venerdì 10 luglio 2009

L'invasione della Spazzatura


Siamo invasi dalla spazzatura ovvero dai cosiddetti Junk Bond (obbligazioni spazzatura).
A causa della Grande Crisi molte aziende sono andate in sofferenza e rischiano di andare gambe all'aria.
Di conseguenza il loro debito è diventato ad alto rischio: le probabilità che non riescano a tenere fede* alle loro "obbligazioni" è diventata molto alta.
*(leggi rimborsare...)

Non a caso si sono moltiplicati i traders su obbligazioni rischiose ad alto rendimento.
Si specula su questi assets una volta adatti ai pensionati ed oggi adatti ai giocatori di poker...sfruttando ampi spread (differenze elevate tra denaro e lettera), inefficienze del mercato, carenza di volumi, vuoti d'aria ed impennate nei book etc
Roba da professionisti...
Gli amatori invece stiano attenti alle tentazioni diaboliche per esempio di un junk bond Fiat scadenza 2017 trattato su un mercato "parallelo" poco liquido (tranche minima da 50mila cucuzze). Il rendimento è stellare: quasi il 12%....
Ricordate i bond argentini, Cirio o Parmalat...ecco appunto...

La crescita dell’indebitamento delle corporation su scala mondiale sta producendo una diffusione esagerata di obbligazioni ad alto rischio (junk bonds) che potrebbe produrre gravi conseguenze per gli investitori. E’ l’allarme lanciato dal direttore della divisione credit strategy di Morgan Stanley Greg Peters e ripreso dall’agenzia Bloomberg.

Secondo Peters la crescita del rischio avrebbe dato il via a un trend di crescita degli interessi offerti sul mercato generando quest’anno un tasso di fallimento (default rate) pari al 13%, il dato più alto degli ultimi 11 anni. Sempre secondo il dirigente di Morgan Stanley, circa il 42% delle compagnie che emettono le cosiddette “obbligazioni spazzatura” presentano debiti pari a sei volte i profitti. I rischi per il mercato sono enormi.

La carenza di liquidità e la mole di debiti dovrebbero generare un’ondata di default sconvolgendo un settore caratterizzato da rilevanti fenomeni speculativi. Proprio la speculazione sull’imminente fine di una crisi ancora in atto sarebbe stata responsabile delle grandi rendite registrate fino ad ora nel settore dei bond ad alto rendimento/rischio con profitti netti pari al 29% degli investimenti nel primo semestre 2009.

Secondo Standard & Poor’s, il tasso di default sulle operazioni speculative nel mercato statunitense (U.S. speculative-grade default rate), attualmente a quota 9,2%, potrebbe raddoppiare entro il maggio del prossimo anno.
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