ‘picco’, registrato nel 2009, quando la diminuzione e’ stata del -2,5%.
Una contrazione ‘monstre’, si legge nello studio, “nella quale si stanno volatilizzando tutti i guadagni realizzati a partire dal 1996″, cosi’ come per dimensioni e durata, questa flessione del reddito disponibile “non ha paragoni nelle serie storiche del dopoguerra”.
Il risultato......e’ che sempre piu’ ci allontaniamo da una situazione di semplice recessione, per entrare in condizioni di vera e propria depressione economica”.

.......Il tutto infatti si registra in un Paese come il nostro in cui l’80% del Pil e’ fatto dalla domanda interna”
...... Ma quanto “la deflazione dei redditi sia uno degli elementi di questa depressione”, lo dimostra anche un altro passaggio della ricerca.
FONTE ORIGINALE: Agi.it
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