mercoledì 3 agosto 2011

Il PIL USA si smoscia...mentre le Multinazionali fanno trimestrali Record...


Ci sono due articoli interessantissimi (da me pescati nel Web made in USA)
che forniscono preziose chiavi interpretative,
insieme a preziosi DATI che raramente sono reperibili (e non è un caso...).
Trovano ulteriore conferma le mie TESI sulla Sudamericanizzazione/De-localizzazione Selvaggia con le quali vi martello da secoli...

Vedi in questo BLOG
- Marine Le Pen: come cambiano in fretta i tempi...
- La Montagna d'Oro 2 (sulle macerie del Debt Ceiling)
- Arrrrrggggggh! Il PIL degli USA si è smosciato di brutto
- E le Multinazionali risposero: CHISSENEFREGA!
- Ci stanno sostituendo (od almeno ci stanno provando)
etc etc etc etc etc etc etc etc

Da non perdere le preziose traduzioni della mitica Carmen The Sister pubblicate nel suo Blog "Voci dall'Estero".
Eccone alcuni estratti.
Non C'è Più Relazione Tra Profitti delle Multinazionali e Crescita del PIL degli Stati Uniti
Il Bureau of Economic Analysis ha riferito che il PIL del secondo trimestre è aumentato ad un tasso annualizzato di un triste 1,3 per cento.
Il trimestre precedente era già stato rivisto al ribasso, da una crescita già debole dell' 1,9 per cento ad un patologico tasso annuale dello 0,4.
Nonostante i dati anemici del PIL, circa l'83 per cento delle società dello S&P 500 hanno battuto le stime degli analisti per il secondo trimestre 2011, secondo dati di Bloomberg, e molte hanno riportato ricavi e utili record.
Quello che ne risulta è che il successo delle più grandi multinazionali con sede negli USA non ha relazione con l'economia interna del paese.
Standard and Poors ha recentemente riferito che nel 2010, il 46,3 per cento di tutte le vendite delle società dello S&P 500 sono state al di fuori degli Stati Uniti.
Ciò è dovuto principalmente alla crescita della classe media nei mercati emergenti e in via di sviluppo.
Ironia della sorte, la crescita della classe media in questi mercati è dovuta al fatto che le multinazionali hanno sempre più una visione del lavoro come una merce globale, e utilizzano manodopera a basso costo da tutto il mondo, in particolare dai mercati emergenti dell'Asia e del Sud America.
Ciò fa crescere i redditi e i consumi in quei paesi, sostenendo in tal modo l'aumento delle vendite.

Questi cambiamenti strutturali hanno portato negli USA ad un'occupazione interna stagnante, mentre i profitti delle imprese sono saliti alle stelle ai livelli pre-recessione..........

N.d.R. GLOBALIZZAZIONE SELVAGGIA TRADOTTA IN NUMERI
.......Tra il primo trimestre del 2001 e il 2006, una semplice correlazione mostrava che i profitti delle imprese spiegavano il 98,4 per cento della crescita del PIL nazionale.

Tuttavia, negli ultimi cinque anni a partire dal primo trimestre del 2006, la correlazione tra profitti aziendali e crescita del PIL domestico crolla, e i profitti delle imprese giustificano solo il 10,1 per cento della crescita. ..........

continua....

Eppoi un'altra chicca sulla Globalizzazione Selvaggia e sulle Multinazionali che trionfano sopra alle macerie delle nostre economie....
Come le Avide Multinazionali Stanno Distruggendo lo Status di Paese Tecnologicamente Avanzato dell'America
dal Blog "Voci dall'Estero"

.....l'economista William Lazonick spiega come le grandi società, ossessionate dal riacquisto delle azioni proprie e dal massimizzare il valore per gli azionisti, stanno truffando lo Zio Sam e azzerando la possibilità dell'America di competere nel 21° secolo.
L'economia statunitense è un caos.

Da due anni a questa parte, anche se la Grande Recessione si è ufficialmente conclusa, il tasso di disoccupazione supera il nove per cento, infuria la crisi dei pignoramenti, e le famiglie rimangono cariche di debiti.

La situazione fiscale dei governi federali e statali è disastrosa....

Gran parte della confusione è il risultato di un'economia in cui l'estrazione di valore è arrivata a dominare la creazione di valore.

Il luogo più visibile dove avviene l'estrazione di valore è il gioco da casinò conosciuto come Wall Street.
Ma avviene in tutte le grandi corporations, che impiegano la maggior parte o addirittura tutti i loro profitti per il riacquisto massiccio di azioni proprie, al solo scopo di far crescere le quotazioni.
Nel processo, l'innovazione industriale - la creazione di prodotti di maggiore qualità e di minor costo, che costituisce la base della crescita economica - soffre della sindrome dell'abbandono.
E invece avremmo più che mai bisogno di nuove tecnologie per risolvere i problemi economici, sociali e ambientali..............
.........Il 20° secolo è stato il "secolo americano" perché gli Stati Uniti sono stati la più importante nazione innovatrice del mondo. Eppure, nel 21° secolo la nostra reputazione di innovatori ci sta rapidamente sfuggendo di mano.
Cosa è successo? ........

........Un motivo principale per cui gli Stati Uniti non sono più una "nazione innovatrice" è perché le sue più grandi corporations industriali sono state ossessionate dal “massimizzare il valore degli azionisti", piuttosto che investire nella ricerca tecnologica di base.
Per parafrasare John F. Kennedy, non chiedete cosa può fare il vostro paese per le vostre società, ma quello che le vostre società possono fare per il vostro paese.

continua...