mercoledì 8 luglio 2009

Una seconda scarica di Defibrillatore


Come ripeto a mo' di ritornello da tempo, una marea di denaro pubblico si è riversata sulle banche e sulle economie mondiali.

Gli interventi sono stati principalmente di due tipi
1- La maggior parte dei soldi sono finiti in salvataggi, tamponamenti e tappabuchi del sistema finanziario e bancario lasciando sostanzialmente invariate le strutture proprietarie (a parte i casi senza speranza) e salvando tutto e tutti a caro prezzo, anche chi non lo meritava.
2- Una parte minore dei soldi sono finiti in politiche keynesiane di stimoli all'economia reale, solo DOPO aver dato la precedenza alle banche nella convinzione che le istituzioni finanziarie siano il volano dell'economia con la loro funzione di presta-soldi.
Convinzione fallace: infatti le banche rispondono prima di tutto ai loro azionisti ed a logiche (rapaci) di profitto e di sopravvivenza, pertanto fanno da volano solo quando conviene loro e non per un'istanza di utilità sociale iscritta nel loro DNA...
Ed infatti le banche sono si beccate i soldi gratis dello stato e delle banche centrali e li usano per fare gli affaracci loro...
Solo una piccola parte torna in circolo come volano dell'economia.
Numerose le grida di dolore provenienti dall'imprenditoria su fidi prosciugati, rubinetti del credito chiusi anche per aziende sane o per sforamenti millimetrici etc
Gli imprenditori ed il popolo delle partite IVA per natura si lamentano sempre ma questa volta il piagnisteo è troppo diffuso e strutturale per non dargli credito..
Leggete per esempio qui alcuni esempi di rubinetti chiusi, oppure qui per capire come ragionano le banche "volano" dell'economia...

Ed è solo normale che le banche facciano i loro interessi, per carità!
Anormale è considerarle delle entità che pensano al bene pubblico e quindi trattarle (erroneamente) di conseguenza.
Partendo da preupposti fallaci e mitologici (non voglio nemmeno pensare che ci siano delle connivenze...) si rischia di sprecare parecchio denaro pubblico affidandolo a mani sbagliate...

A febbraio del 2009 è stato approvato il piano Obama di sostegno economico da 789 miliardi di dollari per contrastare gli effetti della recessione economica. Si narrava che attraverso tale provvedimento sarebbe stato possibile creare 3,5 milioni di posti di lavoro. Obama disse che il piano avrebbe consentito all’economia statunitense di “rimettersi in carreggiata”...
Il problema è che le politiche fiscali di stimolo Keynesiano ci mettono tempo ad avere effetto: il corpo dell'economia è grande e complesso e la scossa di defibrillatore arriva al cuore dopo parecchi mesi, semprechè arrivi...senza disperdersi per strada.
Il problema è che il defibrillatore potrebbe essere stato calibrato con una carica di stimolo troppo bassa, anche perchè la condizione del paziente cambia in continuazione con un peggioramento repentino e costante.
Il problema è che la defibrillazione potrebbe essere inefficace perchè il paziente ha bisogno di altri tipi di stimoli oppure è già morto...

Negli Stati Uniti si sta parlando ormai di una seconda scarica di defibrillatore, di un secondo piano Obama di stimolo economico a soli 4 mesi dal primo.
E' come ammettere l'inefficacia e l'insufficienza delle misure già prese, è come ammettere che la sperata ed invocata ripresa non si vedrà a breve ma più avanti, forse...
Le Borse anticipano, le borse scommettono: Toro Drogato come dico da tempo ha scommesso ed anticipato TROPPO scambiando i green shoots per verdi praterie in cui scorrazzare.
Un Toro pericoloso a rischio collasso, un Toro drogato dalla bolla di liquidità messa in campo dalle banche centrali che in buona parte è finita in speculazioni invece che in circolo nell'economia reale...

Tutte queste cose le predico da tempo, anche mentre tutti o quasi erano inebriati da Toro Drogato e "dall'Ottimismo è il profumo della vita" propinato da media ed istituzioni...

Ci potrebbe essere anche un'altra spiegazione più tecnica, contingente ed opportunistica alla correzione delle borse (le cause non vanno mai da sole ma sempre in compagnia, anche se hanno pesi diversi): in questa settimana ci sono tre Aste importanti di T-Bond americani...
Gli USA continuano a battere cassa per finanziarsi il boom del deficit e ripagarsi tutti i soldi gettati nel calderone delle varie AIG, Fannie Mae, Freddy Mac, CiTì, BofA etc etc etc etc etc etc
Il Tesoro Usa si aspetta di emettere almeno 2mila miliardi di dollari di debito nel corso dell'anno fiscale per finanziare il primo pacchetto di stimolo e altre misure di sostegno all'economia.
La prima asta di ieri di t-bond triennali ha deluso sia per la bassa richiesta che per gli interessi più alti del previsto.
Oggi c'è quella importantissima dei t-bond decennali che sono il Punto di Riferimento e domani quella dei trentennali che sono legati a doppio filo con il costo dei mutui.
Insomma come ironicamente scrivevo ieri: "negli ultimi tempi capita che gli indici scendano sul timore che precede queste aste, per poi tirare un sospiro di sollievo quando regolarmente arrivano solide richieste a fronte di rendimenti bassi....
In effetti logica vorrebbe che col deficit americano schizzato alle stelle, con il dollaro che scricchiola, con rendimenti da fame rispetto ad un rischio aumentato, questa aste di Titoli di Stato americani andassero un po' più deserte e costringessero lo stato USA ad alzare i rendimenti rendendo il finanziamento del debito (esploso) più difficile ed oneroso...Ma "misteriosamente" tutti si fiondano a richiedere in asta T-Bond con rendimenti da fame...e dopo si festeggia lo scampato pericolo."
Il mercato di fronte alle borse Toro Drogato ed ai T-bond con rendimenti da fame potrebbe farsi venire dei pericolosi dubbi...meglio prevenirli piuttosto che curarli...

aggiornamento delle 13
Ironicamente il Governatore di Bankitalia Draghi si chiede come mai le banche italiane non abbiano praticamente sfruttato i 442 miliardi della BCE regalati all'1%...
Ma se possono permettersi di rinunciare ai regali della BCE, perchè poi prestano col contagocce?....
;)

P/t Bce a un anno, dubbi Draghi su scarsa presenza banche Italia mercoledì
8 luglio (Reuters)
Il governatore di Bankitalia Mario Draghi si chiede perchè le banche italiane abbiano partecipato in misura molto limitata al p/t di finanziamento a un anno della Bce.
"Sono curioso di sapere perchè (la partecipazione italiana) è stata così bassa visto che si trattava di una raccolta all'1% annuo" ha detto Draghi, parlando a braccio nel corso del suo intervento all'assemblea annuale Abi.
Il governatore ha ricordato che il p/t a un anno della Bce ha raggiunto massimi storici sia nel numero delle controparti (1.121) sia nell'importo assegnato (oltre 442 miliardi di euro).
"La partecipazione delle banche italiane è stata pari a meno del 3% del totale" ha sottolineato.

Ed ancora Draghi si veste da "Crociato"...
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