giovedì 12 dicembre 2013

VOLTA & GABBANA (come ti salto sul carro del "Renzi" ovvero come la Stampa di Regime immediatamente lo santifica...)



Inizio a "scaldare" i miei lettori
sul prossimo obbiettivo delle mie invettive fin troppo indipendenti...
e spesso fin troppo SCOMODE ED IRRITANTI,
per tanti....per troppi...di tutti i colori...a dx...a sx ed anche al centro...;-)
NE pago il prezzo...
della mia imparzialità fuori dagli schemi
fuori dalle vecchie ideologie, dai preconcetti e dai triti e ri-triti luoghi comuni...
ma il prezzo di poter stare a schiena dritta
e di non dovere niente a nessuno
lo pago volentieri, anche se oneroso....
Io sono pronto a DARE LA MIA VITA
senza alcuna esitazione
solamente per due cose
1. la mia Libertà, la mia Coerenza, i miei Liberi Ideali...per non ESSERE COSTRETTO A VENDERMI&MENTIRE senza ritegno
2. Mia figlia...
E VOI???
)
La cura è spesso tanto amara quanto necessaria.
Ma...se tutti seguissero queste due semplici regole...L'ITALIA NON SAREBBE IN QUESTE TERRIBILI CONDIZIONI, ci scommettete?
QUESTA E' L'ESSENZA DELLA VERA INFORMAZIONE INDIPENDENTE...COSTI QUEL CHE COSTI...
anche se pochi sono in grado...ma SOPRATTUTTO hanno la volontà DI COGLIERE...

A breve su questo Blog analizzeremo meglio le cause
dell'inossidabile idiozia della maggioranza italiota (di sx o di dx.....it's the same...submitted to Casta...)
e del perchè un Presidente del Consiglio NON ELETTO e massimamente INCIUCIATO
di un Paese incendiato dai primi tentativi di una RIVOLTA fuori controllo
(...infatti gli sbocchi istituzionali e democratici del DISSENSO sono sempre più annullati da un TEMIBILE MURO DI GOMMA ...venduto come Sana&Sacra Democrazia ...mentre in realtà è STRISCIANTE REGIME - dunque assai più TEMIBILE)
dicevo....del perchè un Presidente del Consiglio 
possa permettersi senza alcun pudore
di sparare una cosa del genere (senza tema di esser preso a calci nel culo) 
1. Grillo pro violenza...2. mentre l'Italia rinasce..............
.
...non tanto per Grillo...che già sarebbe affermazione spudorata...visto che SENZA DI LUI ci sarebbero SENZA ALCUN DUBBIO gli squadroni in stile Alba Dorada e - di nuovo - le Bombe alla stazione di Bologna e/o le BR...
ma piuttosto per la SECONDA CHE HA DETTO...senza alcun pudore...senza alcuna vergogna...senza alcun LIMITE NELLA MENZOGNA....
MA con 3ml d'idioti che si mettono in coda alle fanta-primarie del fantasmatico-Piddì...e/o dopo 20 anni di fanta-Berlusconizzz e/o di fanta-Lega-Bossi...
LETTA SA CHE PUO' PERMETTERSELO

...o NO?

La dis-informazione di Regime
ha un RUOLO ENORME IN TUTTO QUESTO
ha una CORRESPONSABILITA' profonda
che diventa tout court RESPONSABILITA' DIRETTA ...
se non addirittura AL CUBO.
Rifletteteci cari giornalisti (s)venduti....
prima di prostituirvi per 4 lenticchie e/o per triste&indegno ricatto sulla Vs. ormai precaria posizione...
RIBELLATEVI!
UNITEVI ALL'INFORMAZIONE INDIPENDENTE!
Tanto ormai avete BEN POCO DA PERDERE e DA GIOCARVI.
Ormai siete il più micidiale e manovrabile sottoproletariato del regime...
MA potete fare ancora molto molto MALE...
se non sceglierete in MASSA di TENERE LA SCHIENA DRITTA....
SE CORAGGIOSAMENTE lo farete...ne avrete un RITORNO ANCHE VOI....
NON l'elemosina della CASTA...ma qualcosa DI PIU'...di cui ANDARE FIERI...anche se sempre 30 euro a pezzo saranno...ma almeno BEN MERITATI...

VOLTA & GABBANA
“Ora cambia tutto” è il Commento Unico e Unanime che sale da un capo all’altro dello Stivale dopo la vittoria di Renzi alle primarie del Pd.
Di certo cambiano il segretario, il gruppo dirigente, il linguaggio e gli obiettivi del primo partito italiano.
Ciò che non cambia è il ceto giornalistico, intellettuale e finanziario italiano, già comodamente assiso sul carro del nuovo vincitore. Basta consultare le rassegne stampa di un anno fa sulle primarie per il candidato premier del centrosinistra e sostituire la parola “Renzi” con la parola “Bersani”, per vedere le stesse firme degli stessi giornali riservare allo smacchiatore di giaguari gli stessi aggettivi roboanti, gli stessi servi encomi, le stesse leccatine di piedi che oggi dedicano al suo rivale di allora.

Cos’è cambiato? Una sola cosa: in quelle primarie Renzi era sfavorito, in queste era favorito.
Il salto sul carro del vincitore si conferma lo sport prediletto delle classi dirigenti italiote.
Otto mesi fa i giornaloni erano impegnatissimi nell’incensare Napolitano, Letta e B., statisti e artefici delle Larghe Intese per la Pacificazione e la Grande Riforma costituzionale.
E guai a evocare l’“inciucio”: scattava implacabile la scomunica.
Ora gli eterni voltagabbana turibolano Renzi che maledice l’inciucio, archivia le larghe intese, sbeffeggia la riforma costituzionale con “saggi” incorporati e snobba i diktat di Napoletta.

I giornalisti Rai– la specie animale dotata di antenne più sensibili per captare l’aria che gira e di più spiccate doti mimetiche e transumanti – sono stati i primi a mettersi a vento: un mese fa, ospite di Santoro, Renzi li dipinse tutti intenti, prima d’intervistarlo, a coprire il microfono con la mano e a sussurrargli all’orecchio: “Oh, Matteo, io sono sempre stato dalla tua parte”. Anche quando troneggiavano sui carri di Veltroni, D’Alema, Bersani, Fassino, Prodi o direttamente di B.

Un discorso a parte meritano i colleghi dell’Unità, che non riescono più a svegliarsi un mattino dalla stessa parte in cui si sono addormentati la sera prima.
Nel giro di 12 mesi han dovuto passare dal bersanismo al renzismo, ingoiare il “governo di cambiamento” appoggiato da Sel e 5Stelle, le larghe intese con Berlusconi, le strette intese con Alfano-Cicchitto-Giovanardi e ora il vangelo secondo Matteo, mezzo Fonzie e mezzo Jovanotti.
Una vita infame.
Il 12 dicembre 2012, nel pieno della campagna per le primarie Bersani-Renzi, il politologo Michele Prospero, noto fan di Togliatti, definiva sull’Unità la rottamazione renziana “arnese del populismo” che “nei partiti stalinisti si chiamava epurazione”, “termine di ascendenza fascistoide che non per nulla scalda Dell’Utri e Santanchè, stuzzicati dal mito della giovinezza primavera di bellezza”, “volgare arma contundente”.
Quanto a Renzi, “ingiuria la propria classe dirigente, per affidare la continuità della Repubblica a Bossi, Berlusconi, Cicchitto, La Russa, Gasparri”; “è un politicante astuto, con una controversa esperienza da sindaco (la soave neve fiorentina condannò alla paralisi mezza penisola!).
Non ha nulla di significativo da dire, oltre la recitazione soporifera nei teatri d’Italia sul merito e la bellezza”; “strizza l’occhio al rozzo spirito di vendetta distribuito nei bassifondi del Paese”.
Poi, già che c’era, si scagliava contro le primarie: “macchina micidiale che rende il partito acefalo”, “sfilata carnevalesca”, ”maldestra pratica impoliticamente assistita per favorire il mesto suicidio della sinistra, utile solo per risollevare gli umori della destra”.

Oggi naturalmente l’Unità celebra la palingenesi renziana uscita dalle acque miracolose delle primarie.
E il povero Prospero è costretto a lasciare in pace Renzi che, avendo vinto, non è più populista: ora è il leader delle “forze della lealtà costituzionale”, mentre i populisti sono “Grillo e Berlusconi”, e chiunque osi prendere sul serio la sentenza della Consulta che delegittima Parlamento, governo e Quirinale porcellizzati.
Povero Michele Palmiro, che vita grama.
Sarebbe ingiusto, però, accusarlo di aver cambiato idea. I voltagabbana cambiano soltanto padrone. 


di Marco Travaglio
da il Fatto Quotidiano
10 dicembre 2013 
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