lunedì 16 novembre 2009

Olè! Ed adesso tocca alle Pensioni USA....


Per molti "osservatori" questa Crisi sarebbe una normale crisi ciclica, solo un po' più grave del solito: un pesante raffreddore che, dopo una massiccia dose d'aspirina, sta già passando da solo...
Peccato che stiano succedendo cose un "filino" fuori dal normale....eventi unici che non si sono mai visti negli ultimi 80 anni, ovvero dalla Crisi del 1929 (dalla quale - per inciso - si è usciti del tutto solo dopo una radicale opera di riforme stutturali, dopo un lungo ventennio e dopo una guerra mondiale).

Ebbene negli USA una dopo l'altra, come tessere del domino, stanno entrando in Crisi per la prima volta nella loro storia svariate istituzioni governative, semi-governative o federali.

Lascio sotto-intese le prime due della serie ovvero Freddie Mac e Fannie Mae, le due agenzie semi-governative di erogazione mutui per circa 5000 miliardi di dollari che sono già state nazionalizzate da tempo....continuando a riempire i loro buchi neri con i soldi dei contribuenti mentre le "due sorelline" in cambio continuano ad emettere "mutui banzai"....

Dapprima è toccata alla FDIC ovvero il fondo di garanzia dei conti correnti bancari: ha finito i soldi in cassa da usare come copertura per i copiosi fallimenti bancari (in questo Blog ne parliamo da secoli nella Telenovela "Come le mosche").

Poi alla FHA ovvero il braccio del Tesoro USA che assicura gli emittenti di mutui: anch'esso sta finendo i soldi in cassa ed avrebbe bisogno di una bella iniezione di denaro pubblico.
(vedi Come le mosche...(e siamo a 123) + la "nuova grana" della FHA)


ADESSO toccherebbe alla Pension Benefit Guaranty Corporation (PBGC), un'agenzia federale che è responsabile delle PENSIONI di 44 milioni di americani e che si troverebbe con un bel buco di bilancio da 22 miliardi di dollari, raddoppiato rispetto agli 11 miliardi dell'anno scorso.
Insomma gli USA sembrano un COLABRODO che FA ACQUA da tutte le parti...e dunque tutto il Mondo ne subisce le conseguenze.

Sarà pur vero come dicono gli ottimisti che, grazie agli interventi messi in campo ed alla conseguente Ripresa, prima o poi tutti i tasselli torneranno al loro posto...
Però, PRIMA DI STROMBAZZARE CHE IL PEGGIO E' ALLE SPALLE, CI ANDREI MOLTO CAUTO.

Vediamo alcuni estratti del PBGC Annual Management Report for Fiscal Year 2009
The Pension Benefit Guaranty Corporation (PBGC) ended fiscal year 2009 with an overall deficit of $22 billion, according to the agency's Annual Management Report submitted to Congress today. The result compares with the $11.2 billion deficit recorded at the previous fiscal year-end on September 30, 2008.

In an interim report to Congress in May, the agency showed a record deficit of $33.5 billion, based on unaudited numbers at the fiscal year mid-point on March 31.

The main factors for the year-over-year decline in the single-employer program's net position included a $10.6 billion charge due to an unfavorable change in interest factors, $4.2 billion in losses from completed and probable terminations, a $3.9 billion charge due to passage of time, and $383 million of administrative and other expenses.

A parte la surreale ed un po' poetica perdita da 3,9 miliardi dovuta al passaggio del tempo (passage of time) che andrà approfondita nelle opportune sedi filosofiche...
Notare come si rilevi una perdita da 10,6 miliardi a causa degli sfavorevoli tassi d'interesse: i tassi a zero evidentemente hanno qualche piccola controindicazione qua e là per esempio sui pensionati, mentre sicuramente sono una manna per gli speculatori del carry trading...
Molto interessante anche come al 31 marzo 2009 (in area minimi delle borse) il deficit della PBGC fosse alla cifra record di 33,5 miliardi di dollari: un ulteriore indizio del perchè le borse, al di là dei fondamentali economici, "DEVONO salire" e del perchè eventuali correzioni non sono "tollerabili nè permesse". E se per caso lorsignori perdessero di nuovo il "boccino" possiamo immaginarne le conseguenze.

Ma vediamo ancora alcuni dati interessanti all'interno della relazione:...
The Annual Management Report classified 27 large pension plans with total underfunding of $1.64 billion as probable losses on the PBGC balance sheet. The report also shows that the agency's potential exposure to future pension losses from financially weak companies increased to about $168 billion from the $47 billion booked in fiscal year 2008.

"Exposure to possible future terminations means that we could face much higher deficits in the future," said Acting Director Vincent K. Snowbarger. "We won't fail to meet our obligations to retirees, but ultimately
we will need a long-term solution to stabilize the pension insurance program."

Bene, come potete vedere le perdite potenziali previste potrebbero schizzare...triplicando a 168 miliardi di dollari.

Inoltre alla PBGC sono preoccupati ed invocano una soluzione a lungo termine per stabilizzare il programma di assicurazioni pensionistiche.
Infatti questa Agenzia non riceve contributi dal sistema di tassazione, ma si regge sui seguenti pilastri:
Operations are financed by insurance premiums set by Congress and paid by sponsors of defined benefit plans,
investment income,
assets from pension plans trusteed by PBGC,
and recoveries from the companies formerly responsible for the plans.

Insomma sostanzialmente la PBCG si regge sul pagamento di un premio assicurativo da parte delle aziende sponsor dei piani pensionistici, nonchè sugli investimenti di borsa e sulla gestione di assets vari (trai quali anche immobili).
Con la Crisi le Aziende stanno TAGLIANDO I COSTI per fare UTILI MEGLIO DELLE ATTESE: questo non significa tagliare solo i posti di lavoro ma tagliare anche altri costi come i piani pensionistici.
Molte aziende dunque hanno smesso di pagare il premio assicurativo alla Pension Benefit Guaranty Corporation o l'hanno tagliato in modo consistente... e si prevede che questa tendenza possa aumentare per il futuro mettendo in crisi la struttura portante di questo sistema pensionistico.
Lascio alla vostra immaginazione i problemi collegati agli investimenti di Borsa od alla gestione degli assets della PBGC.
La "long-term solution" invocata potrebbe dunque risolversi nel solito Bailout di stato...

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Adesso capite cosa succede "altrove"...mentre le Borse "frizzanti", oltre che salire per le ragioni speculative già ribadite più volte (tassi a zero, carry trading etc), guardano più alla difesa degli utili delle aziende quotate e se ne impippano dei dati-macro "popolari" come la disoccupazione record od il crollo della fiducia consumatori?
Nel breve le Multinazionali se ne possono sbattere altamente le palle della Popolazione USA: la forza lavoro è solo un COSTO DA TAGLIARE sia nella componente attiva che nella componente in pensione.
La produttività naturalmente sale, i salari continuano a scendere per la maggiore ricattabilità della forza lavoro in tempi di Crisi e la de-localizzazione continua selvaggia: nel breve è la quadratura del cerchio...
Nel lungo invece potrebbe diventare un bel problema...a meno che non si trovino nuovi mercati da sostituire all'oneroso lavoratore-consumatore americano...mmmmmm

Inoltre questo scenario di "alta disocupazione" potrebbe anche diventare "permanente" e potrebbe non riassorbirsi come da "manuale dei cicli economici" (in merito ho coniato il termine "sudamericanizzazione").
Leggi Sbatti la disoccupazione in prima pagina e leggi il P.S. di Anche i sussidi hanno una "data di scadenza" - reloaded

Sto rimuginando da un po' di tempo su questa IPOTESI.
Nelle società/economie avanzate la Borsa dovrebbe rappresentare il benessere delle elites ma anche della maggioranza della popolazione.
Nelle società/economie sudamericanizzate o terzomondiste la Borsa dovrebbe rappresentare solo la capacità delle aziende quotate di fare utili e di arricchire le elites, in barba al benessere della maggioranza della popolazione.
Estremizzando...la Borsa del Burkina Faso potrebbe fare anche +300% se i 50 titoli che compongono il suo indice fanno utili crescenti ed i loro azionisti gongolano....ma il 99% della popolazione del Burkina continua a morire dalla fame...
Nessuno si sognerà mai di prendere la borsa di questo paese come un indicatore di benessere e di crescita economica...nessuno la considererà "un affidabile barometro" come facciamo qui da noi (è un esempio inventato: non so nemmeno se il Burkina Faso abbia una Borsa).
Durante le "Grandi Crisi" si manifesta un naturale e contingente riavvicinamento tra lo schema Borsa-avanzata e Borsa-sudamericanizzata.
Con la Ripresa i due schemi dovrebbero riprendere le distanze...a meno che anche questa equazione non diventi PERMANENTE....
(in questa Ipotesi non considero gli elementi "Statali e Speculativi" tipici anch'essi delle Grandi Crisi ma solo gli elementi "fondamentali e strutturali").
Pensateci su...

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