venerdì 27 settembre 2013

(alla Fantozzi...) Il Debitone Mistico...&Globale


Mi ricordo la mia presentazione al primo BlogEconomy 2010 di Acqui Terme....
S'intitolava "In questo Mondo di Debiti" ed iniziava proprio riportando una cartina del Mondo assai simile a quella sopra riportata.
Da allora ben poco è cambiato,
anzi...il "Sottostante" del grande "Derivato in Leva" in cui ormai si è trasformata l'Economia-Finanziarizzata Globale è peggiorato rispetto al 2008 e la Leva in molti casi è tornata ai livelli pre-Lehman se non più tirata...
Vedi i miei post Che forse c'entri qualcosa tutto questo??
La situazione economia attuale è peggiore di quella che portò alla crisi del 2008

(DA RILEGGERE)
Marzo 2010:  E facciamo 'sto Oroscopo....
Marzo 2013: Ue' Raga! Tranqui! C'abbiamo il "Pilota Automatico"...che ci porterà dritti dentro alla prossima Tempesta...
Maggio 2013: Prima o poi "uno spillo acuminato" bucherà la NUOVA BOLLA ma stavolta non saranno i Subprime (endogeni)

Capite dunque perchè ORMAI fare sempre analisi su analisi (già ampiamente acquisite) ha sempre meno senso rispetto a proporre SOLUZIONI (di Gruppo)?
(anche se poi troverai sempre l'italiota-zombie che ti scassa le palle nei commenti...) 
Ma le Banche Centrali vigilano e nessuno (per ora) ha interesse a far saltare il banco
come Vi spiegavo nelle mie profezie in confronto alle quali Nostradamus era un pivello...:-) ;-)

RISPETTO alla BRI...IO VI ANTICIPAI TUTTO GIA' 3 ANNI FA...
Capite perchè dovete ricordarvi SEMPRE di sostenere attivamente l'informazione indipendente&di qualità?? (in tutti i modi che vi sono resi disponibili)
Svizzera. La banca più potente al mondo (BRI) annuncia il CRASH
25 settembre 2013
Con sede a Basilea, la BRI, la Banca dei regolamenti internazionali, promuovere la cooperazione tra la banche centrali, fornisce servizi finanziari in qualità di “banca delle banche centrali” e opera come agente o mandataria nei pagamenti internazionali che le vengono affidati.

In definitiva, nella sua veste di banca di tutte le banche, la BRI di Basilea è la banca più potente al mondo, quella che sente e dirige il clima della finanza a livello mondiale. 

E le sue ultime previsioni sono allarmanti.............
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L’allarme lanciato dalla BRI settimana scorsa in un rapporto denuncia lo stato di uno tsunami del debito che – nell’indifferenza generale dei governi e dei media – sta per abbattersi sui mercati, sulla finanza e sull’economia.
Un crash dalle proporzioni ciclopiche.

E non sarà certamente il dietrofront del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, che ha rinunciato a ridurre la massiccia (quanto inutile) iniezione di 85 miliardi di dollari mensili nella disastrata economia americana che metterà a posto le cose.
L’annuncio della Fed di proseguire con il programma del Quantitative easing e con la stampa illimitata di moneta, conferma l’impotenza del governo americano nel rimettere in piedi una situazione economica compromessa da tempo e che non è in grado di rinunciare all’illusorio sostegno di questi stimoli artificiali.
In parallelo, malgrado il proseguimento del Quantitative easing, la Fed ha rivisto nuovamente al ribasso la previsione di crescita per il 2013.

William White, ex economista presso la BRI, conferma le sinistre previsioni del rapporto dell’istituto finanziario : “Siamo tornati a una situazione peggiore di quella che prevaleva alla vigilia del crollo di Lehman Brothers, nel 2008.
Tutte le situazioni di disequilibrio sono ancora presenti.
I livelli di indebitamento pubblico e privato sono aumentati del 30% rispetto a cinque anni fa.”


Il debito mondiale viene quantificato in cifre tanto allucinanti quanto incomprensibili. Secondo il giornale The Economist sarebbe di 52 mila miliardi di dollari.
E c’è chi lo quantifica ancora più alto, addirittura di 190 mila miliardi di dollari.
In pieno dibattito sul tetto del debito, il Congresso americano farà quello che a sempre fatto: entro il 15 ottobre voterà a favore di un nuovo innalzamento del limite massimo del debito nazionale.
Cosa può fare d’altro? Se non voterà a favore, gli Stati Uniti andranno in default di pagamento.

Il Giappone prosegue la sua rovinosa fuga in avanti.
Indebitato al 211% del suo Pil, il paese consacra oltre la metà delle sue entrate fiscali al rimborso dei soli interessi del debito nazionale.
E il 46% del budget 2013 può essere finanziato unicamente con debiti supplementari.


In Cina, negli ultimi cinque anni i debiti privati sono saliti da 8 a 23 miliardi di dollari.

In Europa, in un anno il tasso d’indebitamento è aumentato da 88,2 a 92,2%. Il tutto mentre i governi della Zona euro si affannano a dichiarare che la crisi è passata e l’economia è in ripresa.

Davanti a noi si apre il baratro e gli artefici di questa gravissima crisi economica e finanziaria sono incapaci di trovare un rimedio.
Sinora, nei paesi più disagiati della Zona euro l’unico rimedio trovato dai governi è stato quello di proporre – e in taluni casi di attuare – il prelievo sui conti dei cittadini, per tentare di salvare il settore bancario e chiudere i buchi nelle finanze dello Stato. Cipro ne è un chiaro e tragico esempio.

(Redazione/Le.veilleur.com)
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