venerdì 3 luglio 2009

Catastrofismo


Solo per capirci...e come vado ripetendo da tempo: l'Italia si è già bruciata le sue carte con gli sprechi e la mala gestione dei conti pubblici, ed ha iniziato a farlo pesantemente negli anni '80 raddoppiando il debito pubblico sotto il governo di "un grande statista" ...
Nei governi successivi la situazione è andata solo peggiorando.
Adesso abbiamo le mani legate, come dice anche un Inguaribile Ottimista ( e ci mancherebbe che non lo fosse...).
Venerdì 3 Luglio 2009, 11:22 Conti pubblici: Berlusconi; dura realta', fondi sono pochi ROMA (MF-DJ)--Silvio Berlusconi si sente come "uno che si mette le mani in tasca per fare la spesa e le tira fuori vuote, perche' non trova neanche un euro. Da imprenditore non mi era mai capitato". Cosi', nel corso dell'Aquila Day al Tesoro, il presidente del Consiglio accenna alla condizione economica e alla "dura realta'" dei conti pubblici e della crisi, pur mantenendo l'ottimismo per una situazione che va migliorando. "Certo - ha proseguito - e' una cosa terribile stare al Governo, ricevere la giuste richieste dei cittadini, parlarne con il ministro dell'Economia e sapere che non ci sono fondi".

E' pur vero che le nostre banche, essendo più "arretrate", sono meno "colabrodo" di quelle per esempio della Germania o dell'Olanda o dell'UK...
Un raro caso in cui l'arretratezza è stato un pregio: infatti le nostre banche "non sono arrivate in tempo" per partecipare all'abbuffata della finanza creativa, ma stavano per farlo come le altre colleghe ed alcune avevano già iniziato a farlo...
Se non fosse arrivata la Grande Crisi , le nostre banche avrebbero recuperato il tempo perduto ovvero l'arretratezza.
Banche: Moody's: due anni difficili (ANSA)- MILANO,3 LUG - Secondo Moody's, per il sistema finanziario italiano 'saranno 2 anni difficili: ci aspettiamo una recessione e forse stagnazione per il 2010'. Il vicepresidente di Moody's Italia, Henry MacNevin, ha aggiunto: 'Per le banche italiane prevediamo una situazione difficile ma non vediamo il pericolo di sprofondare come e' avvenuto negli altri paesi'. Questo perche', spiega, 'in Italia non vediamo 'bolle', eccessi di indebitamento, la situazione italiana e' piu' 'tradizionale''.

Per cui ringraziamo Santa Arretratezza se le nostre banche sono "messe meglio" altrimenti non ci sarebbero stati i soldi per salvarle, come invece è successo negli altri paesi più virtuosi nei conti pubblici e più "avanzati" nel sistema bancario e finanziario...
Per quanto riguarda gli stimoli all'economia reale...beh come dice anche B. il portafoglio è desolatamente vuoto.
Non per nulla l'Italia è da 10 anni in stagnazione, boccheggia...per svariate ragioni, tra le quali anche l'affanno dei nostri conti pubblici che è una perenne palla al piede oltre che un continuo salasso d'interessi da pagare.

Interessante però questo punto di vista che leggevo QUI.
Per favore un attimo di attenzione: se sommi il debito delle famiglie e dello stato l'Italia ha un 155% circa di PIL (110% stato e 45% famiglie) che è INFERIORE al Giappone (160% stato e 50% famiglie) e quasi pari alla Francia (86% stato e 62% famiglie) e INFERIORE all'Inghilterra (60% stato e 115% famiglie) ed agli USA (60% stato e 105% famiglie, ma con lo stato avviato all'80% in pochi anni) tanto per fare esempi. Ancora nessuno sembra volerlo capire, si continua a parlare dei paesi solo in termini di DEBITO PUBBLICO come se fossimo nel 1979 invece che 2009, ma oggi conta il debito totale, perchè le banche e le famiglie in particolare hanno triplicato la loro esposizione debitoria negli ultimi 30 anni. La crisi attuale è dovuta a questo fenomeno no?
Poi però l'autore salta a discutibili conclusioni: caldeggia un ritorno alla Lira per poter svalutare del 30%. L'abbiamo fatto per decenni e non mi sembra sia servito a molto...anzi mi sembra una comoda scappatoia per dribblare impegnative politiche economiche di più ampio respiro.
E' solo un TRUCCO valutario, un tampone, una protesi...
I veri motori dello sviluppo, del benessere, della solidità nei bilanci, dell'eccellenza sono ALTRI e non il giochino della svalutazione (che però aiuta come fattore concomitante): per esempio la ricerca, la tecnologia, l'innovazione, la concorrenza, l'efficiente gestione della cosa pubbblica etc etc
Anche l'esempio citato dall'autore sull'Australia non tiene: parliamo di una stato che vive in buona parte sulle materie prime, per cui il contesto è totalmente diverso e le svalutazioni del dollaro AU vanno viste sotto altra luce.
Secondo me con il ritorno alla Lira, se poco poco la Grande Crisi perdurasse, l'Italia andrebbe in Default entro brevissimo tempo. Secondo me.
Ho aperto en passant due enormi filoni di discussione, molto stimolanti.
Ci torneremo sopra. Attendo vostre opinioni.

Intanto dalla zona d'ombra...le pessime notizie dalle solite fonti catastrofiste.
Ue market mover: -0,4% m/m vendite al dettaglio a maggio, sotto attese Vendite al dettaglio dell´Eurozona in calo dello 0,4% nel mese di maggio. La lettura era attesa in flessione dello 0,2% rispetto a quella di aprile. Su base tendenziale la flessione risulta del 3,3% (-2,7% il consensus).

P.S. Non entro appositamente nella polemica sulla "crociata" contro il catastrofismo, contro i dati Istat e delle altre entità statistiche etc etc
Non sono necessari commenti o chiose: è sufficiente il principio di AUTO-EVIDENZA.

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