giovedì 16 maggio 2013

FIAT potrebbe salire parecchio in Borsa (ma non per le ragioni che sperate voi...cari italiani-dipendenti FIAT...)

Dunque...proviamo a fare 2+2....
Ieri, vedendo il mega rialzo di FIAT AUTO da quasi +8%
ho twittato di primo acchito...
LA GRANDE ONDA COINVOLGE NATURALMENTE ANCHE LE PENNY STOCKS rimaste indietro...;-) Fiat:rally di altri tempi... 
Infatti mentre i titoli "tosti" dell'automotive sono già arrivati in vetta, quelli più "cessosi" sono rimasti indietro...
ed è tipico di un mercato in fase bubble-bullish andare a pescare ciclicamente i titoli più fragili&speculativi rimasti indietro, tanto prima o poi sale tutto...finchè dura....
Pensate poi che stavolta la Bolla non è nemmeno una Bolla normale ma addirittura UN NUOVO PARADIGMA DELLA BOLLA voluto fermamente dalle principali Banche Centrali del Globo (come vi ho spiegato più volte)

Poi però ho visto un rumor e l'ho twittato
stefano bassi ‏@grandebluff
eh eh eh ;-) come vi predissi...FIAT: Bloomberg ipotizza il trasferimento della sede operativa a Detroit dopo la fusione con Chrysler.
Vedi anche l'Ottimo DAGOSPIA
COME SCRIVIAMO DA 3 ANNI, FIAT VUOLE PORTARE IL QUARTIER GENERALE IN AMERICA
E poi la conferma ufficiosa
Fiat, decisione su sede legale solo dopo acquisto 100% Chrysler
La decisione sulla sede della futura Fiat-Chrysler sarà ritardata almeno fino a quando non sarà stabilito l'esatto importo da pagare alla Veba per il restante 41,5% della Chrysler.
Lo riporta il solitamente ben informato 'Detroit free press' citando fonti aziendali.
Marchionne ha fermamente dichiarato che il luogo della sede centrale è irrilevante, in quanto sedi regionali sono necessarie in Nord America e in Europa, così come in America Latina e Asia.
In realtà però il luogo della sede legale fa la differenza, perché si può migliorare l'accesso al mercato dei capitali, e soprattutto negli Usa ci sono soluzioni che..................
.
..........consentono ingenti risparmi fiscali, ad esempio in Delaware dove hanno sede tutte le più importanti major americane.

In Europa la scelta potrebbe cadere sull'Olanda, che offre alcuni vantaggi, anche se la sede fiscale più conveniente sarebbe la Gran Bretagna........
Ed aggiungo che altri vantaggi made in USA derivano dallo schiacciamento dei tassi (anche dei Junk Bond) a livelli mai visti e dunque (anche se sei messo maluccio) t'indebiti pagando una cippa d'interessi, mentre gli investitori fanno comunque la coda per 4 lenticchie di ritorno...
Ecco un esempio che deve sfagiolare molto Marpionne ed i suoi azionisti, alla faccia della nostalgia per la sede Torinese, il Lingotto, Mirafiori, Valletta ed il Senatore Agnelli....
Fiat, l’importanza di essere americani
Thursday, 11 April, 2013
La vigorosa azione di politica monetaria non convenzionale della Federal Reserve, che ha schiacciato i tassi ufficiali a zero e promette di mantenerli tali ancora per anni, ha avuto un importante effetto collaterale: la ricerca spasmodica di rendimento da parte degli investitori, che hanno rovesciato fiumi di denaro soprattutto sulle obbligazioni High Yield, quelle a minor merito di credito e che talvolta vengono definite “spazzatura”.
Gli acquisti di bond High Yield hanno compresso i rendimenti a livelli inimmaginabili solo un paio di anni addietro. Naturalmente, ogni medaglia ha un rovescio, sopratutto il rischio di una gigantesca e pericolosa bolla.
Ma chi vuol esser lieto sia, e le aziende emettono per sfruttare l’occasione irripetibile, con le motivazioni più svariate: aumentare la durata media del debito, finanziare acquisizioni e leveraged buyout, o addirittura pagare dividendo agli azionisti di aziende ad alto indebitamento, la mossa più spregiudicata.
Il denominatore comune resta un livello dei rendimenti pressoché surreale.

Come segnala il Financial Times, nei giorni scorsi CNH Capital, braccio finanziario di Case New Holland, il costruttore di macchine agricole e movimento terra controllato da Fiat Industrial (di cui sostiene i conti), ha lanciato un bond quinquennale per 600 milioni di dollari con cedola di solo il 3,625 per cento.
L’azienda ha rating di doppia B per S&P e l’equivalente Ba2 per Moody’s.
....emettere debito al 3,625 per cento a cinque anni per una società che resta di rating high yield è a dir poco epocale. ..................
Ed inoltre vediamo da dove arriverebbero gli acquisti che hanno spinto il RALLY di Fiat Group, con volumi che non si vedevano da tempo....
Gli 'mericani 
comprando FIAT 
stanno comprando una call a buon mercato 
su Chrysler e sui suoi futuri sviluppi...
Volumi boom, Fiat rastrellata da fondi Usa
Fiat continua a volare a piazza Affari.
Il titolo schizza del 6,83% a quota 5,32 euro, con volumi pari al 3,53% del capitale.
Sono passati di mano 44,4 milioni di pezzi, tre volte la media giornaliera delle ultime 30 sedute di 17 milioni.
L'azione beneficia della rottura al rialzo della soglia psicologica di 5 euro, livello che non veniva superato dallo scorso 28 ottobre 2011.

Secondo gli analisti tecnici di Milanofinanza.it il prossimo target è in area 5,75 euro (il massimo toccato oggi nell'intraday è stato a 5,445 euro).
Al movimento tecnico si accompagno i forti ordini di matrice estera in particolare dagli Usa.
"Pare che ci siano flussi americani in acquisto", ha affermato un trader a milanofinanza.it. "L'asset allocation là è molto forte sul settore auto e Fiat è vista ormai come un player Usa".

Altre motivazioni alla base del rally di oggi del titolo non ce ne sono...
Considerando dunque che FIAT Auto in Italia ed Europa ormai busca a tutto spiano e brucia liquidità...
considerando che ormai Marpionne in Italia ed Europa vende auto 'mericane reciclate come la Freemont o la Lancia Thema (per perderci meno tempo&risorse possibili...)
considerando che sono andate fuori produzione auto vendutissime (qui da noi) come la Lancia Musa ed allo stesso tempo la Multipla e l'Idea...
tutte "sostituite" dall'unica 500L prodotto in Serbia....
mentre i modelli di cui sopra erano prodotti in Italia....
Beh....a questo punto mi sovviene la MITTICA promessa di Poker-Marpionne che affermava come in Italia non si chiuderà nessun stabilimento e non si licenzierà nessuno (o quasi)....
Uhhhh già.....fate voi 2+2 con i tasselli che vi ho dato....e ditemi voi cosa ne pensate delle promesse di Marpionne...
vedetevi le mie ciniche profezie ai tempi del mitico (ed inutile) referendum Mirafiori....da non perdere: La marea di cazzate post-referendum Mirafiori...
Con i ns. sindacati brontosaurici che ormai fanno inutili battaglie di retroguardia (consapevolmente e/o inconsapevolmente) solo per giustificare la loro fetta di torta e di rendita...
Tutta la CASTA (sindacati inclusi) qui in Italia ormai è intenzionata solo a mangiare fino a quando rimarrà l'ultima briciola disponibile....

Fatto sta....
proprio perchè man mano FIAT taglierà i rami morti italiani ed europei o comunque li ridurrà, per spostarsi progressivamente a Detroit e/o verso i mercati a maggiore crescita/valore aggiunto
il titolo FIAT Auto potrebbe salire parecchio, nel mondo finanziario della Borsa intendo....
mentre i poveri dipendenti italioti,
che leggono solo La Stampa, il Corriere e che credono alle presentazioni del Marpio fatte per tenere tranqui i dipe,
vedendo il titolo FIAT che sale a stecca...si tranquillizzerano senza capire che proprio questo FATTORE gli sta scavando la "fossa" (lavorativa)...
(non a caso le migliori "forze" di FIAT in Italia ormai vengono caldamente invitate a RICOLLOCARSI ALTROVE...USA, Brasile, Cina etc...).

Del resto le multinazionali funzionano così: sono quotate a Paperopoli ma poi fanno Business ed utili magari in luoghi molto lontani...
vedi mio post: L'indice S&P500 rappresenta sempre meno l'Economia degli USA

E prima o poi non mi sorprenderebbe che Fiat Group (che diventerà sempre più "scatola vuota") venisse DELISTATA dal listino di Milano (tra 3-5 anni?...).
...E infatti dal Nord America, continua Bloomberg, è arrivato il 75% dei profitti operativi del 2012.
La quotazione del gruppo Fiat-Chrysler sulla piazza di New York è inoltre un'opzione favorita da Marchionne. ....

Sono secoli che vi anticipo questa Marpionne-strategia di disimpegno dall'Italia e di sempre maggiore globalizzazione: Marpio è stato messo lì proprio per questo dagli azionisti...al di là delle dichiarazioni di facciata fatte al Salone del Libro o ad una conferenza all'Unione Industriale....
vedi per esempio il mio post: FIAT: Bye Bye Italia...
 .....Qualche giorno fa parlavo con due mie care amiche dipendenti FIAT.
Ad un certo punto mi è scappata la seguente affermazione:
"...del resto è evidente che Marpionne man mano abbandonerà l'Italia per concentrarsi sempre più sugli USA, sul Brasile etc
Gli Agnelli l'hanno messo lì proprio per quello...
Di questo dovete tenerne conto e sapervi regolare di conseguenza...".

In effetti non sono stato un campione di sensibilità....e le mie amiche hanno reagito con veemenza.
Infatti è normale che la paura della perdita del posto di lavoro generi reazioni emotive...
ma purtroppo offusca anche la lucidità di giudizio e si tende...............
a non voler vedere nemmeno le cose più evidenti.
"Ma chi ti ha detto queste cose? Hai forse sentito qualcuno degli Agnelli dichiararle? O forse Marpionne? Hai qualche prova concreta?
Pensa che invece Marpionne ci ha addirittura convocato ad una presentazione con tanto di slides per rassicurarci sul fatto che non abbandonerà l'Italia"....

Non sono stato a spiegare che, se hai implementato una strategia di abbandono progressivo dell'Italia, non la vai di certo a sbandierare ai quattro venti e nemmeno fai una dichiarazione scritta sulla prima pagina del Corriere.
E non sono stato nemmeno a spiegare che i dipendenti che temono di perdere il posto, subiscono immancabilmente un notevole calo motivazionale e di produttività...
Dunque Marpionne fa bene a tranquillizzarli con tanto di slides...(anche se magari ha già in agenda un taglio del personale del 30%).
Pertanto ho cambiato argomento e mi sono messo a parlare del Tempo....
Io non dico che FIAT domani mattina lascerà l'Italia
ma solo che è in atto un progressivo processo
di notevole ridimensionamento delle attività Italiane ed Europee: questo processo lo vediamo già all'opera da tempo e su più livelli.
L'unica cosa che potrebbe invertire questo processo di americanizzazione della FIAT sarebbe il PIL italiano che t'inizia a fare +3% all'anno, la disoccupazione che ti scende dall'11,xx% al 7% (ma offrendo posti di lavoro ben retribuiti e non lavori a contratto da 500 euro al mese) e le banche che ti riaprono a stecca il rubinettto del credito.
Io per ora non vedo nessun segnale di un miracolo italiano del genere
e voi?

(Tra parentesi) Marpionne sta semplicemente adottando le tendenze globaliste che tutti i manager di multinazionali stanno adottando da tempo,
solo che (rispetto ai competitors) lo sta facendo in ritardo, ad inseguimento e beccandosi le scartine globalizzate...
vedi mio antico e profetico post: Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando)

Dunque, al di là della più che comprensibile emotività dei dipendenti FIAT se toccati sul vivo,
(purtroppo) 2+2 continua a fare sempre 4...
Ed eccovi qua alcuni addendi da sommare
=
lascio il risultato alla vostra interpretazione...
Del resto Prada si è quotata ad Hong Kong e manco ci ha pensato di quotarsi nella ns. borsetta milanese sempre più periferica, marginale e sempre più intralciata da lacci&lacciuoli + costi + burocrazia...
Insomma.... tanti tanti costi supplementari non più giustificabili dal possibile ritorno di rimanere quotati a Piazza Affari...
Prada si quota, ma emigra ad Hong Kong
MILANO - Prada sbarca al listino di Hong Kong. Con una decisione che al momento non sembra lasciare spazio ad ipotesi di dual listing, con la presenza anche a Piazza Affari, il marchio del made in Italy ha deciso di quotarsi - prima tra le società italiane - sul listino asiatico....
E da qui il mio recente tweet....
stefano bassi ‏@grandebluff10m
entro 5 anni vedremo parecchi delisting eccellenti da FTSE MIB...Generali: grande crescita verrà dall'Asia. 75% ns. giro d'affari fuori d'Italia
Ecco un altro esempio ILLUSTRE che tutti gli italiani hanno ancora nel portafoglio di famiglia, spesso ereditato da nonni e padri....
Generali: Greco, la grande crescita verra' dall'Asia
(ASCA) - Roma, 16 mag - ''Il 75% del nostro giro d'affari e' fuori d'Italia ed e' quindi fuori dall'Italia che noi abbiamo le opportunita' piu' tangibili e piu' immediate''. E' quanto afferma l'ad delle ...
Generali, l’ad Greco: “Puntare sull’Asia e fare il nostro mestiere”
MILANO – Generali vuole recuperare la sua leadership e per farlo vuole tornare a concentrarsi sulla sua attività principale, il suo “core business” e puntare ancora di più sull’Asia e sui paesi extra europei, visto che , già oggi il 75% dei ricavi viene dall’estero. Lo ha detto l’amministratore delegato Mario Greco in un’intervista al [...]
E' la (GLOBALIST) TENDENZA INARRESTABILE che illustro da tempo nel mio blog:
l'Italia ne è sempre più tagliata fuori...
a meno che non riesca a tornare COMPETITIVA come una volta...
Ma visto che siamo TECNICAMENTE FALLITI
e senza più un goccio di risorse da spendere
visto che siamo incastrati non solo nella nostra inefficienza da terzo mondo e nel nostro stato/burocrazia dai costi ormai INSOSTENIBILI
ma pure in un Euro-contesto per noi soffocante...
visto che NON c'è una Forza Politica in Italia che voglia o possa fare da game changer su tutto questo
...la desertificazione del nostro tessuto produttivo
e la fuga dall'Italia
continueranno a ritmo costante...
con Marpionne a fare da direttore d'orchestra....

Nota: fare INFORMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA INDIPENDENTE&ALTERNATIVA
constrastando LA GRANDE ONDA delle BANCHE CENTRALI
che tutto spiana, nasconde ed anestetizza
(mentre in conflitto d'interessi fonti istituzionali, gestori&bancari cavalcano ed amplificano l'onda)
NON E' IMPRESA FACILE...
Se non vedrò da parte dei mie lettori un INCORAGGIANTE sostegno attivo al Blog...
mollerò tutto e me ne andrò in vacanza, lasciandoVi in mano alle balle mainstream che tanto amate...
TIC TAC TIC TAC TIC TAC....

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