giovedì 26 marzo 2009

La coperta è troppo corta


Come anticipavo ieri tempestivamente in La Regina è sempre più nuda,
la Notizia con la "N" maiuscola è stata l'asta semideserta (non succedeva da anni) dei titoli di stato Inglesi (GILT 2049) con le notazioni anti-panico ed i distinguo del caso.
Poco dopo anche l'asta dei T-Bond USA quinquennali ha destato preoccupazioni: infatti il tasso d'interesse è stato dell'1,849%, un tasso superiore alle attese. Questo fa temere che se non si "smollano" più interessi, anche qualcuna delle numerose e nutritissime aste USA (3000 miliardi di $ per il 2009!) potrebbe andare semi-deserta...E la borsa USA è crollata in 45 minuti da +2% a -0,6% proprio sull'onda di questi timori.
Geithner potrebbe avere difficoltà a finanziare l'enorme mole di denaro messa in campo per fronteggiare la crisi finanziaria e la recessione, perchè ricordiamoci bene che la montagna di soldi messa in campo dagli USA contro la crisi non era custodita nei forzieri dello stato ma sono tutti soldi a DEBITO...Ipoteche e scommesse sul futuro.

Il paradosso della coperta troppo corta è questo...
Il super-rimbalzone delle borse delle ultime due settimane ha allontanato gli investitori dai titoli di stato e dai loro rendimenti da fame, mentre il debito (e quindi il rischio) degli stati aumenta a dismisura per tamponare la crisi.
Se da un lato le borse continuassero a salire
(attirando capitali), le aste di titoli di stato dovrebbero offrire rendimenti in salita per non finire semi-deserte.
Ma se i rendimenti dei titoli di stato (rifugio) salissero, in questo permanente contesto d'insicurezza i capitali verrebbero attratti di nuovo dalle obbligazioni e la borsa scenderebbe...
I debiti degli stati stanno "sbracando" ed impongono un finanziamento degli stessi a tassi bassi. Se i tassi si dovessero alzare (anche per una prolungata salita delle borse, come si diceva), il maggiore peso degli interessi minerebbe la salute delle finanze pubbliche e quindi anche delle borse.
Un bel paradosso...
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