martedì 17 marzo 2009

La garanzia dello stato sui conti correnti è vera, verissima od inesistente...?


In questi giorni abbiamo assistito alla querelle un po' surreale tra la presidente di Confindustria Marcegaglia che chiedeva SOLDI VERI per le imprese in crisi ed il presidente Berlusconi che rispondeva che sono già stati stanziati SOLDI VERISSIMI.
Insomma ancora una volta questa crisi ci ha insegnato che i SOLDI sono un concetto MOLTO RELATIVO la cui esistenza è condizionata da opinioni soggettive, da punti di vista e da sfumature semantiche...

Ma veniamo ad un rumors che ci tocca MOLTO più da vicino...
Ad ottobre nel pieno della tempesta per la prima volta sembrò che le banche dovessero sfaldarsi e tutti eravamo confusi ed impauriti... ormai invece ci abbiamo fatto l'abitudine anche se le banche stanno peggio che ad ottobre 2008...
Si iniziò quindi a parlare tutti i giorni di GARANZIA sui conti correnti e conti deposito: molti scoprirono l'esistenza del perfetto sconosciuto, il FITD fondato nel lontano 1987 senza che nessuno (o quasi) dovesse mai preoccuparsi della sua esistenza...
Ebbene il FITD copre ogni depositante per un massimo 103mila euro in caso di fallimento della propria banca.
Ma ad ottobre 2008, nel marasma generale, questa garanzia sembrò insufficiente ad evitare la fuga dai conti correnti ed allora il buon Tremonti (sulla falsariga di altri stati europei) aggiunse per decreto legge la garanzia dello stato di 100mila euro per un periodo di 36 mesi.
"Gli Italiani non perderanno nemmeno un euro!" si proclamava in quei giorni, se ben ricordo...
vedi in questo blog l'articolo del 6 marzo "Ma le banche possono fallire?"

Ma alla fin fine questa GARANZIA C'E' O NON C'E'?
Secondo fonti finanziarie, i decreti legge di ottobre 2008 del Tesoro sono di natura straordinaria e diventano operativi SOLO dopo la consultazione con Banca d'Italia, e SOLO dopo l'emanazione dei cosiddetti regolamenti attuativi che stabiliscono criteri e modalità di tale garanzia.
A quanto pare ad OGGI (passati quasi 6 mesi!) i regolamenti attuativi non sono stati ancora stilati e non è stata ancora stabilita nè trovata nessuna copertura nel bilancio dello stato.
Si sono promessi denari ma senza dire come veranno dati e dove verranno trovati...


Insomma la Garanzia di Tremonti sui conti correnti sarebbe rimasta solo sulla carta come si suol dire, una carta verissima...a quattro veli di morbidezza ma sempre carta è...
Una dichiarazione ufficiale da parte del Ministero dell'Economia per illuminarci e traquillizzarci su questo dubbio sarebbe la benvenuta e tutti i risparmiatori italiani ne sarebbero grati.

Come già anticipavo il 6 marzo sempre su questo Blog in "Ma le banche possono fallire?"
Il FITD non è un fondo anche se si chiama impropriamente così, ovvero non ha una dotazione di denaro già versato ex-ante, accumulato nel tempo ed investito (il che darebbe maggiore sicurezza e garanzia) è piuttosto un Consorzio di Banche che s'impegnano a pagare ex-post se una delle consorziate fallisce, ovvero sborsano i soldi sono in caso di bisogno perchè dovrebbero averne accantonati un po' nei loro bilanci...
E' evidente che se saltano un paio delle consorziate più grosse, le altre consorziate non sono in grado di coprire i correntisti e di garantire alcunchè.
Ecco perchè il Governo ormai da ottobre 2008 ha dichiarato che garantirà per tutto il 2009 i conti correnti agiungendosi alla garanzia del FITD.
Anche il governo però non ha specificato in che modo e con quali risorse farà fronte a questa garanzia promessa.

e che Tremonti abbia un problema "storico" a trovare le risorse necessarie è testimoniato qui
http://lagrandecrisi2009.blogspot.com/2009/03/prendiamoci-una-pausa.html
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