lunedì 2 novembre 2009

Corsi e ricorsi


Su un "BLOG alieno" ho trovato questa bellissima prima pagina di giornale del 1929, insieme ai seguenti titoli del periodo:
...alcuni titoli della settimana 12-17 ottobre 1929:
“The Great Recession Is Over.” (Reuters)
“80% of Economists Say The Worst Is Behind Us.” (CNN Money)
“The Bull Is Back” (AP)
“The Economic Recovery Is Well Underway” (Wall Street Journal)


Ho sempre sostenuto che non esiste un parallelismo perfetto tra l'attuale Crisi e quella del 1929: ci sono svariati punti di contatto ma anche molte differenze sostanziali.
La Crisi del 1929 è stata peggio per alcune cose e meglio per altre.
Idem per la Crisi del 2008-2009 (potremo in futuro approfondire tale confronto).

Però i mass-media e le istituzioni fanno sempre lo stesso gioco...80 anni fa come oggi.....
Nel 1929 però non c'era il WEB e non c'erano i Blog...;)

La Crisi per ora è stata tamponata (al costo di un grave peggioramento dei conti pubblici), sforzi ne sono stati fatti parecchi e qualche piccolo miglioramento si vede.
Invece STRUTTURALMENTE non è STATO FATTO ancora NULLA per intervenire sulle CAUSE della Grande Crisi, nè a livello di sistema finanziario-bancario nè a livello economico.
Anzi, grazie ad un colossale moral-hazard (senso d'impunità), LA MENTALITA' è rimasta come prima o meglio peggio di prima.

Pertanto tutta sta gente che strombazza "Il peggio è passato...La Crisi è alle spalle....la Ripresa è iniziata...etc" fa scattare in me un indignato e spontaneo INVITO ALLA PRUDENZA.
La stessa reazione deve essere scattata nel capo del FMI, Strauss-Kahn che ha dichiarato:
"La crisi non e' finita ed e' preoccupante il fatto che molti Governi dicano il contrario. Il pil mondiale sta ricominciando a migliorare ma abbiamo ancora davanti a noi un lungo periodo, tra i 12 mesi e 20 mesi, di aumento della disoccupazione a livello mondiale".....'
'Sono preoccupato perche' molti governi hanno gia' detto che la crisi e' finita: non e' esattamente cosi'. E' necessario che si parli di come affrontare il debito pubblico: facendolo tutti insieme avremo buoni risultati''.


Anche perchè quando ti falliscono 9 banche americane in un singolo week-end (nuovo record in un colpo solo)
O quando nello stesso Week-end dopo mesi di agonia ti salta CIT GROUP....
la Prudenza è d'obbligo!
Fallisce Cit group, è la quinta maggior bancarotta di sempre
Negli Stati Uniti torna lo spettro della crisi bancaria.
Dopo mesi di trattative con i creditori e di interventi governativi per salvarne il bilancio, alla fine Cit Group non ce l'ha fatta.
La finanziaria indipendente che eroga finanziamenti a oltre 2000 fornitori che servono oltre 300.000 commercianti al dettaglio ha ufficializzato nella giornata di ieri il suo ingresso in stato di amministrazione controllata, il Chapther 11.

Si tratta della quinta maggior bancarotta di sempre dopo quelle di Lehman Brothers, Washington Mutual, WorldCom e General Motors.
Secondo i documenti presentati presso il tribunale fallimentare di New York, Cit aveva attività per 71 miliardi di dollari a fronte di debiti per 64,9 miliardi.
La societa', fondata 101 anni fa, era gia' stata salvata a luglio del Tesoro con un investimenti di 2,3 miliardi di dollari. Il 28 ottobre aveva ricevuto un'ulteriore iniezione di 4,5 miliardi di capitali.

E come dice giustamente MERCATO LIBERO
CHAPTER 11 PER CIT (ovvero procedura di fallimento).
Puo' anche darsi che l'impatto non sia così devastante per i mercati.
MA due considerazioni:
1) Il governo degli stati uniti ha utilizzato 2,3 miliardi di soldi pubblici (TARF) che sono andati persi. Un bel po' di soldi pubblici volati via... (NdR 2,3 miliardi +4,5 miliardi di conversione delle obbligazioni in azioni e quindi in capitale sociale)
2) Anche se CIT riuscisse a riemergere dalla situazione di bancarotta fra qualche mese...la sua capacità di prestare soldi sarebbe ridotta al 20% rispetto a 12 mesi fa.
CIT prestava soldi a un milione di piccole imprese. Chi la sostituirà? Come le piccole imprese americane otterranno finanziamenti?


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