mercoledì 30 ottobre 2013

Contante Libero Vs. Gabbbbanelli&Sakkomannis+Troika+Maggioranza Italioti...Secondo voi chi ha vinto??...


Vi ricordate la nostra EROICA (ma perdente...) battaglia sul CONTANTE LIBERO?
Centinaia di Bloggers grandi e piccoli si mossero in contemporanea lanciando un'iniziativa in rete senza precedenti (ullallààààà!).
Nacque il Portale Contante Libero che cercò di spiegare le VERE ragioni della lotta al contante
e non quelle STRUMENTALI e menzognere della Casta, dei mass-media-a-libro-paga e dei Banchieri (ABI).
Raccogliemmo (solo) 14mila firme....Uaoooo!
(considerate che ai tempi di PANIC come di Cipro o dei LTRO di Draghi...14mila accessi li facevo io da solo in un giorno...)
E nessuna Forza Politica Italiota aderì all'iniziativa.... a parte Forza Nuova (no comment).
Al limite le Forze Politiche principali
lessero, s'ispirarono e copiarono...
assimilando il nostro lavoro alle loro strategie, ai loro tempi, ai loro secondi e terzi fini....
(e li capisco benissssimo...hanno fatto solo bene...visto che sono Casta e che devono difendersi e mantenersi...
mica fare RETE...come una scolta di idealisti di nicchia o di reciclati che cercano un altro canale per sopravvivere...quali siamo noi bloggers...).

IN OGNI CASO...
Tutto il lavoro svolto non sfiorò nemmeno lontanamente la Massa Italiota
che è et rimane maggioranza
che ha persino diritto di voto in una democrazia rappresentativa 800esca a suffragio universale ovvero un bacino di cani&porci che da Crispi in poi vengono agevolmente manipolati...
mentre la democrazia diretta, che oggi sarebbe molto più adatta, rimane lontana lontana..a parte il Marketing di M5S...

Questa stra-grande maggioranza ITALIOTA ha come sua emanazione la CASTA...
Infatti continua a sostenerla ed a bersi di tutto e di più....
Noi siamo MINORANZA,
NICCHIA...punto a capo
E non riusciamo nemmeno ad essser AVANGUARDIA del possibile cambiamento
perchè, come spiegavo, la RETE sta diventando sempre di più dominio Italiota...per la legge dei vasi comunicanti e per l'evoluzione generazionale....

Vedi mio post:AL GRANDE BLUFF DELLA LOTTA AL CONTANTE SI RISPONDE CON UN BIG BANG (3 GENNAIO 2013)
MA bastano 5 minuti della Gabbbbanelli che spara (senza nemmeno sapere di cosa stia parlando) che il contante andrebbe eliminato del tutto (o tassato del 30%)...EPPOI risolverai sicuramente tutti i problemi d'Italia...:-)
ed il 99% degli Italiani (che sono tutti Italioti)...
.


invece di scandalizzarsi e dire "ma che cappio stai dicendo Gabbanelli???"...
al contrario diranno subito "ohhh sìììì...ha ragione......eccheccazzo! Ficooooo!"....
senza nemmeno cogliere che anche loro saranno gravemente danneggiati da questa geniale pensata...
SOLO 5 Minuti della Gabbanelli
ed il lavoro di 100 Blogger in contemporanea, l'iniziativa Contante Libero, la mia intervista in RAI vs. Tremonti etc



NON SERVIRANNO PIU' AD UNA CIPPA...
verranno cancellate con un colpo di spugna
ed anzi...la massa ci considererà pure degli originaloni, degli evasori, dei truffatori, dei pochi di buono etc etc
Questa è l'Italia 
in mano agli ITALIOTI ed alla LORO CASTA
che li rappresenta benissimo....fin troppo bene.

In ogni caso, per i 4 gatti della nicchia che ancora ci caga
vi copio-incollo questo bel post del Blog Vincitori&Vinti
che rilancia la palla in difesa del Contante, dopo che Sakkomannis (già sospetto che sia peggio di Monti...) rilancia la lotta (strumentale) per l'eliminazione del contante...
una cosa che manco sotto Pol Pot o sotto Hitler era mai venuta in mente a nessuno.
Legge di stabilità, Saccomanni: “Le critiche sono tutte marginali”
Ridurre i contanti, Pdl all’attacco
Il ministro: va limitato l’uso (N.d.R. già limitato ai livelli minimi della Galassia)
Alfano di parere opposto. Letta: no polemiche, serve trasparenza
Ma questo ci meritiamo
visto che la maggioranza Italiota è fatta di totali ignoranti-superficiali-deficienti ...
anche se con diritto di voto.
Dunque buona lettura
per chi ha un po' di tempo da perdere ed ama le battagie di nicchia...
perse al 99%...

Io torno a tradare su FTSE MIB...
visto che, a spese vostre e dell'economia reale distrutta,
mi sto facendo un pacco di soldi (rigorosamente in leva) con soli 4 click...
e se volete vi faccio anche il dito medio...o la classica pernacchia....
Ormai STA VINCENDO SOPRATTUTTO l'economia finanziarizzata
e di questa Bolla non vedo la fine nè lo spillo che potrebbe bucarla (sono tutti d'accordo, sotto sotto....)
il resto è solo FUFFA e strade in salita...
A breve un mio post in merito su come cavalcare arditamente (ed imbottiti di cocaina)
la Grande Onda 
lievitando dentro la Grande Bubble (che si gonfia sempre di più)....

Sull'ennesimo attacco (strumentale) al Contante
in questa Italia di M...
prima vediamo l'interpretazione PRAGMATICA e scanzonata di FunnyKing
Intervista su Tempi (per il Contante Libero)

E poi la versione Biblica ed Ortodossa di Paolo Cardenà...

Vogliono (eliminare) il nostro Contante. Vi spieghiamo perche’
di Paolo Cardenà di Vincitori e Vinti.

Secondo quanto riportato dalla Reuters, il Ministro Saccomanni avrebbe espresso la volontà da parte dell’esecutivo di ridurre ulteriormente i limiti di utilizzo del contante.
Nell’agenzia si legge:
Il governo intende ridurre la soglia massima di pagamento in contanti, attualmente posta a 1.000 euro.”Questo è un punto su cui l’Italia resta indietro ed è un punto su cui vogliamo intervenire“, ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, durante un’audizione in Parlamento sulla legge di Stabilità.
Di seguito vi propongo alcune riflessioni, in parte già ospitate su numerosi articoli presenti sul blog.
Nella vita comune, l’utilizzo del denaro contante è  una delle cose più normali che esista. La possibilità di utilizzare denaro contante per compensare transazioni commerciali, costituisce elemento di libertà di  ogni essere umano, oltre che motore di sviluppo alla crescita economica e al benessere collettivo.
Quotidianamente, avvengono milioni e milioni di transazioni che hanno come contropartita l’utilizzo del denaro contate,  senza il quale, con ogni probabilità, parte di queste non avverrebbero mai, o avverrebbero in maniera sensibilmente ridotta
L’utilizzo del denaro contante è semplice, è pratico, è efficace, è veloce e non è costoso.
Questo, unito alla possibilità di utilizzare anche altre forme di pagamento che il progresso tecnologico ha reso disponibile, contribuisce ad elevare il grado di efficienza della società e delle pratiche commerciali le quali, a seconda dei casi, richiedono strumenti di pagamento più o meno consoni a talune tipologie di spese
Ridurre o eliminare del tutto l’utilizzo del denaro contante nelle pratiche commerciali, implicherebbe che chi ha uno stipendio, ad esempio, dovrà riceverlo obbligatoriamente in banca. Così come ogni sostanza contante di cui si dispone, dovrà essere depositata in banca, e da lì spesa attraverso la moneta elettronica.
Di colpo, grazie ad un atto normativo, il cittadino verrebbe privato oltre che di questa forma di libertà (cioè quella di utilizzare il contante), anche dell’unica forma di dissenso a sua disposizione nei confronti del sistema bancario. Per contro, le banche verrebbero graziate in quello che per loro costituisce il vero e proprio incubo: la corsa agli sportelli.
A quel punto, essendo il denaro smaterializzato e sostituito con un algoritmo astratto e intangibile, ne deriva che se non esiste moneta contante da scambiare e da prelevare, viene meno anche il pericolo che la popolazione possa chiedere la restituzione di ciò che non esiste. E’ evidente, e le banche festeggiano.Nel corso dei secoli, la necessità degli stati e quindi della politica, di contare sempre più sull’appoggio del sistema bancario per il finanziamento degli abusi di spesa della macchina statale e dei privilegi di politici (spesso corrotti ed incapaci), ha favorito l’instaurarsi di  una connivenza simbiotica tra la politica e il sistema bancario. Ciò  per reciproca convenienza: quella della politica di poter contare sui favori dei banchieri; e quella di quest’ultimi, di poter godere di  un quadro normativo di  favore per incrementare i propri affari e, in caso di dissesti, contare sull’interventismo statale.
Il denaro, per il sistema bancario, è elemento sul quale fonda i propri affari: in buona sostanza è la merce da vendere.  Avere il controllo e la gestione di tutto il denaro, per la banca, è un moltiplicatore del proprio business e quindi di redditività.
In un sistema basato sulla riserva frazionaria quale è il nostro, accade che i 1000,00 euro che vengono depositati in banca,  possono  diventare (per il sistema bancario) fino a 100.000, ossia cento volte tanto. E ciò è possibile per l’effetto moltiplicativo  dei depositi. Siccome sulle somme depositate la banca è tenuta ad accantonare solo l’1% del deposito (nel nostro caso 10 euro, l’1% di 1000) per far fronte ad eventuali esigenze di cassa e richieste di rimborso delle sostanze depositate, ne consegue che le altre 990 possono essere  immesse nuovamente nel sistema, mediate la concessione di prestiti. A questo punto i 990 euro concessi in prestito, vengono nuovamente depositati sul sistema bancario e la banca, dopo aver provveduto ad accantonare un’altro 1% (9.90 euro in questa seconda fase) della somma depositata,  avrà nuovamente a disposizione 980.10 da poter  concedere di nuovo in prestito, e così via fino a che non si sarà esaurito l’effetto moltiplicatore sul deposito iniziale. Ossia fino a quando non si sarà prodotta moneta virtuale per 100.000 euro a fronte dei 1000 euro di deposito reale iniziale. In sostanza, per ogni mille euro di deposito, la banca potrà moltiplicare fino a 100.000 euro la materia oggetto dei propri affari: il denaro. 
Sulla massa di prestiti concessi, in questo caso 99.000 euro,  la banca trae un enorme profitto applicando un tasso di interesse che chi ha usufruito del prestito  dovrà rimborsare a determinate scadenze, unitamente al capitale preso in prestito. Alla luce del ragionamento appena esposto, risulta del tutto agevole comprendere l’interesse da parte del sistema bancario affinché si giunga alla completa eliminazione della denaro contante. Tanto meno sarà il contante in circolazione, tanto più elevata sarà la possibilità riservata alle banche di incrementare il proprio giro d’affari e aumentare a la redditività prodotta, che si traduce in bonus milionari pagati ai super manager.
Il sistema bancario così deterrebbe in deposito la maggior parte della ricchezza del paese. Deterrebbe in custodia i vostri investimenti in titoli, azioni, obbligazioni, i preziosi custoditi in cassette di sicurezza, e ora anche il denaro che, obbligatoriamente, deve essere depositato sul conto corrente.
Siccome le pretese impositive dello Stato si fondano su imponibili di cui lo Stato stesso ne dovrebbe conoscere le dimensioni e la collocazione, se ne deriva che lo Stato non potrebbe tassare ciò che non conosce, come ad esempio il denaro contante che voi custodite a casa. Almeno fino a questo momento.
Il pericolo è proprio quello di essere obbligati, tramite un provvedimento di legge, a privarsi dell’utilizzo del contante, per rendere la macchina coercitiva del fisco ancora più efficiente, funzionale, perfetta e micidiale.
Tra qualche giorno,  le banche italiane dovranno trasmettere all’anagrafe tributaria tutte le movimentazioni dei nostri conti correnti. Lo stato, con un semplice click, potrà conoscere in tempo reale ogni vostra ricchezza: sia la sua collocazione, che la sua dimensione complessiva. Ricchezza incrementata, ovviamente, dai depositi di denaro contante che, oltre a far aumentare la base imponibile da colpire con un’eventuale imposizione patrimoniale, offre allo Stato la garanzia del buon esito della sua pretesa tributaria.
Quindi, in questo caso, avrebbe a sua completa disposizione ogni forma di ricchezza, e potrebbe tassare, confiscare ed espropriare, ogni importo a suo piacimento, desiderio e necessità, sia per salvare chi tale ricchezza la detiene in deposito (le banche), sia per salvare se stesso e i privilegi del manipolo di gerarchi da un eventuale bancarotta.
Anzi, questo pericolo è quantomai reale e percepibile al punto che buona parte della nomenclatura politica del paese non nasconde affatto il desiderio di applicare un’imposta patrimoniale.
Volete un esempio su cosa potrebbe fare lo stato con il vostro patrimonio? Bene, basta prendere ad esempio Cipro. La cosa più semplice da fare è proprio quella di aggredire il deposito sui conti correnti. Sono sostanze disponibili e quindi per definizione idonee ad essere immediatamente trasferite, dal conto corrente alle casse dello stato.E poi se lo Stato è fortunato e a voi vi dice male, sul conto corrente potrebbe anche trovare un saldo particolarmente elevato derivante dal mutuo che la vostra banca, magari, vi ha accreditato qualche giorno prima per comprare la vostra casa o finanziare la vostra attività. Quindi un “extragettito” per lo Stato, una maggiore rapina per voi, su dei patrimoni a debito che dovrete rimborsare alla banca.
La cosa vi sorprende? Nel 1992, con la patrimoniale di Amato, è accaduto proprio questo. Aziende e famiglie di sono viste confiscare ricchezza su delle somme derivanti da un finanziamento concesso dalla banca e temporaneamente depositato sul conto corrente bancario. Vi sembra giusto?

Volete un’altro esempio? Eccovi serviti. Parte della politica, ad esempio, come dicevamo, non nasconde
affatto l’idea che sarebbe favorevole ad un’imposta patrimoniale sui grandi patrimoni. A parte il fatto che non si forniscono chiarimenti su cosa debba intendersi per patrimonio, ossia se si dovranno considerare beni immobili, mobili, investimenti, aziende ecc., il sospetto è che, quando si accorgeranno che il gettito derivante da un’imposizione patrimoniale sarà molto ridotto, probabilmente, abbasseranno di molto il livello di patrimonio dal quale far scattare l’imposizione al fine di aumentare la base imponibile.
Solo per citare un esempio, qualora dovesse essere tassato il patrimonio immobiliare, non è detto che il contribuente abbia disponibili gli importi per adempiere all’obbligazione tributaria. Ecco quindi che il fisco potrebbe aggredire il conto corrente dove si detengono, per obbligo normativo, anche le risorse indispensabili per il sostentamento dei propri congiunti, lasciando a pancia vuota tutta la famiglia.
Ma la carrellata di casi e gli aspetti inquietanti di una simile coercizione della libertà individuale è ancora lunga, fitta ,se non interminabile. Si potrebbe andare avanti per ore, ma non cambierebbe affatto il risultato.
La banca, concludendo, diverrebbe una gigantesca camera di compensazione, ossia soggetto giuridico al servizio (più di quanto lo sia oggi) dello Stato per espropriare ricchezza: ossia il presente e il futuro di liberi ed onesti cittadini.
Il perché è chiaro: per rendere solvibile il debitore non c’è via più semplice che quella di compensare debiti del debitore con i crediti del creditore. E il gioco è fatto

Paolo Cardena’
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