lunedì 27 marzo 2017

Il Libro (o Bignami?) a 5 Stelle dei Cittadini per l’Europa è una "cagata pazzesca"

Quindici pagine di Libro a 5 Stelle dei Cittadini per l’Europa ...
Io non ci perdo nemmeno un minuto, che ho priorità più utili (per me e per chi mi segue) sulle quali concentrarmi.
Lascio ad altri la parola (vedi al fondo del post) per smontare questo "bignamino italopiteco" che conferma ulteriormente come:
1. Inutile illudersi per disperazione (i giovani) e/o per mantenere status quo ormai insostenibile (tutti gli alti): M5S è solo un'altra via del Declino Irreversibile come tutte le altre soluzioni oggi votabili, anzi... per certi versi persino un po' peggio
2. Il vero Declino prima di tutto è nel Cervello della maggioranza Italopiteca di Dissociati dalla Realtà che è il vero problema number ONE
vedi mio post: Il Declino dell'Italia prima di tutto è nel CERVELLO...
3. Di conseguenza qualunque partito/movimento riesca a mettere in campo un marketing più efficacemente (e dunque surrealmente) italopiteco degli altri ... e riesca a vendere meglio una maggiore dissociazione dalla realtà a suon di slogan illusori = matematicamente diventa partito di maggioranza di FallitaGlia.
4. Al contrario chiunque provi a mettere in campo una Strategia di Vero Rinnovamento che possa Invertire il Declino
vedi per esempio il mio post: Ecco la Ricetta per mandare in BOOM l'Italia a +5% di PIL (altro che referendum...)
matematicamente perde consensi e viene rimpiazzato da un altro imbonitore di turno
5. Ecco perchè #NOHOPEFORTHISITALY
almeno fino a quando il Default (o qualche altro evento traumatico) non riesca a rompere il Blocco Italopiteco che è ancora maggioranza, che blocca ogni evoluzione/adattamento al nuovo contesto e che impedisce ogni approccio pragmatico, trascinando il Paese sul fondo nella sua configurazione anacronistica feudale/corporativa, statalista radical chic ideologizzata anni '70 fuori dal Mondo...
6. Più semplicemente ci sta pensando e ci penserà Darwin con la sua selezione naturale che però è maledettamente lenta (almeno due o tre generazioni) per poter salvare il Sistema Italia e rinnovarlo in tempo/profondamente.
Dunque per ora le soluzioni sono solo personali o di Gruppo.
Pertanto non state a perdere tempo dietro a pie illusioni
ma adattatevi alla realtà ed attivatevi pragmaticamente/pro-attivamente (suggerimenti e soluzioni nel mio blog ne trovate a go-go)
Altrimenti...
#BUONAPROSECUZIONEDIDECLINO
#VERSOLABANCAROTTA

Eccovi qua una breve disamina del mitico minestrone bignami M5S (15ppg) .......................
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di cagate da ignoranti, illusioni, luoghi comuni radical chic, mode ideologiche prive di fondamento, irrealismo a go-go, falsi miti, slogan (veramente) populisti, belle intenzioni a pragmatismo zero/non sostenibili nella realtà etc etc
Insomma M5S ha veramente TUTTI I NUMERI per vincere alle prossime elezioni Italopiteche ;-)

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A proposito di fonti indipendenti di informazione...
ma Veramente non hai ancora letto
il Manuale Wiki-Blog 
(ed un po' Wikileaks)
= Una Guida ragionata all'informazione indipendente di economia&finanza della rete...
??????????
Ecco qui cos'è 
e come ottenerlo
http://www.ilgrandebluff.info/2016/10/il-manuale-wiki-blog-e-prontoooooo.html

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L’EUROPA A 5 STELLE
by Paolo Manasse (Professore di Economia)

In occasione delle celebrazioni per il 60 anno dalla firma del trattato di Roma di fondazione della Comunità Europea il Movimento 5 Stelle ha pubblicato il Libro a 5 Stelle dei Cittadini per l’Europa . Questo contiene il progetto con cui il Movimento intende “cambiare radicalmente le politiche europee” .
Il documento è di agevole lettura: escludendo gli spazi dedicati ai titoli dei capitoli, si tratta di 8 pagine di cui circa 5 scritte a metà, per un totale di circa 5 cartelle e mezzo.
In esse vengono affrontati i seguenti 7 temi:
Mercato unico e commercio, Economia e unione monetaria, Schengen immigrazione e sicurezza, Politica estera e difesa, Budget europeo, Capacità di “decidere e indirizzare”, Energia, materia e resilienza.
Dunque il libro dedica circa 0.79 pagine a ciascuno dei grandi temi europei elencati sopra.  Vista l’esiguità del materiale sarebbe forse ingeneroso attendersi grande originalità, per non dire profondità, delle proposte.

Mi limito qui a sintetiche osservazioni, nello spirito del Movimento.
1 - Il documento è scritto in un Italiano stentato.
“I paesi che si rifiutano (di fare che?) devono essere sanzionati”(p.7),
“L’Unione europea deve rimettere al centro del potere decisionale il cittadino incrementando la sua (del cittadino?) rappresentatività..” (p.13).
“..Questa situazione (la dipendenza energetica) pone tutti i cittadini europei in una condizione di estrema vulnerabilità, che mette a dura prova l’economia reale, la sicurezza, la prosperità di lungo periodo e l’assenza o meno di conflitti economici (che??) bellici o tensioni sociali, all’interno come all’esterno del nostro territorio”(p.15)

2- Nei temi economici il documento è ideologicamente affine alle posizioni ultra-protezionistiche che accomunano l’estrema destra di Trump, la destra post-fascista-sovranista europea ed i movimenti no-global: si oppone ai trattati commerciali TTIP, CETA, alla concorrenza (sleale) , e alle importazioni (di olio tunisino, arance marocchine, grano ucraino, e riso asiatico “(sic, p.2).
Non ci si chiede mai quali ripercussioni le politiche protezionistiche avrebbero sui consumatori e sulle nostre imprese esportatrici.

3- In particolare le proposte economiche riflettono un’ideologia di decrescita pauperistica e autarchica (implementazione di economia circolare, Km zero, auto-consumo energetico, p.15), dove prevalgono giudizi morali e mancano completamente riscontri fattuali.
Ad esempio, la competizione fiscale tra Stati che molti economisti giudicano un fattore di equilibrio rispetto alla corruzione politica è considerata “condotta immorale ” da sanzionare imponendo alle multinazionali (quelle che violano i diritti umani nei Paesi terzi, p.7) di risarcire gli Stati danneggiati (p.4).

4- La tutela delle piccole e medie imprese (dalla concorrenza, dai paesi in via di sviluppo , dalle multinazionali) è il vero mantra del documento: mai questo si chiede perché, queste PMI in Italia non riescano quasi mai crescere.

5- L’uscita dall’Euro è proposta in chiave ambigua: ” Se non fosse possibile raggiungere compromessi accettabili in questa direzione (riforma della governance), riteniamo irrinunciabile restituire agli Stati membri sovranità in ambito economico monetario “(p.4).
Invece il documento sposa decisamente la monetizzazione del debito (e dunque via libera alla tassa da inflazione, p.5)

6- Il problema del bilancio europeo non è che è insufficiente, ammontando a circa l’uno per cento del PIL della Comunità.
Il problema, a Bruxelles come a Roma, sono gli stipendi dei parlamentari europei, le agenzie europee non produttive, i finanziamenti (quali?) destinati alla propaganda UE, le troppe sedi del Parlamento e, ovviamente, il fatto che il piano Juncker prevede fondi per grandi opere e non per…le PMI (p.11).

7- Come la destra estrema americana, europea ed i movimenti no-global, il M5S è pervaso dalla retorica della democrazia diretta, che, com’è noto, altro non è che finzione autoritaria di democrazia.
Ad esempio il documento propone che “vincoli economici” dei trattati (a partire dal Patto di Stabilità) vadano soggetti a Referendum nazionali. Resta da capire cosa succederebbe se i risultati differissero tra gli Stati membri.

8- Le 22 righe dedicate alla politica estera (p.9) sostengono che il fine della creazione di un esercito europeo debba essere non la difesa comune, ma”razionalizzare la spesa per la difesa, eliminando sprechi e doppioni per reinvestire i risparmi nel sociale, rifiutando la logica della corsa agli armamenti” (sic); le sanzioni contro la Russia andrebbero rimosse perché “provocano perdite ingenti all’economia degli Stati membri e in particolare (…!) alle piccole e medie imprese”.

E’ chiaro che gli estensori di questo documento non hanno la benché minima conoscenza in materia di economia, politica e diritto internazionale.
Sarebbe auspicabile che il Movimento a 5 Stelle, che nei sondaggi risulta essere il primo partito italiano, colmasse al più presto queste lacune.
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