giovedì 12 maggio 2016

Ed il DEFAULT dell'Italia inizia ad andare "mainstream"...


Aggiornamento delle ore 12.35
Il sempre più prossimo DEFAULT di FallitaGlia preannunciato dal sottoscritto
ormai diventa sempre più "mainstream"....
Lasciate perdere i toni no-euro talebani delle fonti qui citate (invece che euro-critico-razionali)
tanto ormai l'Italia farebbe DEFAULT anche FUORI dall'Euro...e di corsa anche...
ma concentratevi piuttosto sull'INSOLVENZA prossima ventura...
AMBROSE EVANS PRITCHARD SUL TELEGRAPH: ''L'ITALIA O MANDA ALL'INFERNO L'EURO O IL PAESE PRECIPITA NELL'INSOLVENZA''
LONDRA - "Il tempo stringe per l'Italia, bloccata in una deflazione da debiti e alle prese con una crisi bancaria che non puo' affrontare con i vincoli dell'unione monetaria", scrive l'autorevole giornalista Ambrose Evans-Pritchard, editorialista del quotidiano britannico The Telegraph.

"Dal picco della crisi - prosegue Evans Pritchard - come ha ricordato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, il prodotto interno lordo si e' ridotto del 9% e la produzione industriale del 25%. Ogni anno la percentuale del debito rispetto al Pil sale: 121 per cento nel 2011, 123 nel 2012, 129 nel 2013, 132,7 nel 2015. Lo stimolo della Banca centrale europea svanirà prima che l'Italia riuscirà a uscire dalla stagnazione.....La finestra globale si sta chiudendo".

.....L'Italia precipiterà in una nuova crisi, forse all'inizio dell'anno prossimo, con tutti gli indicatori macroeconomici peggiori rispetto al 2008 e metà paese sull'orlo della rivolta politica".
"L'Italia e' enormemente vulnerabile................
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Ed ecco che il DEFAULT (concordato&parziale) dell'Italia
da me previsto in un mio post che ha fatto il giro della rete
(non l'avete ancora letto? Avete fatto molto male...)
31 Ottobre 2019 = DEFAULT DELL'ITALIA (M-A-T-E-M-A-T-I-C-O...o quasi....)
inizia ad essere elaborato anche in una "teoria generale maistream" ....
(Mario Deaglio è economista, scrive sull'Economist, Sole24ore, La Stampa etc, è il marito della Fornero ed ha scritto libri con Mario Monti...)
Deaglio: la via d'uscita è il "default programmato"
giovedì 12 maggio 2016
«La via d’uscita dagli attuali livelli di debito è il default programmato attraverso un accordo tra i vari Paesi del mondo.
I termini di restituzione dei titoli di Stato possono essere procrastinati in modo da consentire ai vari governi di utilizzare le risorse disponibili per stimolare l’economia».
È la proposta di Mario Deaglio, professore di Economia internazionale........................................




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all’Università degli Studi di Torino.
Il 9 maggio il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha scritto una lettera alla Commissione europea in cui si afferma: “La riduzione del rapporto fra debito e Prodotto interno lordo è uno degli obiettivi chiave del governo italiano, al pari della riduzione del deficit. Il rapporto è stato virtualmente stabilizzato nel 2015, nonostante le avverse condizioni economiche”. 

La Commissione Ue ha risposto che apprezza i passi avanti dell’Italia, ma i risultati sulla riduzione del debito sono ancora al di sotto delle attese e le spiegazioni di Padoan sono insufficienti.
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L’Italia può comunque dire che sta tagliando il rapporto debito/Pil?
No, non lo sta chiaramente tagliando. Padoan chiede di non tagliare il debito per un altro anno, in modo da fare aumentare il Pil e di conseguenza di fare scendere il rapporto debito/Pil.
Se invece Bruxelles imporrà all’Italia di tagliare il numeratore, cioè il debito, il Pil scenderà e il rapporto resterà uguale.
Le misure del governo riusciranno davvero a fare aumentare il Pil?
È impossibile prevederlo. Noi stiamo osservando in tutti i Paesi avanzati che il tipo di risposta dell’economia alle misure dei governi non sono più quelle di una volta.
(N.d.R. ormai contano soprattutto le misure delle Banche Centrali...altro che governi...)
La capacità della spesa pubblica di influenzare l’economia reale è diminuita e non sappiamo bene perché.
(N.d.R. io invece lo so...) In altre parole il virus si presenta in forma nuova.
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In questo scenario totalmente nuovo, come si fa a ridurre il rapporto debito/Pil?
Se la situazione rimane invariata, il governo non può fare altro che continuare le politiche attuali. Finora l’Italia ha beneficiato del fatto che gli interessi tendono a diminuire: quelli dei titoli a lungo termine del passato sono ancora alti, ma quelli dei titoli a breve incominciano ad avere un tasso d’interesse bassissimo, pari all’1,5-2%.
(N.d.R. ripeto: ormai contano soprattutto le misure delle Banche Centrali...altro che governi...) ........
Nessuno è stato ancora in grado di trovare un’alternativa, anche se in realtà ci sarebbe …
Qual è?
Se si constata che tutte le finanze mondiali sono in affanno, la vera alternativa che si può trovare a livello globale sarebbe quella di non restituire più il debito, o quantomeno di non restituirne una parte. Sarebbe una sorta di default programmato. Per il momento non siamo ancora nemmeno lontanamente a questi livelli, però potremmo arrivarci.
In che modo si può realizzare un default programmato?
Se ci si arriva in ordine sparso avremo un caos mondiale gigantesco che può portare alla rottura dei mercati.
Se invece ci si arriva tutti assieme, la cosa può essere gestibile.
Per esempio, potremmo allungare moltissimo i termini di restituzione, facendo sì che chi ha Bot in scadenza se li tenga ancora per un po’. In questo modo si va avanti e si cerca di stimolare l’economia risparmiando sulla restituzione del debito.....
Indovinate CHI sarebbe trai PRIMI ad inaugurare la via del DEFAULT programmato...
Perché solo "gli economisti accademici" (che al 99% vivono in un'altra dimensione)
possono immaginare che ad un Default programmato "ci si arrivi tutti insieme" in modo concordato globalmente (inoltre come sempre gli economisti, a parte qualche rara eccezione, non conosco minimamente i mercati finanziari che ormai sono la VARIABILE N.1 ...).
In ogni caso il prolungamento delle scadenze dei BOT sarebbe solo un calcio al barattolo.
Dunque attendiamo il 31 ottobre 2019 ed entreremo in una nuova dimensione...
#tictactictac
Giocatevi bene il vostro tempo che ormai in FallitaGlia le soluzioni sono individuali/di gruppo
e non politiche/sistemiche.
Anche se mi rendo conto che il 95% degli struzzi non voglia vedere come spiegavo in E tu vatti a fidare (ciecamente) (anche) di Fideuram...
.....Ed infine arriviamo ad un punto FONDAMENTALE...
Quando si parla di Fallimento Potenziale delle Banche
o persino di DEFAULT DELL'ITALIA
non è più un problema di analisi economico-finanziaria e di dati
ma PRIMARIAMENTE DI PSICOLOGIA FINANZIARIA DI MASSA
La Gente NON VUOLE VEDERE certe realtà potenzialmente traumatiche e tende istintivamente a NEGARLE.
Dunque hanno buon gioco Presidenti del Consiglio, Ministri Finanziari, Governatori di Banche Centrali, AD di Banche e giù giù.... fino al promotore/bancario sotto casa a cavalcare/rinforzare questa NEGAZIONE di una possibilità invece REALE (anche se magari non immediata...ma ON-OFF e dunque letale perchè puoi perdere TUTTO o quasi....come sta accadendo ad un sacco di Italopitechi su un sacco di Banche Italiane...e la lista si allunga di giorno in giorno)
Ecco perchè devono contare BALLE GALATTICHE: per tenervi tranquilli...perchè un sistema basato sulla CONFIDENCE crolla in 4 secondi primi se molti iniziano a capire...
Vale per le Banche e figurati dunque per uno STATO FALLITO:
se CAPISCI...allora inizi VERAMENTE a non pagare più le tasse
e non le solite balle istituzionali sull'evasione fiscale che sarebbe il problema n.1 (ah ah ah!)...
non paghi più i contributi INPS perchè tanto NON avrai la pensione...passi col rosso a go-go tanto non paghi le multe...e dunque crolla tutto
e LO STATO FALLITO che dovrebbe FALLIRE per liberarci e permetterci la RIPARTENZA NON PUÒ PERMETTERLO...
IO DUNQUE VE LO RIBADISCO A CHIARE LETTERE:
FALLITAGLIA E' FALLITA ALMENO DAL 2011 MA TAMPONATA DA DRAGHI.
E per FallitaGlia non intendo l'Italia ma LO STATO ITALIANO
e lo Stato Italiano in questa CONFIGURAZIONE ORMAI INSOSTENIBILE................















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