giovedì 2 luglio 2009

L'assedio di Basilea


Basilea è sotto assedio...non da parte dei Turchi...ma da parte degli Europei.

Già a marzo la Merkel aveva messo sotto pressione gli accordi di Basilea 2, giudicati troppo restrittivi e non adatti ai tempi di Crisi.

CRISI: MERKEL, ALLENTARE TEMPORANEAMENTE CRITERI DI BASILEA II
19 mar - La Germania vuole un allentamento dei criteri di accesso al credito bancario e controllo del rischio attualmente regolati dal protocollo di Basilea II. Lo ha spiegato il cancellerie tedesco, Angela Merkel, alla vigilia del summit Ue di Bruxelles. Per il cancelliere, Basilea 2 ''e' troppo prociclica e dunque si rischia un razionamento del credito tra la primavera e l'estate'', promettendo che nel summit Ue, la Germania ''combattera' duramente'' per allentare i criteri di Basilea II.
La Merkel ha spiegato come un allentamento temporaneo di Basilea II potrebbe essere piu' positivo delle misure anticrisi prese dai governi nazionali, ''rifiuto l'idea che servano nuovi interventi di sostegno pubblico all'economia'', ha concluso il cancellerie.

I tedeschi, si sa, sono metodici e costanti: come promesso la Germania sta tornando alla carica per allentare/sospendere Basilea. Lo si desume da un documento preparato dal Comitato Ecfin, che prepara le riunioni dell'Ecofin, in vista dell'incontro dei ministri finanziari europei di martedì prossimo. Berlino vuole una modifica temporanea dei requisiti di capitale per le banche al fine di alleggerire la pressione per il deprezzamento degli asset tossici.

Che le norme troppo stringenti di Basilea 2 possano avere pesanti ripercussioni sul credito alle imprese (soprattutto le PMI), pregiudicando così la ripresa dell'economia reale, è stato sottolineato due giorni fa da Guidalberto Guidi, ex vicepresidente di Confindustria.

Una sospensione di 'Basilea 2' per 18 mesi o due anni
Milano, 30 giu. 2009
E' quanto propone Guidalberto Guidi, presidente uscente di Confindustria Ancma, a margine dell'assemblea annuale dell'associazione svoltasi questa mattina a Milano, per risolvere la querelle che coinvolge banche e imprese in questo periodo di crisi economica.
''L'agenda di governo -ha affermato Guidi- dovrebbe prevedere un incontro a lato del G8 con i ministri dell'economia e i premier dei diversi Paesi per proporre una sospensione di 'Basilea 2' per 18 mesi o per due anni, il tempo necessario per superare questo periodo di crisi economica. In questo modo -ha aggiunto- le banche non avrebbero piu' scusanti per non intervenire a sostegno delle imprese''.

L'assedio a Basilea è portato in forze massicce dal mondo imprenditoriale: già a fine marzo 2009 gli Industriali Lombardi in un articolo del Sole24ore mettevano sotto accusa gli accordi di Basilea 2.
Basilea 2, serve più flessibilità
Martedí 24 Marzo 2009
.........Il tema dei temi, spiega il presidente Giuseppe Fontana nella sua relazione, è ovviamente il credito, mai così vitale come in questi mesi. «Le banche, infatti, devono rispettare parametri di rischio, ma le Pmi, tradizionalmente più esposte ai cicli negativi di mercato devono poter continuare a godere della fiducia». Di qui la proposta di Fontana: «Introdurre, anche temporaneamente, maggiore flessibilità nell'applicazione delle regole di Basilea 2».
... «la crisi sta incentivando il ridisegno del layout produttivo per tenere alto l'export, visto che è crollato il mercato Usa. Anche qui, però: il problema è il credito. Le banche si fermano ai modelli matematici di Basilea 2 invece di venire a valutare in azienda».

E l'imprenditrice Fiorenza Mursia sul Riformista scriveva un'accorata lettera il 18 febbraio 2009, naturalmente esprimendo un giudizio partigiano.
...In Italia le imprese sono soffocate da un sistema bancario che - usando come alibi i rating di Basilea 2 - sta in modo sistematico revocando o riducendo affidamenti e alzando i tassi di interesse. Da imprenditore che vive nel Paese reale, nell’economia reale, posso assicurare al presidente Catricalà che la stretta creditizia c’è, che i tassi di interesse sfiorano il 14 per cento, che il sistema di autofinanziamento (anticipo fatture, factoring, eccetera) sta collassando perché tutti i clienti sono potenzialmente a rischio.
O almeno tali li ritengono gli istituti di credito. Posso anche testimoniare che, contrariamente a quello che ha dichiarato (testuale: «Emerge una politica di finanziamenti del settore bancario italiano che dimostra il suo radicamento al territorio e storicità nei rapporti banca-impresa»), «la storicità dei rapporti banca-impresa» oggi non vale niente e viene annullata da una semplice telefonata.
Ho visto in questi mesi cambiare le facce, letteralmente, delle banche italiane. Dove c’era un funzionario ragionevole e di buon senso che conosceva pregi e difetti delle aziende, oggi ci sono funzionari zelanti che sembrano selezionati sulla base del principio: «Meno pensano meglio è». Le eccezioni si contano sulle dita di una mano.
............
Solo da un quadro corretto della realtà il legislatore potrà trarre giuste e rapide conclusioni. Nel mio piccolo ne suggerisco una: moratoria su Basilea 2. Se hanno allentato i parametri di Maastricht, si potranno bene allentare quelli di Basilea 2 e dire chiaramente alle banche che non possono usarli come clave per disintegrare le aziende.

Ma cos'è Basilea 2?
...Basilea 2 impone al sistema bancario vincoli assai rigidi nel rapporto tra riserve e crediti concessi (impieghi), inoltre fissa delle procedure fortemente vincolanti per l'erogazione del credito. Fondamentale a tal fine la classe di rating che viene assegnata alle imprese: più alta è la classe di merito più agevole è l'accesso al credito sia con riferimento al plafond disponibile sia con riferimento alle condizioni. Al contrario con l'abbassarsi della classe di merito si riduce la possibilità di accedere al credito e si appesantiscono, talora in maniera assai grave, le condizioni.
Di fatto Basilea 2 e quindi le banche legano la concessione del credito e le condizioni al grado di rischiosità dell'impresa. La questione è che la batteria di parametri assunti a base del rating, oltre a puntare sulla virtuosità delle imprese, punta sulla capacità dell'impresa di garantire in tempi fisiologici il rientro e quindi la solvibilità. Di fatto il volume del portafoglio ordini, il fatturato, il cash flow (quindi i tempi d'incasso) diventano essenziali per un'ordinata ed efficace gestione della liquidità aziendale. Il problema è che al momento tutti questi parametri sono generalmente caratterizzati da andamenti negativi. La crisi sta mordendo le imprese singolarmente e come sistema......
La Gazzetta del Mezzogiorno - 30 marzo 2009

Mi riesce difficile esprimere giudizi in merito a questo "assedio, pertanto mi mantengo neutrale.
Gli imprenditori hanno le loro ragioni, le banche hanno le loro ragioni ed "il legislatore" di Basilea 2 ha le sue ragioni.
Posso fare solo alcune osservazioni di principio.
Si ripete che la Crisi è stata causata dal debito eccessivo e la si combatte con ancora più debito (degli stati stavolta).
Si ripete che la Crisi è stata causata dalla deregolamentazione eccessiva e la si combatte allentando ancor più le regole esistenti ed al tempo stesso si proclama ai quattro venti che si scriveranno nuove regole più rigide...
Qualcosa non mi torna...
C'erano rigidi regolamenti ed adesso li si vuole cambiare a gioco in corso, perchè la partita sta buttando male: questo è un pessimo atteggiamento, sempre e comunque.
C'erano delle "zone opache" non regolamentate: per esempio il mondo dell'OTC (Over the Counter), il mondo dei CDS ed il mondo dei Paradisi fiscali...tutti sapevano ma tutti chiudevano un occhio, perchè a molti faceva comodo.
E c'erano regolamenti allentati ad arte come è successo negli USA per il Community Reinvestment Act, forzando le banche ad erogare mutui a cani e porcelli per ragioni politiche ed ellettorali. Proprio questi allentamenti mirati sono stati la causa principale della bolla dei Subprime.
Qualcosa non mi torna...
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