giovedì 8 aprile 2010

La Perfida Albione deve fare penitenza con "drastiche misure di austerità"


Tanto per rimanere nell'argomento del momento...c'è qualcuno di nostra conoscenza che, non appena se ne verifica l'occasione, bersaglia l'area Euro dalle sue Testate Finanziarie Rinomate: bombarda la Grecia, i PIIGS, l'Euro etc etc

Naturalmente parlo dell'UK, che forse farebbe meglio a guardare in casa propria...almeno ogni tanto.

In ogni caso io non condivido il proverbio "da che pulpito vien la predica" come svalorizzazione del consiglio che proviene dalla bocca di chi ha sbagliato...
Anzi è proprio chi ben conosce il Peccato che può meglio ammonirti sulle trappole, sulle dinamiche e sulle conseguenze del peccato stesso.
Fuor di metafora, ben pochi sono esperti come l'UK (e dunque hanno titoli per ammonire...) in merito alla finanziariazzazione dell'economia, allo sputtanamento dei conti pubblici, alla bolla immobiliare da guinness dei primati, ai "castelli-di-mutui" facili, alla cultura del debito sfrenato e del "vivere al di sopra delle proprie possibilità", al predomonio della lobby bancaria-finanziaria, alle armi finanziarie "creative" di distruzione di massa etc etc
In tutto ciò l'UK è indubbiamente un SUPER-ESPERTO...

Pochi come il Regno Unito hanno sbracato i conti pubblici per salvare il kiuletto alla lobby bancaria-finanziaria e per tamponare la Grande Crisi.
Come scrivevo in dicembre 2009 nel mio articolo I sommersi e i salvati:
.....L'outlook stabile in particolare sull'UK è qualcosa di "stupefacente"...come pure la conferma della tripla AAA...per uno Stato che ha visto letteralmente decollare il deficit ed il debito pubblico in pochi mesi di pari passo al drammatico crollo della propria economia nazionale...
..Il massimo in Europa e’ stato raggiunto dall'UK, il debito pubblico e’ schizzato dal 60% del PIL sino a rasentare il 90% in pochi mesi: per avere un paragone, Craxi impiego’ quasi cinque anni per ottenere lo stesso effetto (nel 1983 il debito pubblico italiano era ail 66% del PIL. Nel 1987 era all’ 88%. In Inghilterra ci sono riusciti in pochi mesi, il che significa una cosa: l’economia inglese risente terribilmente dell’indebitamento e dei flussi di cassa... Chissà che cosa bisogna fare peggio di così per perdere la mitica tripla AAA....???

Pochi come il Regno Unito vivono da tempo nettamente al di sopra delle loro possibilità REALI: basta vivere un po' a Londra per capirlo...
Come scrivevo a gennaio 2010 in Il DEBITONE TOTALE (pubblico+privato)
...In ogni caso, ecco un'interessante CLASSIFICA da tenere come punto di riferimento. La palma del DEBITONE TOTALE (pubblico+privato) se la merita il supponente Regno Unito con il 450% rispetto al PIL....

L'ottimo Ambrose Evans Pritchard è uno dei pochi che dall'inglesissimo Telegraph fa notare anche la trave nei propri conti pubblici oltre che la pagliuzza in quelli altrui...
Ecco come titola il suo ultimo articolo:
UK needs 'drastic austerity measures' to prevent debt explosion
Bank for International Settlements issues stark warning on debt as OECD cuts growth forecast for economy.

Tra le svariate entità sovra-nazionali la BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali) è una delle più serie e rigorose. Naturalmente in senso relativo alla categoria di appartenenza...
Ebbene la BRI (o BIS secondo l'abbreviazione in lingua inglese) fa un'analisi impietosa della situazione debitoria dell'UK.
E naturalmente anche la supponente UK non è immune da becere strumentalizzazione politiche...tipiche da pollaio italiano.
British Interest Payments Will Spiral Out of Control And Hit 27% Of GDP, Higher Than Greece, Says BIS
The Bank for International Settlements (BIS) in Switzerland has joined the growing chorus of criticism over Britain's current financial direction.
The bank is warning that without far more harsh austeriry measures than are currently being considered, interest payments will become a crushing burden for the economy.
They forecast that interest costs for the U.K.'s debt could go from 5% of GDP now to 10% in ten years. But here's the real econometric kicker... even under a 'baseline scenario' the BIS thinks interest payments could shoot up to 27% of GDP by 2040.
Greece fares better, while Britain's interest burden is far worse than Italy's. (N.d.R.: Che onore! Citano sempre l'Italia come termine di paragone...).
They're certaintly pulling out all the stops to sound the crisis alarm. As one would expect the opposition jumped all over the report...

Ma tanto sono discorsi che lasciano il tempo che trovano...
Le borse USA sono già passate in verde con un bel rimbalzone da -0,4% a +0,4%, favorito (così si narra) dai super-dati delle vendite retail di marzo...anche se pare che queste statistiche siano state pesantemente influenzate da un rilevante "rumore di fondo pasquale" che le rende ben poco affidabili...
(quando avrò tempo vi parlerò più a fondo di questa miracolosa resilienza del consumatore americano).
Here's The Truth Behind The March Retail Sales Surge
...However, the big swings in the date of Easter from year to year create a lot of noise in the March/April figures. We will have a much better picture of the true state of things in another month when we can view the two-month period in its totality. And on that front ICSC is projecting April sales will be flat to down 3.0 percent.....
There are a number of good write-ups putting the numbers into perspective. Even if the results are explainable, they did exceed expectations
(
Retailers Trounce Estimates, Aided by Early Easter...trad: Le catene al Dettaglio sbaragliano le stime, aiutate da una Pasqua precoce).
Nevertheless, it’s easy to get swept up in the idea that retailers are now soaring when there remain a ton of difficulties for consumers including depressed housing prices, declining availability of credit, stagnating wages and high unemployment.....


Ed anche analisti del settore Retail sgamati ed esperti come Davidowitz NON SE LA BEVONO...
Anche perchè in queste famigerate statistiche retail, oltre al rumore di fondo pasquale, non sono state conteggiate le catene retail di maggiori dimensioni come Wall-Mart & affini.
Davidowitz ritiene che stiamo assistendo ad un "rally dei fessi" delle azioni retail e che il rimbalzo dei consumi USA avrà vita breve per ragioni strutturali: "Siamo in una brutta situazione e ci attende una situazione ancora peggiore".
Vedi anche il dato di ieri sul Credito al Consumo negli USA, che continua a comprimersi in un astringente Credit-Crunch: US consumer credit, re-crunched
January, it seems, was a blip – albeit a bigger blip than first believed. But the trend in shrinking consumer credit in the US looks to have reasserted itself: figures released...

Retail Sales Up But America in "Dramatically Worse Shape" vs. a Year Ago, Davidowitz Says
Optimists cheered Thursday's stronger-than-expected March sales at retailers....as further proof of an improving economy and rebounding U.S. consumer. In fact, Thomson Reuters' Same-Store Sales Index rose 9.1% last month to the highest level in the index's 10-year history.
"The numbers were very strong," admits noted cynic Howard Davidowitz of Davidowitz & Associates. "There are some positives" in consumer spending, even after adjusting for the boost many retailers got from Easter being earlier in April this year vs. last.
But (you knew that was coming, right?), Davidowitz believes it's a "sucker's rally" in retail stocks and any rebound in consumer spending will be short lived. "We're in a bad place, heading for a worse place," he says.
Regarding today's chain-store sales data, the veteran analyst notes huge retailers were excluded, most notably Wal-Mart. "When you look at comp retail sales they don't include the giants, they include some little dinky apparel chain doing a billion-five [in sales] and these analysts are dancing in the street."
Furthermore, retailers such as Macy's and Target warned the big jump in March sales would likely take a bite out of results in April, while Abercrombie & Fitch was a notable laggard in March; the Retail SPDR was essentially flat at midday.
More importantly, Davidowitz says the financial condition of the country is in "dramatically worse shape" than it was a year ago, when he was making dire predictions about America's future.
With "no real jobs growth...deficits gone mad" and prospects for higher taxes for all Americans, Davidowitz is "exactly in the same place" as a year ago, despite the economy's apparent revival. "There's clearly pent up demand - there are needs [and] the consumer is jumping on those needs," he says. "We're in a cyclical economy. That doesn't mean we're better off."

Ma per le Borse va benissimo così: quando l'Europa cede tocca agli USA metterci una pezza...e quando gli USA e la UE cedono tocca all'Asia metterci una pezza.
Insomma c'è sempre QUALCUNO che ci mette una pezza...:-)
Signore e Signori è la Ripresa ...una strana, dopata, pericolosa e squilibrata Ripresa ma per adesso non abbiamo di meglio.

Sostieni l'informazione indipendente e di qualità