martedì 11 ottobre 2011

Quando NOI eravamo Steve Jobs....


Ad integrazione del mio articolo su Steve Jobs
che cercava di dare un taglio un po' meno scontato
della classica contrapposizione
Steve Genio&Santo vs. Steve Corporate-Squalo&Furbone...
vi suggerisco la lettura di questo illuminante articolo (mi hanno anticipato di un pelo...)...... :
Olivetti P101, quando gli italiani erano Steve Jobs
da Linkiesta.it
Il primo computer da tavolo è stato il Programma 101 dell’Olivetti, nel 1964.

Concepito a Ivrea dall’ingegner Perotto, ne esportammo negli Stati Uniti quarantamila in un solo anno.

Gli americani provarono anche a copiarlo. E lo fecero.
Ma la Hewlett Packard perse la causa e fu costretta a pagare 900.000 dollari di risarcimento.

Oltre che intelligente era bello, un totem in grado di scatenare il piacere di possederlo.

Il vestito era stato disegnato da un designer, Mario Bellini, che a Linkiesta ha raccontato quel tempo eroico e una telefonata ricevuta anni dopo.

Era un certo Steve Jobs e lo chiamava a lavorare alla Apple. Ma lui dovette dire no ....
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E non perdete nemmeno la chicca di quando battemmo l'IBM nel campo dei Super-Calcolatori
Olivetti Elea 9003: supremazia tecnologica made in Italy
.....È necessario fare un salto indietro di un ulteriore quarto di secolo, per arrivare al punto più alto raggiunto dalla Olivetti: arriviamo al 1959, anno in cui l’azienda di Ivrea lanciò e mise in produzione, prima al mondo, un computer totalmente a transistor, battendo sul tempo la già titanica IBM.
Ispirato dalla visione di Adriano Olivetti – uno che, quando Steve Jobs non era ancora nato, affermava che il design è l’anima del prodotto – e dal genio dell’ingegnere italiano di origine cinese Mario Tchou, l’Elea 9003 rappresenta una pietra miliare dell’elettronica mondiale, una rivoluzione copernicana in un contesto dominato dalle calcolatrici meccaniche e da pochi, pachidermici sistemi a valvole, rigorosamente targati IBM.

Oltre che sul fronte tecnologico e prestazionale, Olivetti fa la differenza anche sotto il profilo del design, affidando la progettazione di Elea 9003 ad un giovane Ettore Sottsass.
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Ed infine
se vi capita di trovare il DVD o se fanno qualche replica a teatro, NON perdete
Adriano Olivetti: il sogno possibile
di Gabriele Vacis con Laura Curino
Una pièce teatrale commovente, esaltante e purtroppo NOSTALGICA....

In un Paese come l'Italia privo di materie prime, di energia a buon mercato e di peso politico-militare rilevante a livello globale
non puntare ed addirittura lasciar morire
l'HIGH TECH, l'INFORMATICA e la RICERCA
sono atti CRIMINOGENI e SUICIDI...
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