venerdì 11 dicembre 2009

I sommersi e i salvati


Il recente caso Grecia, che (sarcasmo) tra un paio di giorni ci saremo già dimenticati...insieme alla sua voragine debitoria da 300 miliardi, mi ha portato a fare un'analisi retrospettiva ed a raggiungere una maggiore chiarezza nell'affresco della Grande Crisi.
In un mio articolo del 3 aprile 2009 "il Punto G" avevo già centrato il punto e ci avevo visto lungo: in quel "topico" G20 la decisione più importante era stata quella mettere a disposizione dell'FMI una considerevole dotazione (1000 miliardi di dollari circa) per mettere in piedi una rete di prevenzione e protezione a favore degli anelli deboli del sistema.
Scrivevo...
...VENIAMO ALLE COSE POSITIVE In effetti la gravità della crisi ha fatto da stimolo e gli stati del G20 hanno aperto i cordoni delle borse a favore dell'FMI che si ritrova 1000 miliardi in più di dotazione.
Questa risultato è ottimo per aiutare "i piccoli stati" come quelli dell'Europa dell'EST.

Non è stata generosità ma semplice calcolo costi-benefici: lasciare andare a fondo alcune areee economiche avrebbe gravemente danneggiato molti paesi del G20.
Questo tampone quindi è ben venuto, vedremo però come verrà usato.
Forse, per alcuni mesi, Austria ed Unicredit possono tirare un sospiro di sollievo sulle loro esposizioni a rischio nell'EST Europa...
E' comunque positivo che un'entità sovranazionale si trovi più soldi da spendere a favore di tutti piuttosto che ogni stato si tenga ben stretti i suoi soldi e li spenda egoisticamente solo per sè. Non è generosità come dicevo ma è comunque apertura mentale e visione di maggiore respiro, non solo rivolta al proprio orticello.
Come potete vedere avevo già intuito il punto focale ma adesso mi è tutto più chiaro.

Nel rattoppare il sistema si erano identificati due punti critici:
le grandi banche too-big-to-fail (dei veri e propri "Stati" come dimensioni dei bilanci) e gli Stati nazionali a rischio debito pubblico.
Ed è stata messa in piedi la rete di protezione
sommergendo le banche di aiuti diretti (salvataggi) od indiretti (liquidità delle banche centrali)
e dotando l'FMI di un bel fondo che è stato usato CON MOLTA DISCREZIONE a marzo-aprile-maggio 2009 per tamponare gli stati deboli a rischio di default.

Tanto per fare un esempio a caso, la Romania a fine marzo prese 20 miliardi di prestito che evitarono il tracollo della sua economia e dei suoi conti pubblici.
Venti miliardi vi sembrano pochi?
Considerate che il PIL della Romania è di circa 165 miliardi di euro: il salvagente è stato dunque del 12% del PIL (!!).
Se l'Italia avesse ricevuto lo stesso aiuto, in proporzione ci avrebbero staccato un assegno da 200 miliardi di euro! Ovvero circa 20 finanziarie medie!...
Ed addirittura la Polonia, l'economia "più forte" dell'Est Europa, in aprile si beccò 15 miliardi di euro sonanti contro 422 miliardi di euro di PIL/anno.
Bellissima la dichiarazione rilasciata all'epoca dal ministro polacco delle finanze, per capire a quali livelli di "retorica fallace" riescono a giungere i politici (ed i parrucconi del FMI/Banche Centrali)...
Lo ha annunciato il ministro delle Finanze polacco, Jan Rostowski, spiegando che «non si tratta di aiuti. I fondi serviranno per costituire una riserva aggiuntiva, accessibile alla Banca centrale polacca».
La Polonia chiederà a breve termine all'Fmi di poter accedere alla nuova «linea di credito modulabile» (Lcm) per un ammontare «che permetterà di aumentare le riserve del settore bancario nazionale di un terzo, e cioé di circa 20 miliardi di dollari» per «immunizzare la Polonia dagli effetti della crisi e dagli attacchi della speculazione».
Unicredit avrà sicuramente ringraziato...
...La Polonia soffre, tuttavia, a causa del progressivo esaurimento dei flussi di finanziamento dall'estero e ai timori del mercato sulle prospettive di crescita della regione. UniCredit controlla la seconda banca polacca, Bank Pekao che, assieme alla concorrente pubblica Pko, domina larghi segmenti del mercato finanziario. UniCredit ricava circa un terzo dell'utile operativo dalle controllate nell'Europa centro-orientale e in Polonia. ...

Questo per capire sull'orlo di quale baratro stanno navigando "queste economie emergenti/sommergenti ed i loro tiratissimi sistemi bancari pieni di toppe" (e noi insieme a loro): il tutto è stato "pompato a mille" dai prestiti e dagli investimenti delle economie avanzate nel periodo delle vacche grasse...con leve stratosferiche rispetto al valore effettivo ed al tasso di crescita di queste economie.
Ed in periodo di vacche magre naturalmente si creano le voragini.
Insomma lo schema è sempre lo stesso, che lo si applichi ai mutui subprime, che lo si applichi ai leverage bancari, che lo si applichi alle aziende, che lo si applichi agli stati....
Scommesse...passo più lungo della gamba...surriscaldamento...leverage esasperati...insomma un mondo fondato sul DEBITO e sulle sue varie architetture.

La Rete di protezione, zitti zitti, è stata applicata ad un gran numero di Stati....vado a memoria: Ungheria, Lettonia, Turchia, Ucraina, Polonia, Bielorussia, Serbia etc etc
Insomma a quel famoso G20 di aprile si strombazzava&banfava sui paradisi fiscali, sulle nuove regole e sulle riforme strutturali...MENTRE in realtà si stava mettendo in piedi un bello scambio tra USA ed UE (ed altri big player mondiali): tu sorreggi me ed io sorreggo te, una mano lava l'altra.
Infatti, senza la super-dotazione all'FMI, la tanto decantata UE e l'area euro SAREBBERO ANDATE IN PEZZI in 4 e 4 otto....
Ed anche altri "pezzi del sistema" sparsi nel mondo sarebbero collassati, come per esempio il Messico "dei miracoli" con il suo super-prestito da 47 miliardi di dollari....

Il tutto è stato fatto con la massima discrezione, mentre allo stesso tempo è incominciato il martellante BOMBARDAMENTO quotidiano di OTTIMISMO (in crescendo): una colossale operazione di ipnosi di massa per il recupero della confidence del minore tempo possibile.
"Tutto bene Madama la Marchesa"...mentre si camminava sul ciglio del baratro e tutt'oggi la maggior parte dei problemi STRUTTURALI sono stati solo tamponati e nascosti sotto al tappeto.
Ma come si narra nel mainstream...basta lasciar passare il tempo e tutto si risolverà: nel 2010, 2011, 2012 (la data non è certa e tende a spostarsi sempre più in avanti) questo "sfortunato incidente di persorso" sarà solo un cattivo ricordo....

Sono stati bravi non c'è che dire, sono stati bravi ed hanno mantenuto una freddezza ed un faccia tosta invidiabili....
Mi si dirà: che altro si poteva fare? Si doveva lasciar collassare il sistema?
Ed io come al solito risponderò: tamponare era lecito, anche se non così sfacciatamente a 90° nei confronti del sistema bancario/finanziario....
Però da questo tamponamento andava messa in atto UNA CORREZIONE DI ROTTA seria, profonda e tempestiva.
Bisognava intervenire sui PROBLEMI STRUTTURALI che hanno portato alla Grande Crisi.
Invece, dopo l'onerosissimo tamponamento a discapito dei debiti pubblici, NULLA O QUASI E' STATO FATTO.
E tutto procede come prima, peggio di prima....
Ci siamo dati A CARO PREZZO una seconda possibilità...ma per ora non è stata minimamente sfruttata.
Anzi si è creato un colossale MORAL HAZARD che, facendo sentire i responsabili praticamente intoccabili e con le spalle coperte, ha gettato i semi per la prossima Grande Crisi...che sarà quasi sicuramente ancora più grave di questa.

Vabbè...fine delle prediche.
Tanto per adesso il Ghota dei Debiti Pubblici l'ha scampata (anche perchè i giudizi delle agenzie di rating sono "fatti in casa"...) e dunque la baracca può ancora reggere.

La Gran Bretagna si salva (per il momento) dalla scure di Moody's
11.12.09
La Gran Bretagna si salva per il momento dalla scure degli analisti di Moody's.
Gli esperti dell'agenzia di rating non ha intenzione di tagliare il rating sovrano di Stati Uniti e Gran Bretagna, attualmente al livello massimo di AAA.
Lo ha detto il vice presidente dell'agenzia di rating, Tom Byrne, a Bloomberg News. Per entrambe le due economie l'outlook è stabile.

L'outlook stabile in particolare sull'UK è qualcosa di "stupefacente"...come pure la conferma della tripla AAA...per uno Stato che ha visto letteralmente decollare il deficit ed il debito pubblico in pochi mesi di pari passo al drammatico crollo della propria economia nazionale...
..Il massimo in Europa e’ stato raggiunto dall'UK, il debito pubblico e’ schizzato dal 60% del PIL sino a rasentare il 90% in pochi mesi: per avere un paragone, Craxi impiego’ quasi cinque anni per ottenere lo stesso effetto (nel 1983 il debito pubblico italiano era ail 66% del PIL. Nel 1987 era all’ 88%. In Inghilterra ci sono riusciti in pochi mesi, il che significa una cosa: l’economia inglese risente terribilmente dell’indebitamento e dei flussi di cassa...
Chissà che cosa bisogna fare peggio di così per perdere la mitica tripla AAA....???

Germania: Standard & Poor's,Tripla A
mercoledì, 9 dicembre 2009

Standard & Poor's conferma il rating sovrano di Tripla A della Germania a lungo termine.Confermati anche il rating A-1+ a breve termine e l'outlook (prospettive) stabile.
Lo ha comunicato l'agenzia di rating in una nota citata dall'agenzia Bloomberg.
anche se....GERMANIA: VEDE IN 2010 NUOVE EMISSIONI NETTE DI 86 MLD EURO, DEFICIT A 6% PIL, DEBITO A 78% PIL ...
CRISI: LA GERMANIA RADDOPPIA IL DEFICIT


Nota: Mi permetto di prendere a prestito il titolo dall'ultimo libro di Primo Levi, un saggio che analizza in modo razionale il mondo dei campi di concentramento nelle sue dinamiche inter-funzionali ed inter-personali.

Nessuno me ne voglia....ma è incredibile notare come ci siano molti "schemi" perfettamente applicabili alla Grande Crisi che stiamo vivendo...anche se naturalmente su un piano esistenziale ben differente. Ed è lo stesso Primo Levi a fare una "salto" del genere
andando alla ricerca della replicazione di analoghe dinamiche comportamentali nelle realtà quotidiane odierne.

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