lunedì 30 marzo 2009

Wagoner fa le valige...piene di dollari?


Finalmente uno dei principali "satrapi" di questa Crisi fa le valige o meglio viene cacciato a pedate come probabile conditio sine qua non affinchè l'amministrazione Obama approvi ulteriori aiuti di stato alla GM.
Non soprende la notizia di poco fa delle dimissioni di Ricky Wagoner. Al contrario, era ben più soprendente la resistenza del "Padre Padrone" di GM che avrebbe dovuto levare le tende molto tempo fa...Si vede che aveva ancora ottimi argomenti ed appoggi per resistere fino ad oggi al timone della corazzata GM che rischia di affondare.
Non voglio unirmi ai cori semplicistici e demagogici che di questi tempi sono alla ricerca di fin troppo facili capri espiatori: Mr. Wagoner è solo il l'icona di una complessa piovra di responsabilità politiche, imprenditoriali, finanziarie etc...
Però a consistenti onori (e retribuzioni...) coincidono consistenti oneri ed è buona norma che di fronte a pessimi risultati saltino "le teste coronate", buona norma che in Italia non ha mai preso piede...nemmeno di fronte alla Grande Crisi.
A questo punto sorgono spontanei alcuni dubbi...
Inizierà anche Per Wagoner la solita scandalosa tiritera sui Bonus milionari che questi "bravi manager" incasseranno comunque grazie a contratti a prova di bomba?
Non sarebbe il caso che l'amministrazione Obama approvi d'urgenza una legge che invalidi e renda revisionabili tali contratti che regalano fuori tempo massimo soldi a manager "discutibili" (eufemismo)? E' necessario porre uno STOP a questa BEFFA a danno degli azionisti ed obbligazionisti delle aziende depauperate proprio dai beneficiari di tali bonus. Tale beffa spernacchia anche i contribuenti americani che con i soldi delle loro tasse permettono di salvare tali aziende dal default.
Che fine faranno i 28 miliardi di dollari che la GM deve ai propri obbligazionisti, ovvero un esercito di cittadini americani della middle-class (oltre alle banche)?
Infatti ogni normale cittadino americano ha investito i suoi risparmi in azioni ed obbligazioni della Coca-Cola, della AT&T, della Microsoft, della GM...e di altre aziende bandiera della corporate america.
E che fine faranno i 20 miliardi di dollari che la GM garantisce ai suoi fondi sanità per ex-dipendenti in pensione che si devono operare di prostata...?
E che fine farà l'enorme ed oneroso fondo pensione GM dei 250mila dipendenti sparsi per il mondo?
E' la storica palla al piede di GM: già nel 2002 era in rosso per 19 miliardi di dollari, nel 2007 il rosso era cresciuto a 39 miliardi di dollari.
Il fondo è sostenuto in buona sostanza proprio dall'emissione obbligazionaria (di parecchio superiore all'attivo) che oggi rischia di naufragare...
Inoltre è una certezza che l'attivo 2008 del fondo si sia ridotto in modo consistente (nel 2007 era di 130 miliardi contro 171 miliardi di obbligazioni): non esistono dati trasparenti sulle gestioni previdenziali ma l'allocazione del fondo pensione GM era molto sbilanciata sull'azionario in generale e sui titoli immobiliari, assets che sono crollati negli ultimi tempi anche del 50%. Pare che la gestione del fondo sia stata molto aggressiva e spregiudicata.
Il fondo pensione è costato negli ultimi 14 anni ai bilanci di GM ben 98 miliardi di dollari, al ritmo di 7 miliardi di uscite l'anno. E qual è stata la redditività industriale di GM nello stesso periodo? Quasi sempre più bassa del costo del fondo pensione.
Queste erano crepe strutturali che rischiavano di far crollare la diga delle pensioni GM già ai tempi delle conigliette e dello champagne....Figuratevi adesso in piena crisi!
E pensate in che stato d'animo saranno di questi tempi gli sventurati pensionati della General Motors...

da La Repubblica
Si è dimesso Rick Wagoner AD e Presidente di General Motors

DETROIT - L'amministratore delegato di General Motors Rick Wagoner si è dimesso. Wagoner era a capo del colosso automobilistico americano da otto anni ed ha deciso di lasciare il suo posto alla vigilia di un importante intervento del presidente Usa Barack Obama proprio sugli aiuti all'auto.
E' stata una persona a conoscenza dei programmi della General Motors a rivelare all'agenzia Associated Press che Rick Wagoner si dimetterà dalla cariche di presidente e amministratore delegato del colosso automobilistico di Detroit. La fonte ha richiesto l'anonimato perchè la decisione di Wagoner non è stata ancora formalmente annunciata.
L'iniziativa giunge alla vigilia della presentazione del presidente Barack Obama del piano per rilanciare il settore automobilistico statunitense. Obama e altri responsabili della sua amministrazione hanno annunciato che la stessa General Motors e Chrysler dovranno procedere a una ristrutturazione più profonda prima di ricevere ulteriori prestiti dal governo. Entrambe le società sopravvivono grazie a un aiuto pubblico di 17,4 miliardi di dollari.
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