venerdì 3 febbraio 2012

Anche Benetton lascia Piazza Affari (e l'Italia)...A quando il delisting di FIAT?


L'inarrestabile processo di delocalizzazione estrema e di sudamericanizzazione delle economie (ex-)avanzate continua imperterrito a tracciare la sua parabola.
vedi il mio classico POST Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando...)

Marpionne l'Amerikano ha aperto la strada...
E man mano gli altri Marchi Globali Italiani stanno abbandonando sempre più l'Italia verso nuovi orizzonti "emergenti": il Mercato italiano e quello europeo diventano sempre meno strategici e rilevanti nel quadro globale delle vendite e dei fatturati di questi colossi.

Ecco che anche Benetton ha deciso di abbandonare il listino di Piazza Affari, lanciando un'offerta pubblica di acquisto (OPA) finalizzata al delisting del titolo (a prezzi storicamente stracciati)
Benetton è uno dei più famosi Marchi Globali Italiani che ormai d'italiano hanno sempre meno: infatti ogni anno che passa si globalizzano e delocalizzano sempre di più.
Magari Benetton tra un paio d'anni si riquoterà alla Borsa di Hong Kong o di Shangai...ma non sarà certo l'ultima ad abbandonare Piazza Affari: i principali Marchi Italiani non solo stanno.... abbandonando fisicamente l'Italia ma abbandoneranno anche la nostra Borsa Valori, ormai poco strategica e limititativa....una vera e propria palla al piede per i piani di delocalizzazione estrema...

A questo punto aspetto solo il DELISTING DI FIAT così Marpionne potrà trasferire la sua scrivania di tanganika direttamente negli uffici di San Paolo e di Auburn Hills.
A Piazza Affari rimaranno solo i titoli "ciofeca", le small caps e le Banche feudali...che moriranno d'inedia perchè non avranno più nulla da spremere.
Giudizi contrastanti su Fiat, il Lingotto si salva grazie a Chrysler
ASSUNZIONI ALLA CHRYSLER, A PARTIRE DALL'IMPIANTO IN ILLINOIS
Chrysler Group LLC annuncerà la prossima settimana l'assunzione di più di 1.600 addetti alla produzione in un impianto di assemblaggio dell'Illinois, segnando l'inizio di una campagna di assunzioni che promette di aggiungere migliaia di lavoratori agli stabilimenti della casa automobilistica per i prossimi tre anni.
Dall'annuncio dell'OPA su Benetton
vi evidenzio in grassetto un vero e proprio CAPOLAVORO di eufemismo e di burocratese economico-finanziario...: lascio a voi il piacere di tradurlo IN LINGUAGGIO COMUNE...
La cassaforte della famiglia Benetton che controlla il gruppo dell'abbigliamento con il 67,1% del capitale ha detto che lancerà un'Offerta pubblica di acquisto in contanti finalizzata al delisting ad un prezzo di 4,60 euro per azione....
Edizione Holding ritiene che "il delisting di Benetton Group possa fornire al management la flessibilità richiesta nel medio e lungo termine per implementare le azioni necessarie a fronteggiare le sfide derivanti dal mutato contesto competitivo".
Una fonte del settore afferma che Alessandro Benetton, che da maggio prenderà le redini del gruppo di Ponzano, vuole avere mani libere per eventuali operazioni straordinarie, cessioni, spinoff di Benetton....
I Benetton alzano il velo dell'Opa sulla casa di moda ialiana più famosa al mondo.
vedi i miei POST
GAOLIN E IL CIGNO BIANCO
Una semplice verità...: se non facciamo lavorare la gente, non potremo mai più avere un’economia

Come sempre gli USA hanno fatto da apripista.
Per questo possiamo dire che Marpionne vuole solo far l'americano quando fa le sue sparate da Terminator e quando implementa le sue "rivoluzionarie" strategie industriali e di riposizionamento sui mercati globali...
In fondo Sergio sta solo imitando i maestri delle Multinazionali made in USA.
DA NON PERDERE il mio Post: E le Multinazionali risposero: CHISSENEFREGA!

Mese di Febbraio...
SEMAFORO MOTIVAZIONALE ROSSO


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Se poi pensiamo che le Multinazionali pagano pure un CAZZO di tasse come premio di aver delocalizzato a stecca...allora, al di la dei piagnistei ufficiali su "la nostra prima priorità è il lavoro...", possiamo meglio capire il vero ruolo della politica in questo Processo...
Alla stregua di Luigi XIV il Re Sole....NOI Multinazionali possiamo affermare che LO STATO SIAMO NOI: SIAMO I NUOVI SOVRA-STATI GLOBALIZZATI E TRASVERSALI
In saecula saeculorum....
Ma il nostro capolavoro negli USA (ed anche altrove), dove compriamo tutti belli&brutti, è stato di farci creare addirittura leggi ad hoc e regimi fiscali che favoriscano la nostra de-localizzazione selvaggia.
Già paghiamo una cippa di Tasse mentre il Minnesota è in shutdowne e tutto va a ramengo...
...Tutto ciò, mentre oggi la pressione fiscale federale è ai minimi degli ultimi 60 anni (circa il 15 per cento del Pil), e gli stati si muovono in modo pro ciclico, licenziando personale pubblico per raggiungere il pareggio di bilancio....
Inoltre nei nostri Paesi di nascita
per impoverire i cittadini, distruggere posti di lavoro e far sparire la classe media
addirittura ci favoriscono permettendoci di "SEMI-EVADERE SEMI-LEGALMENTE" LE TASSE SE DE-LOCALIZZIAMO
e DUNQUE DE-LOCALIZZIAMO ANCOR PIU' ALLEGRAMENTE,
facciamo paccate di UTILI come non mai nella storia, sediamo su montagne d'oro di cash mentre gli USA(&affini) s'impoveriscono...
Ah! Ah! Ah! Geniale vero?
Non ci credete? Vi sembra troppo SFACCIATO?
Ecco qui le prove:
Tax Winners/Loser? Obama - Immelt. No conflict?
La Mirabolante Parabola di "Jeff The Delocalizator...
E per integrare tutti i miei bei discorsetti che tanto solo discorsetti rimarranno (perchè c'è ben poco da fare) ecco un bel post di COBRAF:
  • Le Multinazionali Pagano la Metà di Tasse di un Artigiano e Impresa Italiana
  • 02:13 31/01/12
  • Monti sta affossando l'economia: "la fiducia dei consumatori cade al livello più basso dal 1996..", il Fondo Monetario ha appena abbassato la stima per l'Italia a -2.2% di PIL nel 2012, questo nonostante la stima per l'economia mondiale sia del +3% e se il FMI dice -2.2% probabilmente pensano ad un -3% di PIL come ha scritto un mese fa DeBenedetti.
    Il mio piccolo modello direbbe anche un -4% di PIL però, perchè gli ultimi dati sono che il credito nell'euro area e in particolare in Italia si sta riducendo del 2-3% (non è mai successo, per venti anni è sempre cresciuto dal 5 al 10% annuo)........

    L'elite parla solo del "deficit pubblico", hanno firmato oggi un Trattato Europeo che impegna a ridurre il deficit pubblico allo 0.5% di PIL follia allo stato puro.
    Intanto il settore privato in Italia avrà un deficit nel 2012 del 7-8% di PIL... questo è l'unico "deficit" che conta razza di idioti, perchè sono decine di migliaia di fallimenti in arrivo, aziende e attività che una volta che hanno chiuso poi le fanno riaprire Monti ed Equitalia?
    Mario Monti, Passera, Befera di Equitalia e il coro dei giornali e televisioni applaudono la caccia all'evasore, che con le aliquote e tasse attuali significa inchiodare un autonomo e un impresa in Italia a pagare dal 40 al 60% di tasse.
    Questa repressione ha un pesante impatto negativo sull'economia.


    L'America va meglio invece ad esempio perchè le sue imprese evadono di più legalmente le tasse.
    Le grandi aziende multinazionali pagano in media il 28% di tasse ad esempio in America (in Italia non ho i dati), incluse le tasse locali e non perchè in America le aliquote siano tanto più basse che in Italia, ma piuttosto perchè hanno studi di avvocati, fiscalisti e lobbysti a disposizione.
    Nel 2010 su 1,100 miliardi di utili le società dell'S&P 500 hanno pagato solo 322 milioni di dollari di tasse (il 28%)

    Se un commerciante, artigiano, professionista o piccola impresa in Italia riesce a pagare in Italia su 100 mila euro di entrate 28 mila euro di tasse, come fanno le multinazionali americane, risulta un evasore.....
    Invece General Electric, Yahoo, Amazon, Ebay, TimeWarner che hanno pagato ad esempio negli ultimi cinque anni meno del 10% di tasse sono esempi positivi del fatto che "all'estero invece si pagano le tasse"......
    Prima che sia troppo tardi le imprese e gli autonomi dovrebbero lanciare la rivolta fiscale, rifiutandosi di versare più del 28%. Lo slogan sarebbe : "paghiamo quanto le multinazionali, ma non di più.."
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