lunedì 13 luglio 2009

Alla Corte di Imperatori e Re


In questi giorni è andato in scena il G8 in quel di Coppito...
Andare in scena è il termine giusto.
Non voglio fare un'analisi politica o socio-politica sull'utilità dei G8, G14 o G20 e sulla loro capacità di prendere realmente decisioni incisive ma voglio fare una meta-analisi ovvero parlare di come si parla nei mass-media di questi eventi...

Lo spettacolo a cui abbiamo assistito è sconcertante ed indegno per una Democrazia: nei mass-media abbiamo assistito ad un'orgia mediatica dove il piglio trionfalistico ed acritico dei filmati dell'Istituto Luce del ventennio si è mescolato col voyeurismo gosipparo dei giornaletti da barbiere...
Non voglio nemmeno parlare di come Berlusconi abbia trasformato questo G8 in uno Spot personale o di come le televisioni zerbino abbiano fatto un servizietto a senso unico con toni che francamente sono più adatti ad un regime totalitario e populista che ad una vera democrazia (ribadisco, uguali all'Istituto Luce).

Vorrei parlare invece di come questo G8 sia stato presentato dai mass-media come un conclave di Re ed Imperatori dell'epoca Bizantina e come i partecipanti si siano perfettamente calati nelle auguste parti.
Prima di tutto si parla di "Grandi" con il classico processo retorico della sineddoche, ovvero dell'estensione concettuale dal più grande al più piccolo, dallo stato al leader che lo governa...
Ed ecco a voi i Grandi della Terra, novelli Imperatori per grazia ricevuta che s'incontrano in luoghi sfarzosi a spese nostre, tra cene di gala, menu raffinati, stoviglie di pregio, lampadari di cristallo, lussuose limousine, vestiti firmati, servi e paggetti vari, guardie del corpo, Imperatrici addobbate da stilisti di grido ed ingioiellate...etc etc etc
Scherzano seduti su poltrone sorseggiando Champagne, con piglio sicuro e sorridente e chiedono ai paggetti di portargli una poltrona in più, e rapidamente...
I mass-media mostrano la "cena dei Grandi", "l'aperitivo dei Grandi", "il corteo dei Grandi", la "foto di gruppo dei Grandi" e così via.
Sono Grandi, Potenti, Magnanimi, Regali ed attorno a loro nella "corte" dei mass-media è tutto un fiorire di gossips, di bisbigli di ammirazione e di invidia, di inchini e riverenze.

Forse i mass-media si sono dimenticati che i "Grandi"del G8 sono i rappresentati liberamente eletti di 8 DEMOCRAZIE, sono i NOSTRI rappresentanti, sono persone che devono Servire il bene comune nel modo più sobrio possibile, ricordando sempre a chi devono rispondere, cioè A NOI.
Qualcuno li chiama i nostri dipendenti: tecnicamente e concettualmente è giusto ma l'etichetta non mi piace. Una volta si chiamavano servitori dello stato ma adesso è fuori moda ed un po' troppo astratto.
Invece i mass-media hanno presentato una Soap-opera di Imperatori, Re e Principi usando toni e stili adatti alla Monarchia od alle Fiabe piuttosto che ai mezzi di comunicazione delle più avanzate democrazie del mondo.
Ed anche gli stessi Leaders si sono forse dimenticati (almeno formalmente) di essere Leaders Democratici e non Re per grazie ricevuta.

Per migliaia di anni l'uomo è stato governato da Monarchie, Oligarchie, Tirannidi e solo recentemente nel mondo si è diffusa la Democrazia (a parte rare eccezioni come l'Antica Atene).
Ma i nostri sistemi concettuali metaforici, le nostre analogie, il nostro linguaggio sono rimasti simili a quelli dei SUDDITI, dei Servi della Gleba, dei CORTIGIANI.
Si è lottato a lungo per la conquista della Democrazia rappresentativa: anche se è una democrazia imperfetta, rimane per ora il migliore sistema possibile.
MA dobbiamo ancora cambiate le NOSTRE TESTE, il nostro linguaggio, le nostre analogie che rimangono ancora quelli da SUDDITI MILLENARI.
Naturalmente lo stesso discorso vale non solo per il leaders politici ma anche per attori, cantanti, calciatori, miliardari e celebrità varie: l'atteggiamento cortigiano e gossiparo dei mass-media che cavalca il servilismo ed il voyeurismo della gente è sempre della stessa pasta.

Il problema, oltre ai mass-media CATTIVI MAESTRI, è il concetto di democrazia rappresentativa che delega a terzi il cratos del demos, il potere del popolo.
Questo tipo di democrazia è di matrice ottocentesca, è vecchio e sorpassato: 100 anni fa non si poteva fare altro che delegare.
Oggi, con i nuovi mezzi tecnologici, con Internet e la Rete, con i cellulari di Twitter, con i social Network etc etc dobbiamo iniziare a pensare di fare un passo avanti verso una Democrazia Partecipativa che non deleghi più tanto potere ad 8-14-20 Imperatori ed alla loro "casta", dietro ai quali i mass-media gosippari e cortigiani possano poi sbavare calvalcando il servilismo ancora inscritto nel DNA della gente.
Non dobbiamo fare 10 passi passi indietro verso il Medioevo, ma un passo avanti verso una democrazia più consapevole, partecipativa, meno cortigiana e servile.
Una democrazia che esalti la dignità dell'uomo che, anche se di censo o di status modesto, non debba più inchinarsi ed umiliarsi di fronte a nessuno.

Ecco "l'attualizzazione" delle classiche visite guidate alla regge dei Re....ed un ottimo esempio di mass-media gosippari e cortigiani che sbavano calvalcando il servilismo ancora inscritto nel DNA della gente.
In fila a Coppito «Ecco le stanze dei Grandi» Terremotati in visita guidata: tante richieste per la poltrona di Obama e le camere di Berlusconi e Sarkò
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