venerdì 24 settembre 2010

This time is (very) different...

Aggiornamento delle 19.23
A conferma di una "Ripresa" USA assai debole rispetto alla media delle Riprese passate, ecco un'altra "prova"
(mentre le borse americane si stanno sparando tranquillamente un +2%.....la spiegazione la trovate nel mio articolo Agli "amanti" della Borsa ed in altri articoli spediti in esclusiva alla newsletter dei mie sostenitori attivi).

4 Charts That Show How Weak This Recovery Is
The Council on Foreign Relations have put together a short presentation, 4 slides, on the weakness of the U.S. recovery.
It's blatantly obvious that what we're dealing with is an abnormally weak recovery, brought on by a focus on deleveraging, rather than a return to consumer spending.
That lack of consumer spending is a product of psychological matters, as well as a high unemployment rate.
Whether you think the problem is too much government spending or too little, these charts show that something has to change dramatically to kickstart this economy.....
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Fino a 6 mesi fa c'erano tanti "esperti" che predicavano come questa Grande Crisi fosse solo una normale recessione da ciclo, magari un po' più tosta del solito ma comunque normale.
Un raffreddore bello forte che con con dosi da cavallo di aspirina sarebbe rientrato nella normale alternanza di espansione/contrazione.

In effetti Toro Drogato stava sgaloppando ininterrottamente da 12 mesi di fila e le borse (si sa) vengono ancora considerate dalla stragrande maggioranza come un leading indicator economico basato sui fondamentali.
AH AH AH AH!...Scusate mi è scappata...:-)

Inoltre tutti gli indicatori economici più pimpanti per le quotazioni azionarie e per gli utili societari stavano rimbalzando alla grande (e nessuno si chiedeva troppo a fondo il perchè ed il percome).
Mentre altri indicatori "ritardati" come l'occupazione, l'immobiliare, la solidità del sistema finanziario etc non destavano troppe preoccupazioni: come da manuale del ciclo economico sarebbero migliorati DOPO, forse...

Ebbene questa categoria di "Integrati da Ciclo" si è parecchio decimata di fronte alle tremende sfide che la Grande Crisi pone ancora OGGI, in tutta la loro virulenza a ben 3 anni dalle prime avvisaglie (estate 2007).
Tutti sostanzialmente si stanno rendendo conto che la Grande Crisi è veramente una Grande Crisi che presenta SFIDE del tutto NUOVE per cercare di uscirne.

Anche perchè gli indicatori economici "pimpanti" si stanno smosciando e rischiano una double-dip mentre gli indicatori ritardati non si sono mossi quasi per nulla e sono rimasti sempre nell'abisso.

Inoltre tutta la scommessa propulsiva che è stata messa in campo si è basata sullo sbracamento dei debiti pubblici (tutti contemporaneamente) e sullo scaricabarile dal debito privato al debito pubblico: quest'ultimo fronte sta dando non pochi grattacapi (come avevo previsto secoli fa su questo Blog) ed è sempre sull'orlo di qualche crack sistemico di dimensione "sovrana"....
Siamo di fronte ad una palla al piede colossale, che tira verso il fondo le economie in affannosa e velleitaria "ripresa" e che rappresenta un elemento d'instabilità sistemica colossale.

Pochi inoltre si rendono conto che sussistono anche dei seri problemi strutturali non risolvibili o meglio....per i quali non c'è alcuna volontà politica/imprenditoriale di risolverli.
Perchè? Ma perchè VA BENISSIMO COSI'.....
Per esempio a causa della Sudamericanizzazione delle economie avanzate, della Globalizzazione selvaggia, del Labour Arbitrage etc, c'è una scarsissima spinta a risolvere il problema dell'elevata disoccupazione qui da noi.
Infatti le multinazionali più globalizzate fanno utili e fatturati da favola grazie ai paesi emergenti in booom (i nuovi consumatori "emergenti"...) e grazie al fatto che la Grande Crisi gli ha permesso di far fuori in quattro e quattr'otto la manodopera più onerosa qui da noi....
E visto che questi colossi ormai dettano LEGGE, non favoriranno mai delle politiche finalizzate a riassumere in modo massiccio proprio quell'esercito di lavoratori che finalmente sono riusciti a levarsi dai coglioni.
Per cui in pubblico si fanno tanti bei discorsi demagogici di lotta alla disoccupazione, ma poi sotto sotto...
Vedi trai tantissimi esempi quello recente di una multinazionale super-globalizzata: Nike.
Nike ha pubblicato una convincente trimestrale.
23 settembre 2010
Nel suo primo trimestre fiscale terminato lo scorso 31 agosto la prima impresa al mondo dell'abbigliamento sportivo ha aumentato il suo utile netto del 9% a $559 milioni pari a $1,14 per azione. Gli analisti avevano atteso solamente $1,01 per azione.
Nike ha beneficiato lo scorso trimestre soprattutto della forte domanda per i suoi prodotti nei paesi emergenti.
I ricavi di Nike sono cresciuti dell'8% a $5,18 miliardi e sono risultati essere leggermente al di sotto delle previsioni che erano di $5,22 miliardi.
Nei paesi emergenti i ricavi di Nike sono cresciuti del 30%.
Guardando al futuro Nike ha indicato che gli ordini per il periodo settembre 2010 - gennaio 2011 sono cresciuti a parità di tassi di cambio del 13%.
Nel dopo borsa il titolo sale al momento di circa il 5%.

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Od ancora un altro esempiuccio fresco fresco:
Le auto importanti di Psa si produrranno in Cina (Italia Oggi)
Il gruppo automobilistico francese Psa prevede di delocalizzare in Cina la produzione delle sue auto alto di gamma, come la nuova versione della Citroën C6, che attualmente si fabbrica a Rennes, in Bretagna.
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Questo fondamentale discorso è spiegato assai bene nel mio articolo Perchè a metà delle Corporations Americane gliene frega ben poco della Ripresa in USA spedito in esclusiva alla Newsletter dei miei sostenitori attivi.

Idem nel campo del sistema bancario/finanziario dove il Moral Hazard che ha salvato il culo a tutti, belli e brutti, ha permesso al sistema di sentirsi intoccabile e dunque di rimanere come prima ed anzi peggio di prima: nell'uso spregiudicato delle armi finanziarie di distruzione di massa, nell'enorme propensione al rischio da banca-casinò, nel super-leverage d'azzardo, nella sotto-capitalizzazione, nei bilanci fumosi e taroccati etc etc
Anche qui non c'è la spinta sufficiente per mettere in campo riforme serie perche è il Sistema bancario-finanziario a dettare LEGGE.
Ed a tutti va bene così....perchè CHI DI DOVERE fa soldi a palate...e delle conseguenze economico-sociali CHISSENEFREGA.

Bene, dopo queste veloci riflessioni ad alta voce, vi riporto due interessanti "conferme".

La prima è un bel paragone tra le due Riprese precedenti e l'attuale "Ripresa" (tra virgolette naturalmente...).
Ebbene "pare" che l'attuale Ripresa sia ASSAI DEBOLE rispetto alla casistica precedente....tanto da assomigliare più ad una Recessione....
A RECOVERY THAT LOOKS LIKE RECESSION

For some strange reason a number of economists and strategists seen on TV and quoted in the press maintain that the exceedingly weak recovery we are now undergoing is really a “normal” or “average” recovery.
Nothing could be further from the truth.
This is not our opinion, but is based on fact..................................
The results are very clear that the current recovery is far weaker than the prior two expansionary periods, which themselves were below the average for post-war recoveries.
The results are outlined as follows.
Remember, for each indicator we are showing the change over 31-to-33 months after the cyclical peak for the economy.


1) GDP was up 5.3% and 5.7% at this point in the last two cycles, and is now down 1.3%

2) New home sales were down 8% and up 31%; now down 42%.
3) Industrial production was up 3% and 1%; now down 7%.
4) Retail sales were up 9% and 12%; now down 4%.
5) Payroll employment was flat and down 2%; now down 5%.
6) Personal income was up 11% and 7%; now up 2%.
7) New orders for durable goods were up 5% and 6%; now down 22%.
8) Initial weekly unemployment claims were down 5% and 9%; now up 34%.
The facts speak for themselves.
The current recovery is far weaker than the prior two, which themselves were weaker than the average for post-war expansions.

Moreover, as we discussed in previous comments, even this sub-par recovery has been losing steam in recent months.
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E poi tocca a Volcker, Il Grande Vecchio della FED...famoso per le sue sparate senza ritegno...
Come quella in cui ha tuonato davanti ad una platea di banchieri che l'ultima innovazione finanziaria utile per la società sarebbe stato il Bancomat, mentre tutte le altre innovazioni successive sarebbe servite solo a far fare più soldi alla casta finanziaria....
Bene l'ex-presidente della FED Paul Volcker ieri è andato giù pesantissimo SUL SISTEMA FINANZIARIO che sarebbe ancora marcio ed a rischio: non ha risparmiato niente e nessuno.
Insomma Volcker la pensa sostanzialmente COME ME....:-)
Ecco un breve riassunto dei punti salienti (in Inglese).

Volcker: Financial System Still at RiskReal Time Economics reports that former Fed Chair Paul Volcker ditched his prepared remarks at a Federal Reserve of Chicago event yesterday.
In its stead, he opened fire on all of the corruption in banking and Wall Street.
It was a “blistering, off-the-cuff critique leveled at nearly every corner of the the US financial system.
Volcker unloaded on banks and CEOs;
he trashed regulators and the inept business schools.
He opened fire on the Fed, bombed money-market funds.
And while he had good things to say about the financial overhaul law, the bottom line is the system remains at risk.
Rather than subject us to future “judgments” of regulators — all subject to capture by “relentless corporate lobbying by banks and politicians to soften the rules.”
Volcker made a plea for “structural changes in markets and market regulation.”

Real Time Economics noted the following:

Banking: Investment banks became “trading machines instead of investment banks [leading to] encroachment on the territory of commercial banks, and commercial banks encroached on the territory of others in a way that couldn’t easily be managed by the old supervisory system.”

Financial system:The financial system is broken. We can use that term in late 2008, and I think it’s fair to still use the term unfortunately. We know that parts of it are absolutely broken…”

Business schools: I think that was the general philosophy that markets are efficient and self correcting and we don’t have to worry about them too much.

Central banks and the Fed: “Central banks became…maybe a little too infatuated with their own skills and authority because they found secrets to price stability…I think its fair to say there was a certain neglect of supervisory responsibilities” [nonfeasance]

On procyclicality: “It’s the hardest thing as a regulator in my opinion…when things are really going well, the economy is going well, the market is not disturbed, but you see developments in an institution or in markets that is potentially destabilizing, doing something about it is extremely difficult.

Risk management: “Markets that are prone to excesses in one direction or another are not simply managed under the assumption that we can assume that everybody follows a normal distribution curve.

Derivatives: I’ve heard so many stories about how important” derivatives are but “there doesn’t seem to be much doubt that the creation of derivatives has far exceeded any pressing need for hedging.”

Money market funds: “Money market funds have encroached so much on the banking market. They are nothing, in my view, but a regulatory arbitrage
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Source:

Volcker Spares No One in Broad Critique