lunedì 23 dicembre 2013

Mi hanno tolto persino l'intima soddisfazione di dare addosso al Marpionne...

E' da secoli che in questo blog porto avanti l'operazione "Un po' di verità sulla FIAT"...
Infatti (anche se non come 10-20 anni fa) è impresa ardua trovare giornali e mass-media che non siano ben "oliati" dalla FIAT...;-)

Inoltre uno dei miei bersagli preferiti è sempre stato Bluff-Marpionne...
ma adesso mi hanno tolto anche questa soddisfazione...
Infatti in questa Italia di Mxxxx in mano alla Casta...ormai la situazione è talmente DETERIORATA
che come posso dare TORTO al Marpio se ha deciso anche LUI di andarsene da quello che è diventato uno dei peggiori Paesi al Mondo per fare impresa&business?
Insomma persino uno come il Marpio è passato dalla parte della Ragione...
e non sapete quanto mi rughi ammetterlo...;-)
RUMORS/ Fiat lascia l'Italia nel 2014
Come spiegavo in termini "colloquiali" nella mia pagina di Facebook..................:




...certo...se ne vanno tutti e non hanno scelta...
Italia non è più posto per fare impresa e business...
tasse più alte al mondo burocrazia bizantina lenta e corrotta regole che cambiano sempre anche retroattivamente giustizia che ci mette secoli per qualunque cagata infrastrutture poco efficienti....etc etc
ma ci sarebbe la Rinascita secondo Letta...
-25% di produzione industriale in 5 anni ed in buona parte non reversibili...
si chiama desertificazione....
ma massa italioti sono felici che "anche i ricchi" piangano...imprenditori brutti cattivi evasori etc etc
senza rendersi conto che toccherà subito dopo anche a loro...con la loro figlia che a 16 anni fa già la puttana in discoteca per 4 soldi e non troverà lavoro in un'Italia desertificata...

............e chi può ormai biasimarlo ormai 'sto Marpionne?
Da un lato l'Italia è diventato UN LAGER per fare business...
e dall'altro il fatto che ci stiano IMPOVERENDO a velocità mistica ha DISINTEGRATO IL MERCATO ITALIANO...

dunque quello auto non è più interessante per nessun marchio...diventa un mercato MARGINALE...
ed idem per tanti altri settori consumers...tutti abbandonano l'Italia perchè non più interessante...siamo sempre più (poveri&)MARGINALI... La produzione di Auto al livello del 1958, le vendite al livello del 1967.
Come al solito mi sembra di essere un Super-Guru 
visto che, fin dal 2011, anticipo in questo Blog che FIAT avrebbe abbandonato l'Italia...anche se a me è sempre sembrata una banale OVVIETA'.
Vedete...
se uno è FA INFORMAZIONE INDIPENDENTE e dunque può dire la Verità...non è un Guru 
ma semplicemente (sul medio-lungo) HA PARTITA FACILE rispetto a chi era/è costretto a contare Balle a contratto (vedi disinformazione di regime).
Dunque, mentre la massa italiota continuava a bersi i Bluff di Mapionne&soci sui mega-investimenti in Italia e sull'importanza epocale del referendum Mirafiori...e tutti i mass-media di regime andavano dietro a Mamma FIAT come ocotti...
CHI INVECE si fosse informato da Fonti Indipendenti come la mia...già avrebbe capito i giochi del Mapio in netto anticipo...
Vedi un dipendente FIAT oppure un consulente od un fornitore mono-cliente concentrato su FIAT etc che dunque avrebbero avuto maggiori possibilità di premunirsi e di pararsi il culetto.
Mentre....se aspetti l'informazione di regime che arriva solo a Babbo Morto...

CAPITE PERCHE' E' PRIMA DI TUTTO NEL VS. INTERESSE NON SCROCCARE L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE 
MA INVECE SOSTENERLA IN MODO ATTIVO (donazioni, pubblicità etc) ??
Grazie a NOI...
Un giorno c'è chi non solo anticipa e si salva dal crollo immobiliare italiano ma addirittura raddoppia investendo a Berlino...
Un altro giorno c'è chi salva il proprio posto di lavoro o la sua attività anticipando le mosse giuste
Un altro giorno c'è chi mette in sicurezza i propri risparmi salvandoli da un Cyprus-Event...
e così via...
Ergo vi conviene VERAMENTE farci svanire grazie alla vostra mancanza di sostegno ed al vs. scrocco auto-lesionistico?

Vedi miei numerosi post....
NON profetici ma semplicemente OVVI...
se non sei un baluba italiota che continua a dare credito alle balle della (dis)informazione ufficiale...

- FIAT potrebbe salire parecchio in Borsa (ma non per le ragioni che sperate voi...cari italiani-dipendenti FIAT...)
....Considerando dunque che FIAT Auto in Italia ed Europa ormai busca a tutto spiano e brucia liquidità...
considerando che ormai Marpionne in Italia ed Europa vende auto 'mericane reciclate come la Freemont o la Lancia Thema (per perderci meno tempo&risorse possibili...)
considerando che sono andate fuori produzione auto vendutissime (qui da noi) come la Lancia Musa ed allo stesso tempo la Multipla e l'Idea...
tutte "sostituite" dall'unica 500L prodotto in Serbia....
mentre i modelli di cui sopra erano prodotti in Italia....
Beh....a questo punto mi sovviene la MITTICA promessa di Poker-Marpionne che affermava come in Italia non si chiuderà nessun stabilimento e non si licenzierà nessuno (o quasi)....
Uhhhh già.....fate voi 2+2 con i tasselli che vi ho dato....e ditemi voi cosa ne pensate delle promesse di Marpionne...
vedetevi le mie ciniche profezie ai tempi del mitico (ed inutile) referendum Mirafiori....da non perdere: La marea di cazzate post-referendum Mirafiori...
Con i ns. sindacati brontosaurici che ormai fanno inutili battaglie di retroguardia (consapevolmente e/o inconsapevolmente) solo per giustificare la loro fetta di torta e di rendita...
Tutta la CASTA (sindacati inclusi) qui in Italia ormai è intenzionata solo a mangiare fino a quando rimarrà l'ultima briciola disponibile....
Fatto sta....
proprio perchè man mano FIAT taglierà i rami morti italiani ed europei o comunque li ridurrà, per spostarsi progressivamente a Detroit e/o verso i mercati a maggiore crescita/valore aggiunto
il titolo FIAT Auto potrebbe salire parecchio, nel mondo finanziario della Borsa intendo....
mentre i poveri dipendenti italioti,
che leggono solo La Stampa, il Corriere e che credono alle presentazioni del Marpio fatte per tenere tranqui i dipe,
vedendo il titolo FIAT che sale a stecca...si tranquillizzerano senza capire che proprio questo FATTORE gli sta scavando la "fossa" (lavorativa)...
(non a caso le migliori "forze" di FIAT in Italia ormai vengono caldamente invitate a RICOLLOCARSI ALTROVE...USA, Brasile, Cina etc...).
..........E prima o poi non mi sorprenderebbe che Fiat Group (che diventerà sempre più "scatola vuota") venisse DELISTATA dal listino di Milano (tra 3-5 anni?...).
...E infatti dal Nord America, continua Bloomberg, è arrivato il 75% dei profitti operativi del 2012.
La quotazione del gruppo Fiat-Chrysler sulla piazza di New York è inoltre un'opzione favorita da Marchionne. ....
Sono secoli che vi anticipo questa Marpionne-strategia di disimpegno dall'Italia e di sempre maggiore globalizzazione: Marpio è stato messo lì proprio per questo dagli azionisti...al di là delle dichiarazioni di facciata fatte al Salone del Libro o ad una conferenza all'Unione Industriale....
- FIAT: Bye Bye Italia...
Qualche giorno fa parlavo con due mie care amiche dipendenti FIAT.
Ad un certo punto mi è scappata la seguente affermazione:  
"...del resto è evidente che Marpionne man mano abbandonerà l'Italia per concentrarsi sempre più sugli USA, sul Brasile etc
Gli Agnelli l'hanno messo lì proprio per quello...
Di questo dovete tenerne conto e sapervi regolare di conseguenza...".
In effetti non sono stato un campione di sensibilità....e le mie amiche hanno reagito con veemenza.
Infatti è normale che la paura della perdita del posto di lavoro generi reazioni emotive...
ma purtroppo offusca anche la lucidità di giudizio e si tende...............
a non voler vedere nemmeno le cose più evidenti.
"Ma chi ti ha detto queste cose? Hai forse sentito qualcuno degli Agnelli dichiararle? O forse Marpionne? Hai qualche prova concreta? 
Pensa che invece Marpionne ci ha addirittura convocato ad una presentazione con tanto di slides per rassicurarci sul fatto che non abbandonerà l'Italia"....
Non sono stato a spiegare che, se hai implementato una strategia di abbandono progressivo dell'Italia, non la vai di certo a sbandierare ai quattro venti e nemmeno fai una dichiarazione scritta sulla prima pagina del Corriere.
E non sono stato nemmeno a spiegare che i dipendenti che temono di perdere il posto, subiscono immancabilmente un notevole calo motivazionale e di produttività...
Dunque Marpionne fa bene a tranquillizzarli con tanto di slides...(anche se magari ha già in agenda un taglio del personale del 30%).
Pertanto ho cambiato argomento e mi sono messo a parlare del Tempo....

Io non dico che FIAT domani mattina lascerà l'Italia
ma solo che è in atto un progressivo processo
di notevole ridimensionamento delle attività Italiane ed Europee: questo processo lo vediamo già all'opera da tempo e su più livelli......
.........(Tra parentesi) Marpionne sta semplicemente adottando le tendenze globaliste che tutti i manager di multinazionali stanno adottando da tempo,
solo che (rispetto ai competitors) lo sta facendo in ritardo, ad inseguimento e beccandosi le scartine globalizzate...
vedi mio antico e profetico post: Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando)
- Il Sogno di Marpionne l'Americano: un sogno che costerà CARO all'Italia...

Ed ecco l'articolo che conferma le mie antiche profezie...
che profezie non solo
ma solo dei banalissimi 2+2 che fanno sempre 4...
a meno che uno non continui a dare credito a chi ti da "numeri" mistificati che ti fanno sballare i conti...;-)

RUMORS/ Fiat lascia l'Italia nel 2014
Andrea Giuricin, Giuseppe Sabella - lunedì 23 dicembre 2013
Il futuro di Fiat in Italia sembra ormai segnato.
Il gruppo automotive guidato da Sergio Marchionne è sempre più ai ferri corti con una classe politica e sindacale che ha fatto di tutto per bloccare lo sviluppo.
Il risultato è evidente a tutti, dato che la produzione italiana potrebbe fermarsi sotto la soglia dei 500 mila veicoli l’anno, pari a un quarto di quanto prodotto in Spagna e meno anche della Repubblica Slovacca.
Le condizioni per fare business in Italia sono sempre più difficili, con un sistema della giustizia incerto e una burocrazia che rallenta ogni investimento.
Non è un caso che in Italia non esistano produttori stranieri, perché nessun investimento estero nel settore dell’automotive è ormai sicuro.
Al contrario in Spagna, la Seat, ormai tedesca da anni, è solo un piccolo produttore, ma le aziende tedesche, americane e quelle giapponesi hanno investito sviluppando un settore che è grande quattro volte quello italiano.
Da fonti molto vicine al management del gruppo Fiat si apprende che Sergio Marchionne e John Elkann hanno deciso: nel 2014 la Fiat lascerà l’Italia.
Non si tratta soltanto di spostare la sede a Detroit o a Londra, ma anche di chiudere gli stabilimenti; quello di Mirafiori resterà attivo, da capire le sorti di Melfi (stanno rinnovando le linee per la nuova 500) e Pomigliano (la miglior fabbrica europea dell’auto); ma gli altri - vedi Cassino, Grugliasco e Termini Imerese (quest’ultimo dal 2011 non produce più nulla) - chiuderanno.
E la Fiat andrà via dall’Italia.
La notizia, se confermata, avrebbe naturalmente del clamoroso: non che non se ne sia mai parlato, ma nella lettera di fine anno ai dipendenti del gruppo si legge testualmente che gli investimenti avviati dalla Fiat “proseguiranno nei mesi e negli anni a venire”........
Ma per lo più Marchionne ha fatto questa battaglia da solo, tant’è che a partire dal 2012 Fiat è fuori da Confindustria.
Si ricordino anche la nota di Della Valle contro i “furbetti cosmopoliti Fiat” e il sostegno di Cesare Romiti (incredibile ma vero!) alla Fiom come unico sindacato che si sia opposto a Torino.
......Se i fatti confermeranno la decisione di Fiat di chiudere, l’Italia perderà gran parte della sua industria dell’automotive e il suo carico di indotto.
In questo modo l’Italia per le sue poco moderne relazioni industriali, per il costo del lavoro, per le sue tasse e cuneo fiscale, per un quantomeno anomalo sistema giudiziario nel lavoro (sono 70 le cause aperte dalla Fiom contro la Fiat!) resta congegnata per deprimere l’impresa e la produttività.
Produttività significa anche efficienza: l’industria e l’impresa italiana non brillano certo per efficienza.
A parte i tassi di assenteismo più alti d’Europa, sono molti i casi di coloro che dal sistema si fanno mantenere; questo a causa di una cultura del lavoro conflittuale ancora molto forte, che di fatto finisce con l’incentivare assenteismo e deresponsabilizzazione sulla base di vecchie e obsolete logiche e garanzie.
Naturalmente, nel momento in cui Fiat lascerà l’Italia, lo spazio che rimarrà vuoto nell’industria dell’auto per qualcuno certamente potrà risulterare appetibile: cosa ci dobbiamo aspettare dai colossi stranieri o da qualche outsider indigeno?
Se il passato insegna qualcosa, anche gli stranieri difficilmente metteranno stabilimenti produttivi in Italia.
L’eventuale abbandono di Fiat, sarebbe una sconfitta per l’Italia, ma anche una conferma del tempo perso per non riformare il Paese.
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