domenica 25 ottobre 2009

Come le mosche...(e siamo a 106): Sheila Bair (FDIC) tranquillizza gli americani con un video-messaggio


Cari amici vicini e lontani....rieccoci qua con la nostra telenovelas settimanale sui fallimenti delle banchette (si fa per dire) americane.
Per "banchette" infatti s'intendono TUTTE le banche USA "coperte" dalla FDIC (Fondo di Garanzia dei Depositi), escluse le prime 10 banche too-big-to-fail che invece sono coperte direttamente dal Governo, in tutti i sensi....

Mi arrogo il merito di essere stato il PRIMO ed a lungo l'unico in Italia ad informare e martellare su questo preoccupante fenomeno dalle molteplici conseguenze ed implicazioni.
Mo' ne parlano un po' tutti perchè ormai "fa notizia"... ma se l'informazione si fa solo in base al parametro dell'audience, invece di anticipare i processi socio-economici si rischia di arrivare troppo tardi quando ormai "i buoi sono scappati dalla stalla"...

Ecco la mia FATICACCIA DOMENICALE.

BREVE PARENTESI STORICA (e sue ripercussioni sulla situazione attuale)

La FDIC è stata fondata nel 1933 attraverso il Glass-Steagall Act allo scopo di garantire i soldi depositati su conti correnti.
Sono 75 anni che questo Fondo, alimentato con una tassa pagata dalle 8195 banche aderenti, protegge immancabilmente i risparmi degli americani giacenti sui conti bancari (solo fino ad un certo tetto massimo di giacenza che si è evoluto nel tempo).
Non per nulla la FDIC è stata concepita e strutturata proprio dopo la grande Crisi del 1929 durante la quale fallirono una marea di banche ed una marea di americani persero il loro soldi peggiorando nettamente l'impatto socio-economico della Crisi e la sua durata.
Vi ricordo che il Glass-Steagall Act fu il pacchetto di norme post-1929 che riformò il sistema bancario e finanzario con linee guida che spesso perdurano ancora oggi.
Si discute sul fatto che proprio la recente rimozione di alcune di queste "sagge e durature" regole abbia portato alla Grande Crisi attuale.
Per esempio la recentemente invocata separazione tra banche commerciali e banche d'investimento fu imposta negli Stati Uniti dal Glass-Steagall Act del 1933 e rimossa soltanto recentemente con il Gramm-Leach-Bliley Act del 1999.
Il Glass-Steagall Act proibiva alle banche commerciali (retail), o a società da esse controllate, di sottoscrivere, detenere, vendere o comprare titoli emessi da imprese private. Questa rigida separazione venne decisa dopo che un comitato d'inchiesta (noto come Pecora Committee), promosso dal Senato americano in seguito ai numerosi fallimenti conseguenza della crisi del '29, verificò che alcune banche avevano collocato presso i propri clienti titoli emessi da imprese loro affidate, e che queste avevano successivamente utilizzato i fondi così raccolti per rimborsare i prestiti precedentemente concessi dalla banca. In sostanza, le banche avrebbero trasformato potenziali sofferenze in emissioni collocate presso i propri clienti.
Paradossalmente le banche d'investimento sull'orlo del collasso tra ottobre 2008 e marzo 2009 presero in tutta fretta lo status fittizio di "banche commerciali" (retail) proprio per accedere a pieno titolo alle protezioni del piano governativo TARP di salvataggi e tamponamenti bancari e per godere di una serie ulteriore di "paracadute".
Oltre il danno la beffa verrebbe da dire: Goldman Sachs & affini passano la giornata ad inventarsi nuovi sistemi su come speculare al meglio.... fregandosene delle eventuali e distruttive conseguenze socio-economiche causate dai loro giochini.
Inoltre Goldman Sachs sta pensando di giocare a lascia o raddoppia con i suoi Bonus 2009, naturalmente raddoppiando...: 20 miliardi di bonus contro i 10 miliardi ricevuti dallo stato per non fallire...
Banche iper-speculative come QUESTA hanno potuto accedere alle stesse protezioni della banche retail che sostengono (più o meno) l'economia reale....:eek:
Non a caso nel mio recente articolo sul forte malcontento esploso tra la gente comune in USA "Anche gli Americani nel loro piccolo s'incazz....." scrivevo: ...c'è gente che si chiede ora quanto tempo occorra prima che qualcuno con un mitra e delle bombe non si presenti alla sede di Goldman Sachs...

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LA FDIC CON LE SPALLE AL MURO: LE SOLUZIONI SUL TAVOLO

In effetti negli USA ormai serpeggia la preoccupazione in merito ai propri soldini depositati sulle banchette...e non sono preoccupazioni infondate.
Infatti, come scrivo da secoli, la FDIC si trova quasi a secco ed in USA si stanno scervellando per trovare un sistema rapido di rimpiguare la cassa ormai quasi vuota del Fondo.

Ci sono alcune soluzioni sul tavolo ma tutte presentano vari ostacoli alla loro attuazione.

Naturalmente è già pronto da tempo un piano d'emergenza come scrivevo in Come le mosche...( e siamo a 94)
............Urge dunque trovare una soluzione per coprire il BUCO della FDIC, ovvero del fondo di garanzia che copre i BUCHI delle banche associate.
Insomma si è creato un BUCO al quadrato...........
FDIC's Bair: DIF May Borrow from Treasury
La FDIC potrà prendere a prestito dal Tesoro...100 miliardi di dollari qua (2009) ed altri 500 miliardi di dollari là (2010)...insomma quasi un secondo piano TARP ovvero il piano salva-too-big-to-fail da 700 miliardi di dollari.
E badate bene, questi soldi la FDIC li deve RESTITUIRE al Tesoro prima o poi: nella grande crisi degli anni '90 delle Savings&Loans quando fallirono migliaia di banche, la FDIC si fece prestare "solo" 15 miliardi di dollari...e li sta ancora restituendo adesso (rate su 30 anni)....
Pensate come sarà "facile" restituire un prestito 40 volte superiore!
Per restituire l'eventuale prestito la FDIC dovrà incrementare notevolmente "la percentuale" richiesta alle banche associate, le quali stanno già restringendo il credito ed incrementando il capitale per fare fronte alle future perdite (mutui, prestiti, carte di credito). Le banchette si troveranno sul groppone un altro carico da portare.
Nel frattempo con una "extra-tassettina" alle associate la FDIC si è già rimpinguata di ulteriori 5 miliardi: un po' di spiccioli che ha già speso per coprire la moria di moscerini, mosche e mosconi....
E poi ci si sorprende che sia in atto un credit crunch da Grande Depressione...

Ma come scrivevo in Come le mosche...(e siamo a 95 ): la FDIC ha le spalle al muro questa soluzione presenterebbe un SERIO OSTACOLO
........Ma ecco il colpo di scena da Telenovelas: secondo quanto riportato da Bloomberg, il portavoce del Tesoro Andrew Williams avrebbe affermato in un'intervista che prestare soldi alla FDIC potrebbe essere una via non percorribile perchè si sfonderebbe il tetto da 12.100 miliardi di dollari (!) del limite massimo di debito approvato dal Congresso.
...Infatti anche la politica USA di stampare denaro e di aumentare a dismisura il debito pubblico si è posta un limite e per infrangere questo limite il Congresso dovrebbe tornare a votare un nuovo tetto massimo di debito ancor più "stellare"...
Come potete immaginare, prima di tutto i tempi tecnici non sarebbero brevissimi (e la FDIC ha molta fretta) e non sarebbe nemmeno facile ottenere una maggioranza compatta che voti tale provvedimento senza esitazioni: infatti in molti ormai rumoreggiano contro la politica socialista-keynesiana di Obama che ha portato al maggior incremento di debito pubblico USA dai tempi della II Guerra Mondiale e che rischia di ipotecare il futuro di figli e nipoti.

Si è passati dunque alla soluzione B, che rappresenterebbe solo un tampone per guadagnare tempo visto che si raccattarebbero "solo" una trentina di miliardi...
Ma anche questa soluzione presenta vari OSTACOLI.
Lo preannunciavo in Mi anticipi sull'unghia le tasse del 2010, 2011, 2012?
..........La soluzione che al momento appare in pole position sarebbe la seguente:
La FDIC riscuoterebbe in anticipo la tassa che pagano le sue associate, non solo quella del 2010 ma anche quella del 2011 del 2012!
In questo modo raccatterebbe 36 miliardi di dollari.
La cosa in USA sta suscitando un certo scalpore perchè là non sono abituati come da noi a pagare tasse in anticipo su entrate non ancora percepite e su presunzioni di presunzioni, stabilite strumentalmente a seconda della bisogna di cassa...
Questa soluzione sarebbe preferibile ad un ulteriore tassa staordinaria una tantum, dopo quella già imposta a giugno 2009 per 5,6 miliardi di dollari: l'anticipo delle tasse non andrebbe iscritto immediatamente a bilancio ed avrebbe un minore impatto.
Infatti il problema di questa "spremuta a mo' di limone" a carico delle banchette (mentre le too-big-to-fail s'ingrassano) sarebbe di aumentare ulteriormente il credit crunch già in atto.
Va riconosciuto che almeno le "Banchette" e la FDIC stanno provando a cavarsi d'impiccio con le proprie forze, senza l'aiuto dei soldi dei contribuenti...


Insomma pare che sia in pole position una SOLUZIONE TAMPONE rapida ed indolore: coprire i conti correnti delle banche fallite permettendo al Fondo della FDIC di ANDARE IN ROSSO.
Si stanno indebitando tutti all'infinito...perchè non potrebbe farlo anche la FDIC?
E non mi chiedete come funzionerebbe questa COPERTURA IN ROSSO perchè non l'ho capito: cercherò di sintonizzarmi sulla LORO mentalità per capire il meccanismo....ma non sarà facile....

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IL VIDEO-MESSAGGIO "TRANQUILLIZZANTE" DI SHEILA BAIR (FDIC)

La Garanzia sui conti correnti offerta dalla FDIC è una certezza granitica per i correntisti americani, una certezza che ha impedito la corsa agli sportelli ad ottobre 2008 ed a marzo 2009, una certezza su cui si basa la confidence minimale nel sistema bancario, anche se disastrato e scricchiolante.
Per celebrare il superamento delle 100 candeline di fallimenti bancari in meno di un anno, la "capa" della FDIC Sheila Bair ha pensato bene di fare un video-messaggio per tranquillizzare il popolo dei correntisti americani (venerdì 23 ottobre).
Guardatevi questo VIDEO (in inglese)...ne vale la pena: si cerca di trasmettere SICUREZZA ma i sorrisini forzatamente tranquillizzanti della "Sheila di ferro" fanno venire i brividi....
Anche se non capite cosa viene detto, concentratevi sulla mimica perche la Bair è una persona onesta: non è brava a fingere e mentire anche se ormai è costretta a farlo....
Anche perchè, dopo quanto vi ho raccontato, sono evidenti le dissimulazioni e le menzogne contenute nel suo discorso: vengono date per scontate soluzioni tranquilizzanti che per ora non sono percorribili oppure presentano un percorso irto di ostacoli...
Per esempio quando la Sheila Bair "banfa" "...but as I said we have the ability to immediately access up to $500 billion from our Treasury line ..." mentre allo stato attuale tale soluzione NON è immediata.
Oppure vengono fatti dei paragoni tranquillizzanti ma FUORVIANTI quando Sheila compara l'enorme numero di banche fallite durante la crisi delle Saving&Loans con il numero inferiore di fallimenti di questa Crisi.
E' vero da un punto di vista quantitativo: le banche fallite in questo periodo sono in numero inferiore alla moria negli anni '80-'90 delle Saving & Loans (simili alle nostre casse di risparmio).
Ma il numero non è l'unico parametro da considerare: le banche di oggi sono mediamente molto più ramificate ed hanno molti più assets e depositi. Per capirci si potrebbe dire che una banca che fallisce oggi può anche "valere" come 10 fallimenti di 20 anni fa.
Bellissimo e da brividi anche il Primo Piano finale dove "The Woman in Red" (non a caso...:D), sfoggiando i suoi migliori sorrisi, ribadisce ai cittadini americani di stare tranquilli....i loro soldi sui conti correnti sono al sicuro....non perderanno nemmeno un cent....
Brrrrrrrrrrr



Inquietante vero?
Pensate che la FDIC ad agosto 2009 se ne era uscita con un video (molto più sincero ed autentico...) che scoraggiava a mettere i soldi sotto al materasso....tanto per capire l'atmosfera che regna negli USA, al di là della cortina di proclami tranquilizzanti da parte di Istituzioni e mass-media.




Anche perchè diciamocelo CHIARO: buona parte del sistema Bancario mondiale è ancora INSOLVENTE ma rimane in piedi solo perchè garantito in toto dagli Stati nazionali.
Tanto per capire la SFASATURA tra la FORMA e la SOSTANZA...recentemente è uscito un report che sostiene come a settembre ed ottobre 2008 la FED e il Tesoro USA avessero messo in funzione un sistema di monitoraggio istantaneo dei prelievi bancomat in tutto l'America, in accordo con le banche, per rilevare aumenti improvvisi di prelievi di contanti.
Si temeva l'esplosione di un panico improvviso e si monitorava la situazione dei prelievi bancomat in tempo reale.
Insomma si era "alla frutta" ma scommetto che quel "sistema di controllo" tuttoggi è ancora in funzione....;)

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COME LE MOSCHE: LA TELENOVELAS CONTINUA (106esima puntata)

Questo week-end sono saltate 7 "banchette" portando il conteggio a 106 dall'inzio dell'anno.
Faccio NOTARE che per la prima volta TUTTE queste banche sono state CHIUSE a totale carico del FDIC: non è stato possibile trovare nessuna banca acquirente che si facesse carico anche solo parzialmente dei conti correnti o degli assets delle banche fallite, come invece è successo fino a pochissimo tempo fa.
Non mi cuba la differenza tra il totale dei depositi+assets delle banche fallite ed il costo per l'FDIC che risulta essere inferiore al sopracitato totale: mi puzza che i correntisti abbiano inziato a perdere dei soldi tra eccedenza rispetto alla giacenza massima garantita per intestatario (innalzata a 250mila dollari solo fino al 2013) e svalutazione di assets...oppure dilazioni nei rimborsi.
Devo indagare: quando avrò una risposta certa vi farò sapere.

1- Partners Bank, Naples, Florida, was closed
As of September 30, 2009, Partners Bank had total assets of $65.5 million and total deposits of approximately $64.9 million
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $28.6 million.

2- American United Bank, Lawrenceville, Georgia, was closed
As of August 11, 2009, American United Bank had total assets of $111 million and total deposits of approximately $101 million. ...
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $44 million.

3- Hillcrest Bank Florida, Naples, Florida, was closed
As of October 1, 2009 , Hillcrest Bank Florida had total assets of $83 million and total deposits of approximately $84 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $45 million.

4- Flagship National Bank, Bradenton, Florida, was closed
As of August 31, 2009, Flagship National Bank had total assets of $190 million and total deposits of approximately $175 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $59 million.

5- Bank of Elmwood, Racine, Wisconsin, was closed
As of September 30, 2009, Bank of Elmwood had total assets of $327.4 million and total deposits of approximately $273.2 million. ...
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $101.1 million.

6- Riverview Community Bank, Otsego, Minnesota, was closed
As of August 31, 2009, Riverview Community Bank had total assets of $108 million and total deposits of approximately $80 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $20 million.

7- First Dupage Bank, Westmont, Illinois, was closed
As of July 31, 2009, First Dupage Bank had total assets of $279 million and total deposits of approximately $254 million.
The FDIC estimates that the cost to the Deposit Insurance Fund (DIF) will be $59 million.

Per capire come funziona nella pratica la procedura adottata dalla FDIC per chiudere le banche fallite leggete un mio passato articolo Come le mosche (e siamo a 52): dietro le quinte


Cadono dunque come le mosche le banche "minori" degli Stati Uniti (che come abbiamo visto poi tanto "minori" non sono...).
Aggiorniamo brevemente la contabilità delle banche fallite in USA nei primi 10 mesi del 2009.
Siamo arrivati a numero 106...
Ecco la lista aggiornata delle banche fallite in USA che hanno richiesto l'intervento del FDIC, il fondo di garanzia americano dei correntisti - http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/banklist.html
Dal 2000 al 2007 sono "saltate" 27 banche USA
Nel solo 2008 ne sono "saltate" 25
Nel 2009, fino ad oggi, ne sono "saltate" 106.
Negli ultimi 20 mesi di crisi le banche "saltate" sono 131.


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