venerdì 13 novembre 2009

Sto vomitando...

aggiornamento di sabato 14 novembre
Non vi preoccupate: è stata solo una piccola crisi di rigetto....un piccolo sfogo idealistico-puerile...
Torniamo dunque a dedicarci intensamente alle nostre elucubrazioni socio-economiche.

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Sto preparando un bel pezzo sulla Crisi del gettito fiscale degli Stati USA ma ad un certo punto l'occhio mi cade su una notizia di politica italiana...ed i conati di vomito m'impediscono di continuare.
Sono ormai due anni che ho deciso d'ignorare tutto quello che riguarda la politica italiana...tanto è inutile ed anche masochistico: ti viene solo da dare di stomaco.
Pensavo che peggio di così non si potesse andare ma il caso Cosentino ha risvegliato in me quel disdegno e quello schifo che avevo cercato di rimuovere e seppelire nel subconscio.

Sto vomitando...sinceramente, sto vomitando....

Cosentino, il sottosegretario all'Economia è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per avere ricevuto «Sostegno elettorale dai Casalesi»...
MA NON FA UN PASSO INDIETRO (dopo aver confabulato con Berlusconi a Palazzo Grazioli) e si candida lo stesso perchè "deve tenere conto anche delle richieste che vengono dal territorio»....(avete capito??? le richieste dal territorio...!)
Si sì lo so...niente di nuovo sotto il sole nelle italiche ed endemiche connessioni tra stato ed antistato, tra mafia e politica.
Ma LA NOVITA' E' IL LIVELLO DI FACCIA DI BRONZO che è stato raggiunto.
Grazie anche al sistematico discredito cannoneggiato sui giudici da 15 anni a questa parte, la nostra classe politica sta vivendo una sensazione di totale impunità, di non doversi nemmeno sottoporre al giudizio di un tribunale, di essere una casta a parte, al di sopra delle delle leggi e delle regole.

Mentre NOI cittadini comuni veniamo MAZZULATI per umane dimenticanze, per errori formali o per piccole trasgressioni ai codici, ma intendo MAZZULATI DI BRUTTO: infatti dietro la facciata di un irrigidimento delle normative allo scopo di migliorare la società civile, si mira in realtà SOLO A FARE CASSA.
E per fare questo non esiste più una COMMISURAZIONE tra infrazione e pena corrispondente: ti dimentichi una marca da bollo da 30 euro? Oltre farti pagare una multa "moltiplicata x 100" da 3000 euro...ti sequestro anche l'automobile con cui vai al lavoro così ti faccio pagare anche una multa indiretta menomandoti nelle tue attività quotidiane.
(Un giorno magari vi racconterò la mia assurda odissea mentre mi stavo recando all'officina autorizzata con 7 giorni di ritardo nella revisione "di legge" della mia auto, di soli 5 anni e perfettamente manutenuta con tagliandi annuali alla casa madre e sostituzione continua di tutte le parti soggette ad usura).

E' PROPRIO IL CASO DI DIRLO: DUE PESI DUE MISURE!
Il bello è che sembra di essere il solito qualunquista che ripete i soliti cazzo di luoghi comuni: INVECE E' LA PURA E SEMPLICE VERITA'!
Questo è il dramma: l'appiattimento e la totale corrispondenza tra immagini retoriche e REALTA'...

Torno a vomitare, anche perchè NON C'E' NULLA DA FARE: ormai e troppo tardi...li abbiamo lasciati andare "troppo oltre" e francamente non ho idea di come si possa tornare indietro.

12 novembre 2009

Nicola Cosentino non molla. Il sottosegretario all'Economia incontra Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli e conferma: «Mantengo la mia candidatura» per le regionali in Campania. Uscendo dalla residenza romana del premier, Cosentino spiega che Berlusconi «ha preso atto» di questa posizione: «Gli ho spiegato le ragioni del territorio. Non possono essere i procuratori - sottolinea Cosentino - a decidere l'evoluzione democratica. Sulla mia candidatura c'è un largo consenso» e «non faccio un passo indietro».

Intanto trenta senatori del Pdl, tra cui Valentino, Saltamartini, Allegrini e Saro, hanno presentato oggi un'interrogazione urgente al ministro della Giustizia chiedendo un'ispezione urgente alla Procura di Napoli sollevando pesanti dubbi sulla corretta gestione di quell'ufficio e chiedendo di conoscere anche se i criteri di assegnazione dei fascicoli giudiziari garantiscano l'equidistanza e l'indipendenza dei magistrati che svolgono le indagini. Non solo. I trenta «si chiedono, infine, se la protesta dei 72 magistrati di quella Procura al Csm possa di fatto rappresentare una sorta di "intimidazione" a chi ha denunziato o voglia denunziare le notevoli e ben note disfunzioni della Procura di Napoli».

Sulla vicenda è intervenuto Fabio Granata, vicepresidente della commissione Antimafia e deputato del Pdl molto vicino a Gianfranco Fini, che ha detto: «Noi manteniamo l'assoluta convinzione che sia del tutto incompatibile e a questo punto inopportuna la candidatura» di Nicola Cosentino a presidente della Campania. Cosentino, a proposito delle parole del presidente della Camera, che gli aveva chiesto un passo indietro, aveva commentato poco prima: «Capisco le ragioni di Gianfranco Fini: è giusto che lo faccia, ma lui deve tenere conto anche delle richieste che vengono dal territorio».

«Dopo la presentazione del ddl sul processo breve - ha commentato la capogruppo del Pd in commissione antimafia Laura Garavini - senz'altro questo sarà ricordato come il giorno senza vergogna per il Pdl, visto che neanche una richiesta di arresto ferma una candidatura. È sconcertante che Berlusconi, anche dopo lo stop del presidente della Camera Gianfranco Fini, continui a considerare possibile la candidatura di Cosentino. Chiediamo che il presidente Pisanu, che proprio ieri aveva espresso i suoi dubbi sull'opportunità di candidare una persona sospettata, anche infondatamente, acceleri sull'adozione del codice di autoregolamentazione per le candidature già approvato nel corso della scorsa legislatura».

12 novembre 2009