giovedì 16 febbraio 2012

Sempre più villaggi spagnoli stanno accettando di nuovo la peseta


L'attività del mio Blog e del mio canale Twitter
riprende grazie alla lungimiranza di un'avanguardia di sostenitori attivi che sa guardare lontano.
Semplicemente....GRAZIE.


Su Business Insider ho scovato questa interessante parabola iberica...che ci fa capire come nei paesi "periferici" dell'eurozona la nostalgia per le valute nazionali sia molto forte e vada di pari passo con la forte delusione per l'euro-avventura...
Ma anche la core-Germania non scherza: secondo un sondaggio il 50% dei tedeschi vorrebbe tornare subito al marco...

Nel frattempo anche la Spagna è entrata ufficialmente in Recessione tecnica, anche se in modo un po' meno brutale dell'Italia
Spanish GDP (Constant SA) (Q4 F) Q/Q -0.3% vs. Exp. -0.3% (Prev. -0.3%)

Era iniziata come una campagna per raccogliere le pesetas rimaste inutilizzate e cambiarle in euro presso la Banca di Spagna...ma con la crisi che continua ad ingigantirsi senza che si possa intravvederne la fine, l'iniziativa ha iniziato a vievere di vita propria...
Attualmente almeno 4 città spagnole, anche se temporaneamente, si sono riconvertite all'uso delle pesetas (la valuta in uso in precedenza) al posto dell'odiato euro...

Questa nuova tendenza......è iniziata a Marzo dell'anno scorso a Murgados, una piccola cittadina spagnola di pescatori sulla costa nord della Spagna.
Più di 60 negozi hanno iniziato ad accettare sia l'euro che la peseta per gli acquisti.
L'iniziativa è stata un successo: la gente in tutta la Spagna ha iniziato a tirar fuori le pesetas dimenticate nei nascondigli più improbabili per recarsi a Murgados e comprare un po' di tutto.

Anche Salvaterra De Mino, Gorbea, e Villamayor de Santiago sono tornate per pochi mesi ad essere terra di Pesetas...e ne hanno raccolte parecchie.
In ogni caso l'unica cosa che i negozianti possono fare con quelle pesetas è di andare a cambiarle in euro presso la Banca di Spagna.
La valuta unica è stata introdotta nel Paese a Gennaio 2002 ma il Governo spagnolo non ha mai fissato una data limite per cambiare le proprie pesetas in euro.
Così la Spagna è l'unico paese dell'eurozona nel quale la vecchia valuta può ancora essere convertita in euro (nel 2002, 166.386 pesetas=1 euro).
La Banca di Spagna stima che ci siano ancora in circolazione pesetas per un valore di 1,7 miliardi di euro.

Mentre la "mossa" potrebbe essere stata semplicemente un mix di nostaglia e di espediente pubblicitario, la gente delle città che sono "tornate alla peseta" ha percepito l'iniziativa come una mossa che è servita a rianimare un'economia stagnante.
Infatti i dati sulla disoccupazione spagnola sono allucinanti con un 23% di disoccupati ed i prezzi del cibo che sono aumentati del 43% dall'introduzione dell'euro.

E si teme che la Spagna debba essere "salvata" dall'Eurozona.
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