martedì 8 luglio 2014

Crepe nel dominio mono-polare USA/$: i segnali si moltiplicano

Mentre la maggioranza si sollazza dietro "ai giochetti da Italietta" sulla legge elettorale (qui siamo ancora fermi all'ABC...)
intanto IL MONDO STA CAMBIANDO...ed è fondamentale esserne consapevoli per poter FARE LE SCELTE MIGLIORI.

A proposito delle ipotesi espresse ieri nella mia lunga analisi
La più grande BOLLA di SEMPRE e probabilmente anche l'ultima (made in USA....)
(se non l'avessi ancora letta...cosa stai ancora aspettando??!)
...si moltiplicano man mano i segnali che confermano
- la tendenza ad un Mondo Multi-Polare e dunque non più Mono-polare con gli USA unica superpotenza
- la tendenza ad un progressivo processo di de-dollarizzazione

Vedi due news molto significative:

Russia e Cina, dopo l'accordo commerciale arriva la cooperazione militare anti USA. Stati Uniti all'angolo
ForexInfo.it
Russia e Cina sempre più vicine per contrastare lo strapotere degli Stati Uniti. Dopo l'accordo sul gas, arriva quello sulla sicurezza.....................................
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Russia e Cina sempre più vicine. Ad unire le due superpotenze mondiali sembra essere un "nemico" comune: gli Stati Uniti.
Dopo essersi "sposate commercialmente" con lo storico accordo sul gas infatti, le due Nazioni cominciano a cooperare anche sul piano militare.
Nei giorni scorsi è stata eseguita un’esercitazione militare congiunta nel Mar Cinese orientale, proprio davanti al Giappone, partner storico degli americani.

L’accordo commerciale

L’accordo siglato tra Cina e Russia poco più di un mese fa ha acquisito una valenza di portata storica. Il Paese di Putin si è infatti impegnato a fornire il gas in cambio di 400 miliardi di dollari, accaparrandosi così il primo utente energetico del globo e garantendogli, dall’altro lato, una delle fonti più grandi di combustibile.
L’intesa risolve inoltre i grattacapi di Mosca causati dalla crisi Ucraina che ha creato non pochi problemi ai vecchi accordi con l’Europa.
Secondo i calcoli, l’intesa di maggio rappresenta il più ricco contratto mai firmato e garantirà a Pechino, a partire dal 2018, la fornitura di 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno.
Ma le due Nazioni non si sono fermate qui.
E’ stato infatti sbloccato un pacchetto di 49 accordi bilaterali riguardanti importanti settori come aeronautica e tecnologia.
Attualmente il volume d’affari portato avanti da Xi Jinping e Putin cresce di anno in anno (+40% tra il 2009 e il 2011) ed entrambi i Paesi sono determinati ad aumentare ancora di più la portata della loro cooperazione, arrivando a 100 miliardi di dollari nel 2015.

La cooperazione militare

Il 20 maggio scorso, il Presidente cinese ha espresso chiaramente la volontà di creare un’asse asiatico volto a collaborare nella sicurezza, asse che dovrebbe comprendere Russia, Cina e Iran.
Oriente contro occidente, o meglio, Oriente contro Stati Uniti.
Xi Jinping dopo aver definito la NATO una "struttura obsoleta" derivante dalla Guerra Fredda, nata per tutelare determinati Paesi, lasciando nell’incertezza gli altri, ha pesantemente accusato di Stati Uniti per gli interventi militari in Medio Oriente, criticando le scelte militari americane.
Il leader cinese non ha usato mezzi termini.
Secondo lui, chiunque non decida di non piegarsi alle pressioni di Washington, viene attaccato con pretesti discutibili quali "problemi di sicurezza nazionale", o "protezione dei civili".
Insomma le due potenze asiatiche sembrano determinate a contrastare gli USA.
Quali saranno le mosse di Obama?

I Brics pronti a sostituire il dollaro. E anche la Francia attacca il biglietto verde
Nuovi segnali di de-dollarizzazione in atto in Asia. Ma anche la Francia vorrebbe evitare l'uso del dollaro per le relazioni con la Cina............

Il governatore della Banca di Francia minaccia di abbandonare il dollaro
La multa di 10 miliardi di dollari inflitta dagli Stati Uniti al colosso bancario francese BNP Paribas per presunta violazione dell’embargo economico americano in Iran, Sudan e Cuba, ha fatto reagire Christian Noyer, presidente del Consiglio di amministrazione della BIS (Bank of international settlements) e governatore della Banca di Francia.
In un’intervista alla rivista economica francese “Investir” a Noyer era stata posta la domanda “Il ruolo del dollaro americano come moneta di scambio internazionale costituisce un rischio sistemico?”
Noyer aveva risposto “Al di là di questo caso particolare, l’aumento dei rischi giuridici provenienti dall’applicazione delle regole americane all’insieme delle transazioni in dollari nel mondo può portare a una diversificazione delle monete utilizzate.

BNP Paribas è stata l’occasione per numerosi osservatori di ricordare che vi erano già state diverse sanzioni e di pensare che in futuro ve ne saranno altre.
Un movimento di diversificazione delle monete utilizzate nel commercio internazionale è inevitabile.
Il commercio fra l’Europa e la Cina non ha bisogno di utilizzare il dollaro e potrà essere integralmente regolato in euro o in renminbi.
Il cammino verso un mondo monetario multipolare è un orientamento naturale, dal momento che esistono diversi grandi insiemi economici e monetari molto potenti.

La Cina ha deciso di sviluppare il renminbi come moneta di transazione.
La Banca di Francia è stata all’origine dello swap BCE-Banca popolare della Cina e abbiamo concluso un memorandum sulla creazione di un sistema di compensazione del renminbi offshore a Parigi.
In questo settore abbiano una forte collaborazione con i cinesi, ma sono evoluzioni che prendono tempo.”
(Fonte : Le-veilleur.com)
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