mercoledì 27 gennaio 2010

Collage Boom Boom Debito Pubblico


Eccovi un breve ma esaustivo collage dal fronte caldo del 2010: quello dei Debiti Pubblici che si sono dovuti sorbire il più grande scaricabarile della storia da parte del debito privato.
Non so se ve l'ho già detto...
Oggi purtroppo vado di fretta....

Prima di tutto, visto che la lingua batte dove il dente duole, un breve aggiornamento dal fronte Greco:
Ad una più attenta analisi il collocamento Boom del Bond sindacato a 5 anni inizia a mostrare parecchie crepe sotto all'intonaco....
Come si può leggere in questa ottima analisi :
....La speranza della Repubblica Greca era che le condizioni generose in termini di rendimento avrebbero permesso di piazzare il nuovo maxibond nelle mani di investitori stabili e dalle spalle ampie in grado di non vendere anche in presenza di volatilità e di partecipare anche alle future aste per rinnovare il resto del debito greco. L’ideale sarebbe stato collocare il bond presso banche centrali asiatiche e fondi sovrani, ricchi di liquidità e poco propense a vendere titoli rapidamente anche in presenza di utili.
In base ai dati disponibili, sembra che questo non sia accaduto.
Il bond è finito per poco meno di un terzo ad investitori basati nel Regno Unito e per un quarto ad investitori greci.
Il dato londinese probabilmente include un certo numero di fondi comuni e banche portati ad operazioni di trading, che quindi cercheranno di venderre i nuovi titoli una volta esaurita l’opportunità di arbitraggio.
L’Asia ha contribuito soltanto per il 2.6% della domanda, il che significa che le banche centrali ed i fondi sovrani non hanno partecipato in maniera significativa.
Il Financial Times riporta oggi la notizia che Goldman Sachs avrebbe ricevuto il mandato per esplorare nuove emissioni su misura per la banca centrale cinese, ma il governo greco ha successivamente smentito la notizia.
Anche il mercato era probabilmente convinto che l’emissine fosse finita in “mani forti” ; la pubbilcazione dei dati e soprattutto le notizie contraddittorie sulla missione “cinese” hanno contribuito a fare allargare nuovamente gli spread dei titoli di stato greci e dei CDS .
Il decennale ateniese rende adesso il 6.43 percento , a fronte di un tasso decennale sui titoli tedeschi del 3.44%. Il CDS ha appena fatto segnare il nuovo massimo a 365bps...
Vedi anche Collocamento Bond Greco: un "inatteso" successo (non per me...)

Stavo aspettando al varco anche un altro degli anelli deboli della catena euro: il Portogallo.
Perlomeno da Lisbona non si lanciano in previsioni-barzelletta di tagli fantasiosi del deficit entro un triennio.... (Atene ha sparacchiato un target del 3% entro il 2012 dal 12,7% attuale...). Ma entro un quadriennio sicuramente sì....
Il deficit pubblico del Portogallo ha raggiunto nel 2009 il livello storico del 9,3% del Pil ma il governo si impegna a riportalo all'8,3% nel 2010.
...Il deficit ha superato la stima del Fmi (8%).
Il debito pubblico, che ha raggiunto nel 2009 i 126,2 miliardi di euro (76,6% del Pil), dovrebbe continuare a salire nel 2010 a 142,9 miliardi (85,4% del Pil), come indicano i dati ufficiali. "Abbiamo preso dei provvedimenti che segnalano con chiarezza il nostro impegno al rigore dei conti" ha detto il ministro delle Finanze Fernando Teixeira dos Santos, riaffermando l'impegno di Lisbona a "riportare il deficit sotto il 3% del Pil entro il 2013".
Io ho la "vaga" impressione ;) che se l'economia non ripartirà in QUINTA nei prossimi anni e se non farà un vero e proprio Boom...questi virtuosi TARGET di deficit al 3% saranno delle vere e proprie CHIMERE. Fuor d'eufemismo....delle BALLE SPAZIALI.
Come scrivevo tre settimane fa:
...Mi ricordo i bei tempi antichi (una manciata di mesi fa...) quando nella UE non si poteva superare il 3% altrimenti ci si beccava prima l'ammonizione e poi le sanzioni.

Teoricamente la regola è valida tutt'oggi ma sono stati allungati "un filino" i tempi di rientro: per esempio l'UK ha tempo fino al 2015 per rientrare sotto al 3%...ma scommetto che tutti otterranno ulteriori dilazioni fino al 2030 o sine die...

Dal fronte del mitico Giappone che ha un rapporto debito/PIL Banzaiiiiiiiii: S&P, la principale agenzia di rating del mondo, inizia a mettere le mani avanti...
Vedi Boom Boom Debito Giappone
........S&P rivede l'outlook sul debito sovrano del Giappone, portandolo da stabile a negativo in vista di un possibile declassamento. La misura potrebbe essere presa per la minore flessibilita' fiscale nella disponibilita' del governo.
L'agenzia di valutazione, confermando i rating 'AA' sul lungo termine e 'A-1' sul breve, mette in guardia sulla 'diminuzione di flessibilita' della politica economica da parte del governo' che potrebbe essere motivo di downgrade.
S&P scrive Giappone...ma pensa già agli Stati Uniti: tra le righe del rapporto si legge già un pre-avvertimento in stile mafioso ed indiretto nei confronti di Washington....
Leggere per credere: S&P Threatens to Downgrade U.S. Credit Rating (er, Japan, excuse me)

Ed a conferma che i Debiti Pubblici saranno il fronte caldo del 2010 e degli anni a venire, diamo uno sguardo a quel "biscazziero" termometro che sono i CDS (Credit Default Swap)...
E' un indicatore da prendere con le molle ma da tenere sempre presente (con le dovute cautele)
I debiti nazionali rilanciano i credit default swaps
Secondo la statunitense Depository Trust & Clearing Corporation l’ammontare netto dei Cds sui bond sovrani di 54 Paesi è aumentato del 14,2% dall’inizio di ottobre ad oggi........
In questo BLOG ho lanciato l'allarme sulla questione Boom Boom Debiti Pubblici con largo anticipo: i miei lettori di lungo corso lo possono confermare.
Con un po' di ritardo anche i "Soloni" di Davos ci sono arrivati...
Sovereign debt fears shadow Davos
The world economy may have avoided meltdown, but the threat of full-blown sovereign debt crises in the wake of massive fiscal stimulus measures is shadowing this year’s meeting of CEOs and elite economic policymakers at the World Economic Forum....

Anche uno sguardo all'opinione del Gufo per eccellenza, ovvero Nouriel Roubini, è sempre indispensabile visto che "the man" aveva previsto per filo e per segno la Grande Crisi.
Molti sostengono che abbia avuto culo...o meglio che stesse facendo il pessimista da 10 anni e che prima o poi ci avrebbe azzeccato per forza.
Ma lasciamo da parte queste dicerie e passiamo alle previsioni di Nouriel che punta il dito su UK, Grecia, Irlanda e Spagna (per ora).
Here's Why A Sovereign Debt Crisis Is Set To Begin
In 2009, downgrades and debt auction failures in countries like the UK, Greece, Ireland and Spain were a stark reminder that unless advanced economies begin to put their fiscal houses in order, investors and rating agencies will likely turn from friends to foes.....(continua)


Bene, dal fronte del Boom Boom Debito Publico per ora è tutto.

Solo una breve battuta da un altro fronte caldo: quello DELL'IMMOBILIARE USA.
Si narra che proprio da QUI si sia originata la GRANDE CRISI...;)
Ebbene sull'altra sponda dell'Atlantico si addensano nubi sempre più minacciose di ricaduta "Double-Dip" (W) nel delicatissimo campo immobiliare.
Molti degli incentivi messi in campo da Governo e FED si stanno esaurendo, e la legge della NATURA sta riprendendo il sopravvento....
Va anche detto che i mesi invernali sono statisticamente quelli più deboli per l'immobiliare USA: per avere un quadro più chiaro della situazione bisognerà aspettare la primavera e dintorni.
Nel frattempo le nubi nere si addensano minacciose.
27/01/10 - Notizie negative per il comparto immobiliare. Dopo il tonfo di novembre, il dato dell'ultimo mese del 2009, pari a 342 mila unita', e' risultato inferiore alle stime degli economisti. Le attese erano per un valore di 366 mila unita’.
Flash Usa: netta flessione per l’indice mutui-casa. Pesante ribasso per i rifinanziamenti
27/01/10 - Nell’ultima settimana le richieste di mutui ipotecari sono scese del 10,9%, mentre le domande di rifinanziamento del 15,1%.
26/01/10 - Il rapporto S&P/Case Shiller, l’indicatore che monitora il prezzo medio degli immobili nelle 20 maggiori citta’ Usa, risulta peggiore del consensus (-5%), ma migliora rispetto al mese precedente, quando il risultato era stato di -7.28%.
25/01/10 - Battuta d'arresto piu' pesante del previsto in dicembre: si tratta del calo piu' marcato in assoluto. Il risultato di 5.45 milioni di unita' e' inferiore alle stime degli analisti. Le attese erano per un valore di 5.90 milioni.
.
Sostieni l'informazione indipendente e di qualità