domenica 17 maggio 2009

I trucchi dei giornali


Vorrei solo farvi notare un episodio significativo.
Venerdì sono usciti i dati del PIL Tedesco e di quello Italiano. Ne abbiamo già parlato.
Prima è uscito il PIL della Germania: -3,8% nel primo trimestre 2009, -6,9% su base annuale.
Poi è uscito il PIL dell'Italia: -2,4% nel primo trimestre 2009, -5,9% su base annuale.
Quindi siamo scesi MENO della Germania.

Ma nei titoli delle principali testate giornalistiche on-line (leggo solo quelle, niente cartaceo...come quasi tutti ormai...) con il Sole24Ore come apri-pista, leggevamo:
Italia crollo del PIL, -5,9%
e sotto Germania, PIL -3,8%.
Ovvero sembrava che l'Italia fosse crollata più della Germania...affiancando in modo inesatto il dato annualizzato con quello trimestrale, ovvero dati non omogenei, le pere con le banane...
Cliccando sui titoli-link, gli articoli riportavano i dati corretti, ma la frittata ormai era fatta.
Siccome moltissimi leggono solo i titoli, ed il paragone trai due dati veniva fatto proprio nei titoli, si è fornita un'informazione erronea e fuorviante.
Ne ho cercato conferma in serata ed il giorno dopo, chiedendo a tutti quelli che mi capitavano a portata di mano: ebbene quasi tutti avevano recepito che il PIL dell'Italia era sceso di più di quello della Germania...

Un errore? Fatto da 4 testate giornalistiche contemporaneamente? Una strategia di qualche tipo? Non saprei...
In ogni caso, in questo modo non si fa una buona e corretta informazione, soprattuto quando si parla di un dato eclatante e d'impatto come il PIL.
Che addirittura qualche volta abbiano ragione Berlusconi o Tremonti quando se la prendono con i giornali bugiardi o spargitori di pessimismo??

Detto questo, "crollare meno della Germania" non è una notizia da festeggiare a caviale a champagne...Anche perchè sono secoli che quando la Germania cresce noi cresciamo solo della metà...per cui inutile esaltarsi quando la Germania scende del 6.9% e noi scendiamo un filo meno del 5.9%....
Infine indovinate chi è il principale partner commerciale dell'Italia nonchè il principale importatore del made in Italy?
Per cui se Berlino piange, Roma ha ben poco da ridere....
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