mercoledì 18 novembre 2009

Una nota d'ottimismo (?)


Una volta tanto ho trovato un dato che potrebbe portare una ventata d'ottimismo.

Il Baltic Dry Index ovvero l'indice che rappresenta l'andamento dei costi di trasporto via nave per le commodities "solide" (ferro, carbone, grano etc) è più che RADDOPPIATO in 39 giorni.
il BDI si è sparato 14 giorni di fila di rialzo, 31 sedute positive in 35 giorni.
E' passato da 2163 a 4381: ha recuperato i livelli di settembre 2008 ovvero i livelli precedenti alla fase acuta della Crisi.
Performances da Ripresa EPOCALE (o da speculazione epocale...scegliete voi).

Il BDI secondo me va correlato con il forte recupero dell'indice di Borsa cinese: lo Shangai Composite si sta facendo praticamente una tirata unica da fine settembre ad oggi passando dai 2750 punti ai 3300 punti di oggi, +20%.
Anche il Dow Jones non scherza: nelle ultime 12 sedute ne ha fatte 11 di rialzo...8 consecutive, pausa, e poi 3 consecutive.
Insomma il disallineamento tra indici USA e UE vs. Indice Cina e BDI che incombeva a settembre è venuto meno.
Il che potrebbe voler dire che la BOLLA sta coinvolgendo anche i "ritardatari" oppure......(puntini puntini)

Il problema è che il BDI è un indice relativamente sottile quindi molto "volatile": per esempio si era già fatto una mega corsa a giugno 2009 per poi rimollare tutto.
La speculazione ormai pervade TUTTO ai massimi livelli: difficile quindi distinguere gli elementi fondamentali dai movimenti di "mercato".
Inoltre l'indice BDI è espresso in dollari Usa; pertanto il suo andamento è influenzato dell'andamento del cambio della valuta statunitense (anche il BDI trada la debolezza del dollaro come le Borse?).
La Cina ed il sud-est asiatico sicuramente influenzano in modo pesante il Baltic Dry Index. Pechino con il suo +8% di PIL, con la sua marea di stimoli "in contanti" (circa 300 miliardi di dollari), con il rubinetto del credito bancario aperto a stecca e con il solito accapparamento di materie prime... sta contribuendo in modo decisivo.
Anche la ripresa dell'export USA spinta da un dollaro "depresso" ha il suo peso.
Le politiche iper-espansive monetarie e di stimoli sicuramente stanno giocando anche qui un ruolo fondamentale.
Ma il ripristino della confidence e la "garanzia" totale messa in capo dagli Stati a discapito dei debiti pubblici, nel campo dei noli marittimi hanno avuto un ruolo fondamentale: infatti nel campo dello shipping navale tutto gira sulla base di "lettere di credito" (per importi elevatissimi), tutto gira sulla base delle compagnie di assicurazione, tutto gira sulla fiducia nella controparte.
A cavallo di ottobre 2008 e marzo 2009 tutto era congelato: si pensava che dovesse fallire anche Paperon de Paperoni ovvero c'era una totale sfiducia nella solvibilità della controparte come pure delle compagnie di assicurazioni (che avevano messo in atto anche una severa restrizione delle polizze, insurance crunch).
Questa sfiducia (naturalmente sommata alla pesante recessione REALE) ha influito pesantemente sulla movimentazione di merci via nave.
Ma adesso in un modo o nell'altro la confidence è tornata....fin troppo...trasformandosi in moral hazard.

Se volete provare a cimentarvi nel separare la speculazione dalla realtà...leggetevi questo bellissimo articolo che spiega come è possibile MONITORARE in tempo reale tutte le navi del Mondo attraverso un'espansione di Google Earth (prodigi della tecnologia!):
.....Dal 2004 esiste l'obbligo, non lo sapevo, come credo non lo sappia la maggioranza di voi, di avere a bordo una specie di scatola nera-tracciatore satellitare.
Il sistema si chiama AIS, Automatic Identification System ed è stato IMPOSTO a tutte le navi, di TUTTI i paesi, dall'IMO (International Maritime Organization) In praticaè molto simile al Transponder degli aerei, quello che permette in ogni istante ai controllori di volo di tenere d'occhio tutti gli aerei in aria nella loro zona.
Il sistema è obbligatorio in TUTTE le navi, passeggeri e non, dal 2004
, che siano su rotte internazionali ed abbiano una stazza di 300 tonnellate o superiore ( 500 per quelli su rotte nazionali e fino alla fine del 2008).
Esiste un programma, Vesseltracker, che, una volta scaricato ed installato Google earth, permette di visualizzare IN TEMPO REALE i movimenti di ciascuna nave del mondo dotata di AIS.
Come dicevo, ciascuna nave sopra le 300 tonnellate di stazza, ovvero in pratica qualunque nave salvo i pescherecci, le bettoline ed i rimorchiatori ( e qualcuno anche di questi, date una occhiata allo stretto di Panama).
La versione GRATUITA, che ha alcune limitazioni e visualizza i dati in ritardo in giorno, è disponibile qui. Il file è autoinstallante e, se avete Google earth, ve lo apre con la posizione delle navi immediatamente visibile.
I punti ROSSI sono navi ferme.
I punti VERDI sono navi in movimento ed è indicata anche la direzione di questo movimento.....
















Singapore, primo porto al Mondo: la situazione 24 ore fa
clicca sull'immagine per ingrandire



Io ho saltellato da un porto all'altro e mi sono fatto l'impressione che ci sia un maggiore movimento (soprattutto in Cina e dintorni) ma che un +100% del BDI non sia giustificato: si vede ancora troppo "ROSSO" al largo dei porti (ovvero le navi che verosimilmente sono ferme in forzata attesa e non ferme in operazioni di carico/scarico).
Naturalmente questo INDICATORE empiricissimo va preso con le pinze: non è un METODO scientifico o statistico ed inoltre bisognerebbe mettere in piedi un'evoluzione temporale dei movimenti e non basarsi su un'istantanea random.
Prendiamolo come un bel giochino, come un esercizio di "fiuto"...

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