martedì 27 aprile 2010

Tremonti attinge alla Tesoreria per aiutare la Grecia


Era da un po' che ci si stava chiedendo:
da dove cappero l'Italia tirerà fuori i 5,5 miliardi di euro per tamponare la Grecia? (solo fino alla fine del 2010)
[Fui io il primo a fare una stima DEL COSTO per L'ITALIA in Indovinello matematico sul Βαιλουτ...]

Ebbene per Tremonti la risposta è stata rapidissima e semplicissima: vai di decreto legge e si attinge alla Tesoreria...
Devo dire che non ho mai visto l'Italia essere così celere nel prendere una decisione (a parte quando c'era da approvare qualche legge ad personam...).
Evidentemente a Tremonti gli BRUCIA parecchio perchè ha capito benissimo che se succedesse qualcosa d'irreparabile alla Grecia, poi l'Italia se la vedrebbe molto brutta...e gli estintori potrebbero non bastare più...

E pensare che Giulio solo 3 giorni fa aveva sparato: "Le tabelle del Fondo Monetario Internazionale «ci vedono messi sul debito pubblico insieme, a fianco della Germania e molto meglio di tanti altri grandi Paesi, Stati Uniti compresi" (NdR Io mi ero IMMEDIATAMENTE toccato gli zebedei...ma non è bastato).

Evidentemente l'asta di oggi dei nostri BOT, che è stata coperta di un pelo "da 0,2 millimetri" (richieste per 1,02 volte l'offerta...) ed il cui rendimento è schizzato in un botto dallo 0,567% allo 0,814%, ha fatto passare a Tremonti la voglia di raccontare "barzellette".

Apro un breve inciso: io penso che Tremonti in questi (quasi) due anni di Grande Crisi si sia comportato BENINO.
Si poteva fare di meglio, si poteva essere meno IMMOBILISTI...
ma rispetto ai Brunetta-Boys ed ai classici assalti della diligenza, Giulio ha tenuto una linea di RIGORE inusitata per la media di scialo italiano.

Gli è andata pure liscia perchè le nostre banche erano talmente arretrate da essere entrate solo marginalmente nel giro mondiale della armi finanziarie di distruzione di massa....

A dimostrazione di come il progresso non sia sempre un bene assoluto...:-)

Fatto il complimento, penso che Giulio farebbe meglio a TACERE il più possibile perchè dal punto di vista comunicativo è un vero disastro (intonazione della voce compresa).

Chiudo l'inciso.


Bene...dunque basterà attingere "alle disponibilità dei conti di TESORERIA".
A titolo informativo la gestione della Tesoreria dello Stato è affidata alla BANCA D'ITALIA.
Conoscendo le capacità di prestidigitazione di Giulio, non vorrei che questo fosse un trucco per mascherare un FINANZIAMENTO da parte della Banca d'Italia, aggirando i divieti della normativa comunitaria....
Ma non voglio pensare male, anche perchè non conosco a sufficienza questi complicati meccanismi ed il relativo sistema delle competenze: una volta tanto sto tirando ad indovinare e potrei benissimo sbagliarmi (ma potrei anche aver centrato il bersaglio)

Insomma: attingere alla TESORERIA.
Facile ed "indolore" come bere un bicchier d'acqua: infatti è una soluzione che si usa tutti i giorni....soprattutto per salvare Stati Esteri.
Conseguenze e controindicazioni? Nessuna, naturalmente.
"Le disponibilità saranno poi reintegrate con successive emissioni"
Attingere ai conti di tesoreria anziché ricorrere nell'immediato all'emissione di Btp a 3 anni consente al Tesoro di gestire l'operazione con maggiore flessibilità.
MAGGIORE FLESSIBILITA'...ah ah ah
In effetti ormai con le PAROLE SI FANNO INCANTESIMI.
Un DEFAULT diventa un HAIRCUT (scorciatina ai capelli).
IL RISCHIO di prendersi sportellate in faccia in un periodo in cui LE ASTE DI TITOLI DI STATO dei PIIGS non sono molto "amate" diventa gestire l'operazione con maggiore flessibilità.
Ma la creatività linguistica è una delle più sorprendenti doti umane...

NOTA: la sopracitata soluzione non è stata ancora confermata ufficialmente.
Il buon Tremonti potrebbe ancora tirare fuori qualcos'altro dal cilindro...l'importante è che lo faccia in silenzio...senza lanciarsi in ardite dichiarazioni.

Grecia, pronto decreto Tremonti, fondi da tesoreria
martedì, 27 aprile 2010 - 19:52
È pronto il decreto legge che l'Italia utilizzerà per parteciperà assieme agli altri partner europei e al Fmi al salvataggio della Grecia.

Lo riferisce una fonte del Tesoro italiano spiegando che l'Italia dovrebbe prestare fondi alla Grecia attingendo nell'immediato alle disponibilità dei conti di tesoreria.

"Le disponibilità saranno poi reintegrate con successive emissioni", precisa la fonte.
L'Italia fornirà alla Grecia fino a 5,5 miliardi di euro nel 2010 su un totale di 30 miliardi messi a disposizione assieme agli altri colleghi europei, a cui si aggiungeranno altri 10-15 miliardi del Fmi.

Il prestito, della durata di tre anni, assume la forma dell'acquisto di titoli greci con i rendimenti concordati a livello europeo.

Attingere ai conti di tesoreria anziché ricorrere nell'immediato all'emissione di Btp a 3 anni consente al Tesoro di gestire l'operazione con maggiore flessibilità.

La Grecia si aspetta di ricevere la prima tranche di aiuti entro il 19 maggio, quando dovrà rifinanziare 8,5 miliardi di debito.


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